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Notiziario Marketpress di Lunedì 30 Giugno 2008
 
   
  FVG: VERSO PROGRAMMAZIONE REGIONALE SOCIOSANITARIA

 
   
   Precenicco (Ud), 30 giugno 2008 - "Per garantire la continuità delle cure per pazienti, per patologie e per percorsi clinici, è indispensabile una forte integrazione tra sanità e assistenza. Credo che ormai la necessità di avere non soltanto un´agenzia regionale della sanità ma sociosanitaria, ed una programmazione regionale sociosanitaria sia un traguardo ineludibile, sul quale misuraci assieme: la vera sfida è questa" . Lo ha detto l´assessore regionale alla Salute e protezione sociale, Vladimir Kosic, concludendo, a Precenicco (Ud), un seminario tecnico-scientifico organizzato da Federsanità Anci di Friuli Venezia Giulia e Veneto in cui sindaci, assessori alle politiche sociali, direttori generali e referenti delle aziende sanitarie hanno confrontato le esperienze delle due regioni in tema di deospedalizzazione e continuità delle cure. La continuità delle cure consiste nell´insieme delle procedure e delle caratteristiche organizzative con le quali un cittadino, in genere affetto da patologia di lunga durata, è seguito nel tempo dal servizio sanitario nel suo complesso e nel passaggio da una struttura all´altra: ospedali, strutture territoriali, medici di medicina generale, percorsi riabilitativi, residenze sanitarie assistenziali. L´obiettivo del confronto - cui hanno preso parte, tra gli altri, i presidenti delle due federazioni, Giuseppe Napoli (Fvg) e Roberto Vendrasco (Veneto), il presidente del Consiglio delle Autonomie locali Mario Pezzetta, il presidente della Conferenza permanete per la programmazione sociosanitaria, Vittorino Boem, i vicepresidenti regionali dell´Anci, Nerio Belfanti e Paolo Dean - produrre una proposta condivisa, da presentare agli assessori delle due Regioni. Il problema è molto articolato. Anche a causa dell´invecchiamento della popolazione, crescono le persone che soffrono di patologie croniche e necessitano di cure costanti. Sono oltre il 45 per cento dei residenti in Friuli Venezia Giulia e la situazione non è dissimile in Veneto, ha spiegato Giorgio Simon, dell´Agenzia regionale della Sanità. Inoltre nell´arco della vita subentrano talvolta patologie importanti ad insorgenza acuta, come l´ictus, che cambiano radicalmente la vita del paziente e della famiglia, e che portano il paziente stesso a confrontarsi con servizi diversi, che devono essere in grado di garantire un percorso di cura coerente ed efficace. Parallelamente una buona assistenza territoriale, la prevenzione e la diagnosi precoce, possono ridurre l´insorgenza delle malattie ed evitare l´ospedalizzazione, ha detto Antonio Compostella, direttore dell´Agenzia regionale sociosanitaria del Veneto. Il confronto tra esperti delle due regioni - il quinto, finora - serve dunque ad individuare eventuali punti critici per garantire sia appropriatezza delle cure che efficienza a costi sostenibili. Si tratta insomma di fare le cose giuste al momento giusto e soprattutto nel luogo più opportuno, ove la tipologia dell´intervento è più adeguata. "E´ necessaria una continuità relazionale, gestionale ed informativa", ha detto Kosic. "Le cure a lungo termine coinvolgono non soltanto il momento ospedaliero e quello territoriale, ma anche il sistema sociale; i quali devono fare fronte comune, ciascuno nel proprio ruolo, con competenze e responsabilità precise. Non è peraltro pensabile - ha aggiunto - che la responsabilità della salute sia solo a carico dei professionisti: lo è anche delle associazioni e delle famiglie che dovranno acquisire nuove competenze e condividere responsabilità con i sistemi coinvolti. E´ strategico rafforzare queste alleanze". "E´ un percorso, questo - ha evidenziato l´assessore Kosic - che coinvolge anche Enti locali e Federsanità, con cui intendiamo condividere le linee di lavoro e la programmazione che il sistema sociosanitario si andrà a dare a breve, non seguendo altre vie che l´evidenza scientifica, la sola capace di indicarci le strade più corrette e sicure da seguire". Un invito alla collaborazione che è stato raccolto dal presidente di Federsanità del Friuli Venezia Giulia, Giuseppe Napoli, che ha sottolineato come "assieme a Consiglio delle Autonomie, Conferenza permanente e Anci pensiamo di fare rete, di confrontarci , di presentarci alla Regione con un progetto unitario e condiviso, nel rispetto dei diversi livelli istituzionali. Significa fare un grande lavoro nell´interesse della Regione e della comunità regionale". .  
   
 

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