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Notiziario Marketpress di Lunedì 30 Giugno 2008
 
   
  UMBRIA, SCUOLA: LINEE GUIDA PER NUOVI INDIRIZZI

 
   
  Perugia, 30 giugno 2008 – Dare, per l’anno scolastico 2009/2010, “risposte alla comunità scolastica regionale su interventi giudicati urgenti”, consentendo l’attivazione di nuovi indirizzi di studio, nel territorio di ciascuna provincia: è questo l’obiettivo del documento che traccia le “Linee guida per l’istituzione di nuovi indirizzo di studio, corsi e sezioni negli istituti d’istruzione secondaria di Ii grado del sistema scolastico in Umbria” che martedì prossimo verrà sottoposto all´approvazione del Consiglio regionale dell´Umbria. L´atto - ha sottoliene l´assessore regionale all´istruzione Maria Prodi - accoglie le indicazioni della Conferenza di servizio permanente di cui fanno parte soggetti istituzionali e organizzazioni sindacali della scuola. Il documento - spiega l’assessore - è stato predisposto in una fase di transizione che sta interessando il mondo della scuola e che prevede significative innovazioni, dal nuovo obbligo di istruzione elevato a 16 anni alla nuova articolazione del secondo ciclo costituito dal sistema Licei, Istituti tecnici e Istituti professionali e da quello dell’istruzione e formazione professionale. In attesa che si definisca il quadro normativo nazionale e che si assesti la riforma della scuola – prosegue l’assessore – la Conferenza di servizio permanente ha ritenuto di dare risposte alla comunità scolastica regionale, per l’anno scolastico 2009-2010, su interventi ritenuti urgenti, il più possibile condivisi dal territorio e comunque limitati, esprimendosi a favore dell’attivazione di nuovi indirizzi”. “L’attivazione – secondo Prodi – dovrà avvenire in base alle linee guida approvate dalla Giunta regionale, fino alla definizione di tutti i passaggi normativi per la riforma del secondo ciclo, di competenza del Ministero della Pubblica Istruzione, per ampliare o rimodellare l’offerta di istruzione nelle scuole umbre”. I nuovi indirizzi di studio, corsi e sezioni dovranno “risultare utili, in base ad analisi mirate, nell’ambito del territorio, in quanto assenti o necessari alla piena soddisfazione delle esigenze per riequilibrare l’offerta formativa, prevedendo eventuali integrazioni ed evitando in ogni caso interferenze e sovrapposizioni”. Altro criterio è che sostituiscano indirizzi già attivati nelle singole istituzioni scolastiche, “in quanto non rispondono più al fabbisogno formativo”. I nuovi indirizzi o corsi dovranno inoltre “risultare compatibili con le strutture, le risorse strumentali e le attrezzature esistenti o disponibili, non solo per quanto riguarda il primo anno, ma per l’intero percorso normativo”. Le proposte andranno inoltrate alla Provincia “affinché possa valutarne l’inserimento nel Piano provinciale secondo coerenza con gli indirizzi della programmazione regionale”. I Piani provinciali, stabiliscono inoltre le linee guida, “sono attuabili nei limiti delle disponibilità di risorse umane e finanziarie definite dallo Stato, e compatibili con le dotazioni organiche annualmente autorizzate dal Ministero della Pubblica Istruzione”. Il documento prevede che le richieste formulate dalle istituzioni scolastiche e dagli enti competenti siano presentate contemporaneamente alle Province e all’Ufficio Scolastico Regionale entro il 10 settembre 2008. Le Province, acquisito il parere dell’Ufficio Scolastico Regionale, predispongono il Piano provinciale e lo presentano alla Regione e all’Ufficio Scolastico Regionale entro il 10 novembre. La Regione, entro il 10 dicembre, delibera il Piano Regionale e lo trasmette all’Ufficio Scolastico Regionale per l’esecuzione dal 1 settembre 2009. .  
   
 

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