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Notiziario Marketpress di Giovedì 26 Giugno 2008
 
   
  E’ ANCHE UN LIBRO LA STORIA DI PRADE IL PAESE CHE VA IN SCENA OGNI DIECI ANNI PRESENTATO IL VOLUME DEDICATO ALLA TRAGEDIA DI GODIMONDO SABATO PROSSIMO LA RAPPRESENTAZIONE STORICO-RELIGIOSA CHE RISALE AL 1700

 
   
   Trento, 26 giugno 2008 - “Va in scena ogni dieci anni e questo meriterebbe già un titolo in prima pagina”. Scrive così – e come dargli torto? – lo scrittore e giornalista Alberto Folgheraiter nella prefazione al libro di Christian Zurlo, “Prade, un paese in scena”, presentato oggi nella sala stampa della Provincia. L’occasione anche per ricordare che proprio sabato prossimo, 28 giugno, torna in scena – appunto dopo dieci anni – “La tragedia di Godimondo e Fortunato”, la rappresentazione storico – religiosa risalente al 1700. Accanto a Christian Zurlo il sindaco di Canal San Bovo, Luigi Zortea; il dirigente del Servizio attività culturali della Provincia autonoma di Trento, Gianluigi Bozza; il fumettista Paolo Cossi; il critico di fumetti Vincenzo Bottecchia e il presidente del Comitato organizzatore, Marco Felici. Insieme a ribadire l’eccezionalità dell’avvenimento culturale – in scena per tradizione vanno soltanto gli abitanti di Prade -, quest’anno ulteriormente sottolineata dalla pubblicazione del libro. Dove, accanto alla ricostruzione storica, ricca di documenti ed immagini, trova anche spazio, proprio per offrire nuovi linguaggi e nuove suggestioni, anche una versione a fumetti della tragedia. Il libro. "Prade, un paese in scena" di Christian Zurlo è un mosaico di storie di vita e di racconti, che ricostruiscono il significato più profondo di una delle più antiche tradizioni popolari del Trentino. "La Tragedia di Godimondo" è un dramma di ispirazione Gesuitica che va in scena ogni dieci anni, come vuole un´antica tradizione. Viene rappresentato a Prade, paesino di 200 abitanti nella Valle del Vanoi. L´aspetto davvero originale è che i protagonisti del dramma sono proprio gli abitanti del posto. Nel libro si ricostruiscono le storie del maestro Antonio Ceccon (per 50 anni insegnante nel paese a fine ´800) e della “scrivante” Libera Zortea. Dai documenti, dalle foto storiche, dai cast di recita, si rivive poco a poco la secolare “Tragedia di Godimondo”. Nel testo, vengono esaminati inoltre i manoscritti più antichi dell´opera, dal 1800 ai giorni nostri, oltre a raccogliere una serie di interviste ai protagonisti del passato. Per la prima volta, sono stati studiati anche gli altri drammi che caratterizzarono la Vallata del Vanoi tra il 1700 e 1800 (Dramma di S. Bartolomeo a Canal San Bovo, Giudizio Universale a Ronco, Passione di Cristo e Tragedia di Godimondo a Prade). All´interno del libro c´è inoltre una rivisitazione in chiave moderna della tradizione con un fumetto realizzato da Paolo Cossi (autore tra l’altro del volume a fumetti “Corona, l’uomo del bosco di Erto”) con Vincenzo Bottecchia ed Erika De Pieri. I ragazzi, animatori del progetto “Cicona fumetto”, hanno definito le caratteristiche dei personaggi, l’hanno fatto attraverso laboratori, di fumetto e illustrazione, momenti forti di coinvolgimento e di divertimento, che hanno permesso di capire qual era la loro “fantasia” su questo splendido esempio di tradizione tramandata, di questa originale, nelle regole e nel coinvolgimento, esperienza teatrale. La rappresentazione - E’ ormai iniziato il conto alla rovescia a Prade per la prima rappresentazione dello storico dramma religioso di "Godimondo e Fortunato". Si danno le ultime pennellate di colore alle scene, mentre i tecnici regolano le luci del Paradiso e le truccatrici si dedicano alla preparazione degli attori: diavoli e cavalieri, angeli e mercanti, poveri e dannati. Una scenografia d´altri tempi e una colonna sonora che richiama un´atmosfera celestiale fanno da contorno all´evento che sta ormai per andare in scena. Sono le prove generali della "Tragedia di "Godimondo", il dramma storico religioso più antico nella Vallata del Vanoi e Primiero, uno degli ultimi sopravvissuti nel tempo, in Trentino e in Italia. In scena ogni dieci anni. Si tratta di uno dei pochi esempi ancora esistenti, di teatro Gesuitico in Italia, che si tramanda di padre in figlio dal 1700. Una vera e propria perla nelle rappresentazioni popolari (recitata su copione del 1800) che vede come protagonisti gli abitanti di Prade e delle vicine frazioni (Cicona e Zortea), un piccolo angolo di Trentino, incastonato nelle Dolomiti. Una tradizione unica nel suo genere, che si ripete solo ogni dieci anni, come vuole un´antica usanza del posto, con attori esclusivamente della zona. La trama. L’opera rappresenta la storia di due cavalieri che conducono una vita sregolata e peccaminosa: Fortunato si ravvede, mentre Godimondo incurante dell’amico, finisce tra i demoni, in un finale spettacolare con effetti sorprendenti. I protagonisti. C’è un mondo di grandi emozioni a far muovere una trentina di attori (tutti non professionisti) che con molta tenacia riescono dopo quasi un anno di prove, a far rivivere la tradizione negli occhi di giovani ed anziani. Le rappresentazioni si terranno a Prade (struttura coperta) alle ore 21 di sabato 28 giugno, sabato 19 luglio, venerdì 8 e mercoledì 20 agosto, sabato 6 settembre. Informazioni. Per altre notizie e foto, è in rete il sito ufficiale dell’evento, all’indirizzo www. Godimondofortunato. It con l’emozionante videointervista a Giovanni Boso, uno degli attori che recitò sessant’anni fa, già visionata da oltre 500 persone. .  
   
 

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