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Notiziario Marketpress di Mercoledì 06 Settembre 2006
 
   
  UE: DAPHNE III CONTRO LA VIOLENZA SU DONNE E BAMBINI

 
   
  Bruxelles, 6 settembre 2006 - Il Parlamento europeo ha approvato la proposta della Commissione relativa a un nuovo programma comunitario sulla lotta alla violenza. I deputati, tuttavia, chiedono un aumento degli stanziamenti e propongono una serie di emendamenti volti soprattutto a chiarirne le finalità e la portata. Rivolgendo una particolare attenzione ai bambini, suggeriscono anche di dare priorità alla lotta contro la violenza domestica e le mutilazioni genitali femminili e di sviluppare azioni a favore delle minoranze etniche. Nell’ambito del programma quadro “Diritti fondamentali e giustizia”, la Commissione ha proposto un programma specifico - Daphne - sulla lotta alla violenza, in particolare contro i bambini e le donne. Originariamente “Daphne” figurava all’interno di un unico programma comune assieme a quello relativo alla “Prevenzione e informazione in materia di droga”. Su richiesta del Parlamento i due temi sono poi stati scissi in due nuove proposte mantenendo però inalterati i contenuti e adeguando la dotazione finanziaria all´accordo raggiunto nel frattempo sulle prospettive finanziarie 2007-2013. Con 552 voti favorevoli, 51 contrari e 64 astensioni, il Parlamento ha adottato in prima lettura della procedura di codecisione la relazione di Lissy Gröner (Pse, De), che anzitutto chiede di aumentare la dotazione del programma da 116,85 a 125 milioni di euro. Precisa poi come l´obiettivo generale dell´Unione europea contro la violenza sia «la prevenzione e la lotta contro tutte le forme di violenza» al fine di «eliminare completamente questo reato e le violazioni dei diritti umani». Afferma, inoltre, che per raggiungere questo scopo occorrono obiettivi «chiari e ragionevoli». Ma il Parlamento propone anche una serie di emendamenti volti, in particolare, a chiarire le finalità e la portata del programma specifico. Per sottolinearne la continuità con quelli realizzati in precedenza, il programma è ribattezzato Daphne Iii, mentre è anche puntualizzato che esso potrà essere ulteriormente prorogato. Più in particolare, il programma dovrà contribuire al mantenimento e allo sviluppo dello spazio di libertà, sicurezza e giustizia nella Comunità europea, «combattendo e prevenendo la violenza nei confronti dei bambini, dei giovani e delle donne e garantendo la protezione delle vittime e dei gruppi a rischio». Violenza sui bambini Per precisare la portata del programma, un emendamento stabilisce che il termine "bambini" o "fanciulli" comprende le fasce di età dai neonati ai 18 anni, conformemente agli strumenti internazionali relativi ai diritti del bambino. Tuttavia i progetti che comportano azioni concepite specificamente per gruppi di destinatari quali ad esempio "adolescenti" (13-18 anni) o persone di età compresa tra i 12 e 25 anni, sono considerati azioni destinate ai soggetti indicati come "giovani". Il Parlamento chiede inoltre di sostenere la promozione e la creazione di un "telefono amico" a livello europeo per l´assistenza ai minori, che dovrebbe diventare un numero telefonico unico gratuito per i bambini. Si dovrà poi fornire una sovvenzione di funzionamento per cofinanziare le spese connesse con il programma di lavoro permanente della Federazione europea per i bambini scomparsi e sfruttati a scopo sessuale, la rete di difensori civici dei bambini (Enoc) e altre organizzazioni che lottano contro il rapimento di bambini e la pedofilia che perseguono uno scopo di interesse generale europeo nel settore dei diritti e della protezione dei bambini. Per i deputati, poi, il programma dovrà prestare particolare attenzione alla situazione dei bambini di strada che «non soltanto sono vittime di trafficanti di droga e di esseri umani, ma soffrono anche di violenze e di abusi sessuali». A loro parere, per reintegrare questi bambini nella società, è necessario un programma «che fornisca risposte ai problemi sociali e familiari». Un altro emendamento precisa inoltre che, ai sensi del programma, vanno considerati vittime della violenza non soltanto i bambini che vi sono esposti in maniera diretta, ma anche quelli «che vedono le loro madri aggredite». Violenza sulle donne I deputati ritengono che è necessario riconoscere che alcuni gruppi - in particolare le donne appartenenti a gruppi minoritari, le profughe, le donne migranti, le donne che vivono in stato di povertà in comunità rurali o periferiche, le donne che vivono in istituti o in prigione, le bambine, le lesbiche, le portatrici di handicap e le anziane - «sono particolarmente vulnerabili alla violenza». Chiedono pertanto che il programma promuova l´anno europeo contro la violenza nei confronti delle donne e sostenga le attività connesse a tale evento. Tra le priorità del programma, inoltre, il Parlamento ritiene che debba figurare anche la lotta contro la violenza domestica e le mutilazioni genitali femminili. E, in proposito, ricorda che le tradizioni e le prassi culturali che si ricollegano all´esercizio della violenza fisica a danno delle donne, come appunto le mutilazioni genitali e i delitti d´onore, «costituiscono una forma particolare attraverso cui si manifesta la violenza nei confronti delle donne, con ripercussioni negative a breve e a medio termine per la loro salute, e le cui vittime principali sono gli appartenenti a comunità minoritarie». Al riguardo, tra le azioni che dovranno essere realizzate nell´ambito del programma, i deputati ritengono necessario focalizzare il sostegno soprattutto nella lotta contro le violazioni dei diritti umani perpetrate nei confronti delle migranti e intraprendere azioni rivolte alle donne che fanno parte di comunità con peculiarità culturali o minoranze etniche, e riguardanti le particolari forme di violenza subite da queste donne. Assistenza alle Ong e azioni di sensibilizzazione Il Parlamento sottolinea l´importanza dell´assistenza alle Ong attive tanto a livello nazionale ed europeo quanto nei paesi terzi, in particolare per aiutarle ad elaborare progetti e ad entrare in contatto con altri partner. Il Programma dovrà inoltre promuovere azioni transnazionali volte, ad esempio, a costituire reti multidisciplinari per aiutare le vittime della violenza nei confronti dei bambini, dei giovani e delle donne e le vittime della tratta di esseri umani. Dovranno inoltre essere sviluppate azioni di sensibilizzazione e di formazione destinate a gruppi professionali particolari che possono venire in contatto con vittime di violenze, come i poliziotti, il personale giudiziario, i medici, gli insegnanti e gli assistenti sociali. Occorrerà anche realizzare azioni per il reinserimento delle vittime della violenza nel mercato del lavoro e nella vita sociale. Il Parlamento lascia immutate le tipologie di intervento proposte dalla Commissione. Il finanziamento comunitario potrà quindi assumere la forma di sovvenzioni o di contratti di appalto pubblico. Le sovvenzioni comunitarie - al funzionamento o alle azioni - sono concesse in seguito a inviti a presentare proposte, salvo in casi di urgenza eccezionali e debitamente giustificati o qualora le caratteristiche del beneficiario non lascino altra scelta per una determinata azione. Il tasso massimo di cofinanziamento sarà specificato nei programmi di lavoro annuali. Sono inoltre previste spese per misure di accompagnamento, tramite contratti di appalto pubblico. In tal caso i fondi comunitari finanzieranno l´acquisto di beni e servizi. In particolare saranno finanziate le spese di informazione e comunicazione, preparazione, attuazione, monitoraggio, controllo e valutazione dei progetti, delle politiche, dei programmi e della legislazione. Per quanto riguarda la partecipazione, i deputati chiedono che il programma sia esteso ad una gamma più ampia di paesi e, pertanto, anche a quelli che non sono membri dell´Ue o che non sono candidati, come quelli dell´Asia centrale e del Mediterraneo e i paesi Acp. Spetta ora la Consiglio valutare i suggerimenti del Parlamento e, qualora i Ministri volessero discostarsi da quanto proposto dai deputati, si dovrà procedere ad una seconda lettura. Ciò vale, in particolare, per la dotazione finanziaria. .  
   
 

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