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Notiziario Marketpress di Lunedì 30 Giugno 2008
 
   
  GESTIONE DELLE BATTERIE AL PIOMBO ESAUSTE - SEMINARIO IN REGIONE PER CONTRASTARE IL RISCHIO ILLEGALITA`.

 
   
  Ancona, 30 giugno 2008 - Combattere forme di illegalita` nella gestione delle batterie al piombo esauste. Dopo la firma del protocollo dŽintesa tra Regione Marche, Upi e Anci Marche, Legambiente e Cobat (Consorzio obbligatorio delle batterie al piombo esauste e dei rifiuti piombosi), unŽaltra iniziativa per incentivare la raccolta e il successivo riciclo di questi rifiuti considerati pericolosi e altamente inquinanti per lŽambiente. In un seminario svoltosi il 26 giugno ad Ancona, nella sede della Regione, sono state analizzate forme di illegalita` piu` o meno diffuse che si sono riscontrate sul territorio da parte di operatori occasionali interessati alle batterie al piombo esauste, specie a seguito dellŽaumento delle quotazioni del piombo metallo. ŽUn fenomeno Ž dichiara lŽassessore regionale allŽAmbiente, Marco Amagliani Ž che ha favorito la nascita di un mercato attorno alle batterie esauste e da cui possono derivare gravi rischi per la salute e per lŽambiente. EŽ dunque fondamentale impegnarsi per contrastare e prevenire situazioni di illegalita`, attraverso una corretta gestione dei rifiuti e un efficace sistema di controlloŽ. LŽintesa che la Regione ha sottoscritto con il Cobat e Legambiente e` un passo avanti in questa direzione. Ad oggi sono 129 i Comuni convenzionati con il Cobat che usufruiscono del servizio di ritiro periodico delle batterie (corrispondenti al 78% della popolazione regionale). Il Consorzio opera sul territorio regionale attraverso i proprio raccoglitori incaricati di zona e nel 2007 ha raccolto e inviato a riciclo nelle Marche oltre 5700 tonnellate di batterie, con una crescita del 12,9% rispetto al 2006. Dati che confermano come le Marche siano tra le regioni piu` attive dellŽItalia centrale. Complessivamente, il Cobat riesce a garantire la raccolta e il riciclo della quasi totalita` delle batterie dŽavviamento esauste prodotte sul territorio nazionale. Tuttavia, ancora diverse tonnellate di queste sfuggono a un corretto riciclo di recupero, andando ad alimentare sacche di dispersione in alcuni settori specifici, tra cui i centri urbani dove spesso le batterie sono abbandonate o depositate allŽinterno dei contenitori adibiti alla sola raccolta dei rifiuti solidi. LŽobiettivo e` pertanto quello di evitare che le batterie al piombo esauste possano erroneamente rientrare nel circuito tradizionale della raccolta dei rifiuti urbani o essere abbandonate o portate dai cittadini presso i centri urbani di raccolta differenziata. .  
   
 

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