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Notiziario Marketpress di Lunedì 30 Giugno 2008
 
   
  IN VENETO UN PROGRAMMA REGIONALE PER STUDIARE INVECCHIAMENTO E LONGEVITA’

 
   
  Venezia, 30 giugno 2008 - In Veneto, l’indice di invecchiamento, cioè il rapporto tra la popolazione con più di 65 anni e quella con meno di 14 è passato dal 62,9% del 1982 a 138,9% del 2007. Il rapporto tra il numero di anziani e di giovanissimi si è quindi invertito (in linea con il trend nazionale), con gli ultrasessantacinquenni arrivati al 19,4% della popolazione totale, ed una previsione di raddoppio del numero degli ultraottantenni nei prossimi 20 anni. Un fenomeno dalle evidenti ricadute nel campo delle scelte in materia sanitaria, sociale ed anche economica, che nel Veneto verrà affrontato e studiato attraverso la realizzazione di un Programma Regionale per lo Studio dell’Invecchiamento e della Longevità (Pril). L’iniziativa, proposta dal Centro di Ricerca sull’Invecchiamento (Cesi) del Cnr, verrà attuata dall’Azienda Ospedaliera di Padova, avrà una durata triennale, ed è stata approvata e finanziata dalla Giunta regionale, su proposta dell’Assessore alla Sanità Sandro Sandri, di concerto con quello alle Politiche Sociali Stefano Valdegamberi. Il programma di spesa triennale è di 900 mila euro. Con questa delibera, la Giunta veneta ha anche finanziato con 300 mila euro la prima annualità ed ha affidato la responsabilità scientifica al Direttore del Cesi, Prof. Stefano Crepaldi. “I nostri anziani – sottolinea Sandri – costituiscono uno straordinario patrimonio umano, che merita dalle Istituzioni tutta l’attenzione possibile. Questo Programma Regionale potrà fornirci un quadro dettagliato della situazione, sia in termini di analisi socio-demografica, sia di epidemiologia delle principali malattie cronico-degenerative, per arrivare a nuove proposte operative in tema di prevenzione, assistenza e cura dell’anziano. Dal punto di vista sanitario – aggiunge Sandri – può essere necessario e utile rivisitare l’aspetto degli addetti alla cura delle persone, medici e infermieri, e delle strutture ospedaliere. Penso ad esempio che pediatri e reparti pediatrici da un lato, geriatri e reparti geriatrici dall’altro, dovrebbero essere via via commisurati alla rispettiva domanda che deriva dalla popolazione giovane e da quella vecchia alla luce del mutare del quadro demografico”. Il Programma Regionale per lo Studio dell’Invecchiamento e della Longevità lavorerà su cinque obbiettivi: rilevare, analizzare e diffondere i dati demografici, epidemiologici, e socio economici della popolazione anziana veneta; valutare l’utilizzo delle strutture e dei servizi socio sanitari e della domanda non soddisfatta; valutare le alternative assistenziali dal punto di vista economico; formulare proposte e linee d’indirizzo; coordinare e gestire iniziative ed attività di ricerca e di formazione. L’attività si svolgerà sulla base di alcune precise linee di ricerca, tra le quali un’analisi demografica; una epidemiologica ed una economica del fenomeno; un’analisi dei servizi socio sanitari per l’anziano nel Veneto per pianificare, monitorare e valutare le strutture, fornire alla Regione informazioni appropriate ed aggiornate, permettere di comparare lo stato di salute di aree geografiche diverse. Altro importante obbiettivo del Pril sarà quello di calcolare, sulla base dei dati regionali di demografia e di prevalenza delle maggiori patologie croniche e debilitanti, la speranza di vita attiva della popolazione anziana e di analizzare i fattori che promuovono l’invecchiamento “di successo” e la longevità nei maschi e nelle femmine. .  
   
 

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