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Notiziario Marketpress di Lunedì 30 Giugno 2008
 
   
  UNICREDIT APPROVA IL PIANO STRATEGICO 2008-2010 MASSIMIZZARE IL VALORE DI UN NETWORK

 
   
   Vienna, 26 giugno 2008 - Il Consiglio di Amministrazione di Unicredit ha approvato, il 26 giugno, il Piano Strategico 2008-2010. Grazie alla dinamica crescita dell’area Cee (Centro-est Europa), a ulteriori significativi guadagni di efficienza e ad un più rigoroso controllo dei costi, il Gruppo Unicredit punta ad aumentare i profitti per azione (Eps), escludendo gli utili straordinari, del 10-12% annuo (Cagr). I ricavi cresceranno annualmente del 6,7% a un tasso significativamente più alto rispetto ai costi operativi (3,4%, dati Cagr). Nel complesso, si attende una rilevante creazione di valore: l’Eva crescerà nei prossimi tre anni di oltre il 60% raggiungendo 4,8 miliardi di Euro. Per quanto riguarda l’aggiornamento dell’andamento relativo all’anno in corso, si comunica che lo squeeze-out di Bank Austria è stato finanziato dalla creazione organica di capitale e che Unicredit non ha subito ulteriori svalutazioni del suo portafoglio Abs nel secondo trimestre. Il Gruppo conferma inoltre tutti gli obiettivi in materia di capitale (Core Tier 1 al 6% a fine anno/Basilea 1) e di redditività (Eps di 0,52-0,56 Euro). Gli assunti iniziali Il Piano strategico è costruito sulla base dell’assunto fondamentale che, in una fase di tensioni sui mercati finanziari, le banche con una forte franchise e con ricavi ben diversificati sapranno affrontare meglio l’incertezza e i fattori di crisi. Appare evidente, che il settore creditizio sta tornando alle origini ponendo una grande enfasi alle relazioni con il consumatore, alle reti di distribuzione locali e a prodotti e servizi più tradizionali. La crescita del costo del rischio2, a causa del ciclo economico e di profondi cambiamenti strutturali dei mercati finanziari, implica che le banche commerciali con una consolidata base di clienti sono favorite, grazie a una più elevata qualità nell’erogazione dei prestiti. Le considerevoli differenze del tasso di sviluppo tra i mercati più maturi e quelli meno maturi si manterranno rilevanti: nel prossimo futuro l’area Cee (Central Eastern Europe) continuerà a crescere molto più rapidamente dell’Europa Occidentale. In questo scenario, la rete capillare di Unicredit, il forte radicamento regionale, assieme alla tradizionale attività di banca commerciale, costituiscono la chiave del successo futuro del Gruppo. I mercati a più rapida crescita della Cee giocheranno un ruolo importante nello sviluppo futuro del gruppo. Grazie alla sua rete, forte di oltre 10. 000 filiali in 23 paesi – 20 dei quali nell’area della Cee caratterizzata dalla crescita più dinamica – e di 40 milioni di clienti, Unicredit è perfettamente posizionata per affrontare le sfide presenti e future con le quali si dovrà misurare il sistema bancario. La strategia generale Sotto il profilo geografico, Unicredit punta per i prossimi anni a una strategia che si muove su due livelli: nell’area del Centro ed Est Europa (Cee) verrà realizzata una significativa espansione della rete, mentre nei mercati dell’Europa Occidentale l’attenzione sarà puntata su razionalizzazione, efficienza e controllo dei costi. Grande attenzione sarà rivolta all’efficienza del capitale e a un impiego delle risorse di bilancio maggiormente orientato alla creazione di valore. Per centrare questo obiettivo si procederà a riallocare il capitale in funzione di una riduzione del rischio degli asset delle divisioni Markets&investment Banking e Corporate nonché dei Corporate Center. I Rwa relativi all’area Cee verranno invece considerevolmente ampliati. I programmati recuperi di efficienza, i risparmi dei costi e la maggior generazione organica di capitale si tradurranno complessivamente in un significativo rafforzamento patrimoniale: si prevede che il Core Tier 1 (Basilea 2) raggiungerà il 7,1% nel 2010. Nei prossimi tre anni, il management dedicherà un’attenzione particolare all’efficace utilizzo delle fabbriche di prodotto centralizzate, all’ulteriore razionalizzazione dell’It e delle piattaforme operative. La semplificazione delle linee produttive e delle attività di back-office porterà a processi ancora più snelli e favorirà una più completa valorizzazione del carattere multinazionale della rete distributiva di Unicredit. Un approccio diversificato verso Europa Occidentale e Cee Nei paesi della Cee Unicredit continuerà la sua forte crescita attraverso l’apertura di 1. 300 nuove filiali con un incremento di occupazione di 11. 500 unità. La piena attuazione avverrà in modo flessibile e in linea con le opportunità che via via si presenteranno nei rispettivi mercati locali. I ricavi dell’area Cee cresceranno, secondo quanto previsto nel Piano, del 19% annuo. Secondo le previsioni macro-economiche alla base del Piano, i paesi dell’Europa Occidentale (Italia, Germania, Austria) cresceranno solo moderatamente, in linea con l’andamento del ciclo economico. Conseguentemente la strategia del Gruppo sarà concentrata a conseguire nuove sinergie dal completamento dei processi di ristrutturazione e integrazione delle più recenti acquisizioni. Nel periodo di piano, l’organico verrà ridotto di circa 9. 000 unità, in parte come conseguenza alla piena integrazione di Capitalia e ai tagli nei Corporate Center. Costi ed efficienza I costi operativi nei tre mercati chiave dell’Europa Occidentale dovrebbero crescere mediamente solo dello 0,8% l’anno, molto al di sotto cioè dei rispettivi tassi d’inflazione attesi. Il contenimento dei costi, assieme alla presenza di una struttura consolidata nel mercato retail italiano e di un forte segmento corporate in Germania, sarà il driver principale della crescita dei profitti operativi che Unicredit prevede di raggiungere in Italia, Germania e Austria. Per sfruttare pienamente le potenziali economie di scala, Unicredit costruirà un’unica piattaforma It su base multinazionale: nei prossimi tre anni tutte le banche commerciali operanti in Italia, Germania, Austria e Polonia migreranno su un’unica piattaforma di Gruppo (Eurosig). Questa armonizzazione consentirà di ridurre in modo significativo le spese di It e i costi di back-office della rete. Si prevede che il cost-income del Gruppo Unicredit scenderà complessivamente dal 56% al 51% nel 2010. Principali indicatori delle Divisioni 2008-2010: Retail: Prosecuzione dell’integrazione di successo di Capitalia mediante ulteriori guadagni di efficienza ; Prosecuzione del turnaround nell’ambito del retail di Austria e Germania e di una politica commerciale selettiva per raggiungere rapidamente Roe ed Eva ampiamente positivi. ; Mantenimento della leadership nella soddisfazione del cliente ; Forte espansione dei prodotti finanziari per le famiglie nell’area Cee. Corporate: Focus su un efficiente impiego delle risorse di bilancio/ottimizzazione dei Rwa ; Cross-selling tra Corporate/mib e Private Banking ; Ampio utilizzo di misure di customer satisfaction ; Mantenimento di un livello di eccellenza nella gestione dei costi e dei Rischi. Markets&investment Banking: Posizionamento come Specialista Regionale Europeo ; Focus sui servizi alle aziende ; Cee come driver di crescita ; Rigoroso controllo di costi e rischi Private Banking: Posizionamento come rete-leader europea nel Private banking on-shore ; Utilizzo del network di Unicredit per consolidare e rafforzare le relazioni con gli imprenditori ; Raggiungimento della leadership nell’efficienza Asset Management (Pioneer Investments): ; Mantenimento del livello di eccellenza nella generazione di Eva ; Incremento 4/5 star performance e soluzioni unificate per i canali di Ucg ; Incremento del peso dei clienti non-captive sul totale di Aum e ritorno positivo della rete distributiva Ucg ; Nuovi investimenti finanziati da un ulteriore miglioramento dell’efficienza. .  
   
 

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