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Notiziario Marketpress di Mercoledì 02 Luglio 2008
 
   
  AL VIA UN’ALLEANZA INTERNAZIONALE TRA CSO, AREFLH E FRESHFEL PER AFFRONTARE LE NUOVE SFIDE DEI MERCATI GLOBALI

 
   
  In occasione dei 10 anni di Cso si è tenuto a Ferrara un incontro riservato alla stampa da cui sono emerse importanti novità per favorire la commercializzazione e l’export dell’ortofrutta europea. Gli elementi chiave in discussione sono legati alla tematica dell’armonizzazione dei residui di fitofarmaci massimi ammessi. Un tema che negli ultimi anni ha creato grosse difficoltà in quanto, per varie ragioni accadeva che nei diversi Paesi dell’Unione non ci fossero indicazioni univoche sui fitofarmaci ammessi e soprattutto sui loro residui. Dal 1° settembre l’armonizzazione sarà effettiva e molti degli ostacoli allo scambio dovrebbero essere superati, meglio ancora se si giungerà al riconoscimento reciproco della registrazione delle sostanze attive tra i diversi stati membri. Il Cso ha da sempre giocato un ruolo molto attivo su queste problematiche, ottenendo importanti risultati attraverso le procedure bilaterali di armonizzazione con la Germania prima e con l’Austria poi. Ed è proprio della settimana scorsa la conclusione positiva della procedura con l’Austria che facilita l’esportazione di frutta estiva – pesche e nettarine, susine e mele – con gli stessi limiti di residui ammessi in Italia. Cso, che in questi 10 anni è da sempre vicino alle esigenze delle imprese e dei produttori oltre alle tematiche fitosantarie sostiene il mantenimento degli standard di qualità a difesa delle eccellenze produttive nazionali ed europee. Il crescente bisogno di sicurezza alimentare e di salvaguardia dell’ambiente hanno spinto tra l’altro Areflh (Associazione delle Regioni Ortofrutticole Europee che associa 27 regioni europee di Italia. Francia, Spagna e Portogallo) a proporre un progetto pilota europeo sulla Produzione Integrata di frutta e ortaggi. L’esigenza è quella di definire un sistema di regole uniche a livello europeo, a garanzia la filiera ortofrutticola. Trae spunto dalle esperienze di alcune regioni leader, come l’ Emilia-romagna e la Catalonia, dove la Pi è pratica ormai abituale per quanto concerne la produzione, la manipolazione, il confezionamento e l’immissione del prodotto sul mercato. Dette regole dovranno essere messe in atto attraverso l’applicazione di specifici disciplinari di produzione integrata redatti per regione o meglio per aree omogenee di produzione verificate attraverso un sistema di controllo e certificazione validato in un quadro europeo. Un’alleanza strategica tra Cso Areflh e Freshfel che darà l’opportunità di continuare nell’azione intrapresa per sostenere, difendere, promuovere il settore ortofrutticolo europeo oggi sempre più sotto pressione per gli effetti del calo dei consumi e dell’aumento delle importazioni di frutta ed ortaggi. Questo incontro vuole essere l’occasione per lanciare un appuntamento ad ottobre organizzato da Cso insieme a Freshfel ed Areflh per approfondire i nuovi temi e, attraverso uno sforzo sinergico, trovare le soluzioni necessarie per mantenere ed incrementare la competitività delle imprese europee. .  
   
 

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