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Notiziario Marketpress di Giovedì 26 Giugno 2008
 
   
  ONDATE DI CALORE: OPERATIVO IL PIANO REGIONALE DEL LAZIO

 
   
   Roma, 26 giugno 2008 - È pienamente operativo il Piano Regionale per fronteggiare gli effetti delle alte temperature di questi giorni, tanto da essere classificate a livello 3. Una soglia di rischio alto che perdurerà per i prossimi tre giorni. Il piano conta su un finanziamento di 2 milioni di euro e prevede l’intervento integrato dei medici di famiglia e della Protezione Civile. La regia dell’iniziativa è affidata all’Osservatorio epidemiologico della Asl Rm/e, mentre l’Agenzia di Sanità Pubblica (Asp) regionale si occuperà di “ monitorare” gli anziani presenti nelle Residenze sanitarie assistenziali di tutto il Lazio. Le ondate di calore sono condizioni meteorologiche che si verificano durante la stagione estiva, caratterizzate da alte temperature, al di sopra dei valori usuali, che possono durare giorni o settimane. Studi epidemiologici hanno evidenziato come tali condizioni abbiano un impatto significativo sulla salute della popolazione residente nelle aree urbane, in particolare sono stati riscontrati effetti sulla mortalità della popolazione anziana (75-84 anni) e molto anziana (>84 anni). La popolazione anziana a maggior rischio è quella costituita da persone con alcune malattie croniche come quelle respiratorie e cardiovascolari e quelle che vivono in condizioni di isolamento sociale o sono residenti in aree di basso livello socio-economico. Oggi presso l’assessorato alla Sanità, il presidente Marrazzo ha convocato una riunione con i medici di famiglia e tutti i soggetti coinvolti nel progetto per verificare la puntuale operatività del Piano Operativo della Regione Lazio e apportare eventuali miglioramenti. Il Piano coinvolge il Centro di Competenza Nazionale per la prevenzione degli effetti del caldo del Dipartimento della Protezione Civile, le Asl del Lazio (Direzioni Sanitarie, Distretti Sanitari), i medici di medicina generale, che hanno un ruolo rilevante, il Comune di Roma (Assessorato ai Servizi Sociali), la Protezione Civile Locale e le associazioni di volontariato. In base al piano regionale, ogni giorno il Centro Nazionale di Meteorologia e Climatologia dell’Aeronautica Militare invia entro le ore 9:00 le previsioni meteorologiche per le successive 72 ore al Dipartimento di Epidemiologia della Asl Rm/e, Centro di Competenza Nazionale del Dipartimento della Protezione Civile per la prevenzione degli effetti del caldo. In base a tali dati, il Centro di Competenza Nazionale elabora giornalmente, nel periodo 15 maggio – 15 settembre tutti i giorni della settimana eccetto la domenica, un bollettino che contiene le previsioni meteorologiche ed un livello di rischio graduato per i tre giorni successivi. Vengono identificati 4 livelli di rischio crescente: Livello 0 – nessun rischio per la salute; · Livello 1 – rischio basso per la salute; Livello 2 – temperature elevate che comportano rischio elevato per la salute della popolazione e previsione di possibile eccesso di eventi sanitari; Livello 3 – (livello 2 che persiste per 3 o più giorni consecutivi) Ondata di calore che comporta elevato rischio per la salute della popolazione e previsione di eccesso di eventi sanitari. Sulla base dei risultati di studi epidemiologici, il Dipartimento di Epidemiologia ha identificato tra la popolazione over 65 una lista di persone ad alto rischio (lista dei suscettibili) per medico di base. Durante l’estate 2008 sono operativi i Dipartimenti della Protezione Civile per il Comune di Roma, Rieti, Viterbo, Latina, Frosinone e per il Comune di Civitavecchia. Il piano prevede che vengano effettuate visite domiciliari in corrispondenza dei giorni in cui sono previste condizioni climatiche ad alto rischio per la salute (livello 3 del bollettino), secondo le seguenti modalità: Se è previsto un livello 3 a 72 ore, il medico di base valuta l’opportunità di programmare visite domiciliari; se è previsto un livello 3 a 48 ore, il medico di base entro 48 ore contatta telefonicamente i pazienti inclusi nella sorveglianza e programma visite domiciliari in caso di accertata necessità; in caso di persistenza del livello 3, il medico di base mantiene un alto livello di sorveglianza con un monitoraggio delle condizioni cliniche del paziente. Infine, il coordinamento del Sistema sorveglianza Eventi Avversi nelle Rsa viene effettuato da Laziosanità – Agenzia di Sanità Pubblica. Il Piano Regionale per l’estate 2008 prevede: individuazione di un referente per ogni Azienda Usl; diffusione delle raccomandazioni clinico organizzative agli operatori delle Residenze; raccolta di informazioni sulle caratteristiche strutturali ed organizzative delle Residenze; registrazione, attraverso la compilazione di una scheda on-line sul sito dell’Asp, degli eventi avversi (decessi e trasferimenti in ospedale per acuti) nel periodo 19 Maggio-14 Settembre 2008; pubblicazione sul sito dell’Asp dell’andamento settimanale degli eventi avversi per singola provincia; sistema rapido di notifica alle Aziende Usl di eventuali eccessi di eventi avversi nelle singole Residenze. . .  
   
 

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