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Notiziario Marketpress di Lunedì 30 Giugno 2008
 
   
  DIRITTO D’AUTORE: CONVEGNO A ROMA CON DENIS OLIVENNES

 
   
  Denis Olivennes, l’ispiratore del progetto di legge francese contro lo scambio di file in internet, ha partecipato lo scorso 25 giugno, a Roma al convegno “Creatività e cultura nel web: opportunità o minaccia?”. Denis Olivennes, oggi direttore del quotidiano francese Nouvel Observateur e ispiratore del disegno di legge approvato la scorsa settimana dal Consiglio dei ministri francese contro lo scambio illegale di file in rete, ha aperto il convegno, organizzato dall’Associazione Italiana Editori (Aie) e svoltosi al Tempio di Adriano di Romaolivennes ha svolto un’analisi del tema della tutela del diritto d’autore delle opere sul web tra peer-to-peer (lo scambio via web di file relativi a opere protette), sulla tutela dei contenuti, su pirateria e rispetto della privacy. Il suo intervento è stato anticipato dal saluto del presidente di Aie, Federico Motta, e dall’introduzione del presidente di Siae, Giorgio Assumma. Al suo intervento ha fatto seguito una tavola rotonda con Luciano Daffarra, avvocato esperto di diritto d’autore, Enzo Mazza, presidente della Fimi, Stefano Pileri, vice presidente di Confindustria Sistemi Innovativi e Tecnologici e Gabriella Carlucci e Giuseppe Giulietti, membri della Commissione cultura della Camera. La chiusura del convegno è stata fatta da Mauro Masi, delegato per la Proprietà intellettuale e segretario generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri. "Un accordo e, se occorre, una legge che lo sancisca, per combattere il problema dello scambio illegale di file sul web è necessario, anzi è il futuro": non ha dubbi Denis Olivennes, direttore del quotidiano francese Nouvel Observateur, ispiratore dell’accordo tra il mondo dei contenuti e dei service provider e del successivo disegno di legge approvato in materia la scorsa settimana dal Consiglio dei ministri francese. "La Francia ha trovato una soluzione per contrastare il fenomeno - ha proseguito - Serviva un provvedimento che combattesse il peer to peer (P2P) costringendo tutti gli attori coinvolti dal problema a raggiungere un’intesa: oggi la Francia ha un progetto di legge, e a breve lo avrà anche l’Inghilterra. Questo è il futuro e questa è la nostra soluzione: l’unica strada per garantire un futuro ai produttori di contenuti culturali rispetto ai gestori delle reti". Il presidente della Commissione francese per lo sviluppo e la protezione delle opere culturali nella rete e autore del cosiddetto Rapporto Olivennes è molto chiaro sul tema: "Il meraviglioso universo di Internet gratis non è affatto gratis. Se è vero che i contenuti piratati lo sono, bisognerà pure che gli utenti del P2P paghino gli abbonamenti per navigare – e in particolare quelli per navigare ad alta velocità – a operatori pronti a tutto per adescarli. I file di musica e di film "gratuiti" vengono utilizzati come vetrine di richiamo per spingere il comune utente verso le loro formule di abbonamento. Per questo è così importante il loro ruolo di "sorveglianti" della rete. Attraverso un accordo con i titolari dei diritti e, occorrendo, da una legge, come avvenuto per la Francia". Un accordo che coinvolga produttori dei contenuti e gestori delle reti come soluzione per riuscire ad arginare un fenomeno che già ora incide – in termini di pirateria "fisica" – sul 20% del mercato di libri, contenuti, musica e cinema. Più difficile la quantificazione di quella online, ma stime condivise attestano il dato attuale intorno al miliardo di file illegali disponibili in rete a livello mondiale: "Il futuro della produzione culturale – anche libraria – non è quindi solo in un momento di cambiamento, è in pericolo – ha chiarito il presidente dell’AIE Federico Motta - Per questo il futuro passa dalla ricerca di una soluzione. E per questo AIE si è fatta promotrice del problema perché il fenomeno interessa purtroppo già da diversi anni il settore della musica, del cinema e del software, ma sta coinvolgendo, progressivamente sempre più, anche l’editoria". La risposta italiana al tema posto sul piano politico dalla Francia è chiara e forte: "Il diritto d’autore e la sua tutela sono strumenti imprescindibili per lo sviluppo culturale, sociale ed economico della nostra società – ha concluso il delegato alla Proprietà intellettuale e Segretario della Presidenza del Consiglio dei Ministri Mauro Masi - L’Italia saprà sicuramente trovare una soluzione saggia in grado di garantire il giusto equilibrio fra tutti gli interessi in gioco. Con la legge 43 del 2005 è stata imboccata la strada della promozione della definizione di codici di deontologia e di buona condotta tra gli operatori coinvolti per utilizzare la rete come strumento per la diffusione della cultura e per la creazione di valore nel rispetto del diritto d´autore. Proseguiremo in questa direzione".  
   
 

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