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Notiziario Marketpress di Mercoledì 02 Luglio 2008
 
   
  LA TAVOLA DEGLI ITALIANI D’ESTATE SI TINGE DI ROSSO

 
   
  Secondo l’ultima indagine dell’Osservatorio nutrizionale Grana Padano nel passaggio dalle stagioni fredde a quelle più calde cambia notevolmente l’assunzione giornaliera di alcuni nutrienti. A dominare la stagione estiva sono alcuni carotenoidi come il licopene, il pigmento di colore rosso caratteristico di pomodori e anguria. Tuttavia non tutte le modifiche dell’alimentazione vanno in senso salutistico. L’indagine è stata condotta grazie alla collaborazione di oltre 500 tra medici e pediatri di famiglia. Pomodoro e anguria, ma anche peperoni e peperoncino. Sono questi gli alimenti che sembrano essere sempre più presenti sulle tavole degli italiani nel momento in cui sale la colonnina di mercurio. Tuttavia non tutti gli italiani approfittano del periodo estivo per fare un ‘pieno di salute’ dal punto di vista nutrizionale. Anzi, per non pochi avviene proprio il contrario. Ad indicarlo gli ultimi dati raccolti dall’Osservatorio nutrizionale Grana Padano, un progetto nato nel 2005 con l’obiettivo di fotografare gli stili alimentari della popolazione italiana e che ha coinvolto finora oltre 500 medici, tra pediatri e medici di medicina generale e quasi 15mila pazienti. L’indagine mette a fuoco i cambiamenti nutrizionali che caratterizzano il cambio di stagione degli italiani calcolando la variazione di apporto di diversi componenti della dieta come zuccheri, grassi, vitamine e antiossidanti. Il dato più significativo riguarda proprio questi ultimi, in particolare i carotenoidi che, introdotti con la dieta, si distribuiscono nei tessuti esposti alla luce solare e contribuiscono a prevenire il danno da raggi Uv nell’uomo. Il principe degli antiossidanti estivi è il licopene, il pigmento di colore rosso caratteristico di pomodori ed anguria. L’assunzione media di licopene ha una impennata nei mesi estivi sia nei bambini che negli adulti: + 48 % bambini, + 131% adulti rispetto al periodo invernale. “Quando si considerano nel loro insieme i valori assoluti di carotenoidi assunti con la dieta non si modificano nel corso delle stagioni ma quando si va ai singoli componenti la assunzione dei vari carotenoidi ha un deciso andamento stagionale”, afferma Maria Letizia Petroni, Responsabile Nutrizione Clinica dell’Istituto Auxologico Italiano di Piancavallo (Vb) e coordinatrice del board scientifico multidisciplinare dell’Osservatorio Nutrizionale Grana Padano. Il licopene, assieme ad altri antiossidanti, inclusi la vitamina A di origine animale e lo Zinco, di cui sono ricchi latte e latticini, in estate sono molto importanti perchè proteggono le membrane cellulari della cute e dell´occhio dai danni ossidativi legati alla esposizione al sole e aiutano il sistema immunitario a proteggere l´organismo dai microrganismi patogeni con i quali si può venire il contatto durante le vacanze. A differenza del licopene, l’assunzione di altri carotenoidi come il beta-carotene (contenuto in carote, verdure a foglia verde scura e altri vegetali), l’alfa-carotene (caratteristico di carote e polenta), luteina e zeaxantina (abbondanti all’interno di verdure a foglia verde scura) non aumenta nel periodo estivo. In età pediatrica la assunzione di beta-carotene, luteina e zeaxantina, addirittura diminuisce d’estate (-35% per il beta-carotene e – 65% per luteina e zeaxantina) e nei maschi adulti non si registrano differenze significative tra estate ed inverno. Molto più sagge da questo punto di vista sono le donne, che aumentano la loro assunzione di beta carotene del 26% e di luteina e zeaxantina del 21%. Anche per quanto riguarda l’acido ascorbico (vitamina C), i bimbi ne assumono il 26% meno d’estate, rispetto all’inverno, mentre non ci sono differenze per gli uomini adulti tra estate ed inverno. Ad aumentare il consumo estivo di alimenti ricchi in questa vitamina sono solo le donne adulte che assumono più vitamina C sia d’estate rispetto all’inverno sia d’estate rispetto ai maschi. Sole amico, ma non troppo “Per potere ottenere il massimo beneficio dai raggi solari – illustra la Petroni –,e al contempo prevenirne gli effetti negativi (scottature, invecchiamento cutaneo, capillari delle gambe dilatati, congiuntivite, e a lungo termine aumento del rischio di cataratta) non è sufficiente aumentare la assunzione solo di frutta e verdura di colore rosso, ma anche d’estate occorre attenerci alla regola dei 5 colori al giorno (rosso, giallo-arancione, verde, blu-viola, bianco)”. Questo vale per gli adulti ma anche e soprattutto per i bambini, dove la diminuzione rilevata dall’Osservatorio dell’apporto di vitamina C, carotenoidi ma anche di acido folico (-44%) rispetto ai mesi invernali riflette la tendenza ad avere una dieta meno ricca in frutta e verdura e più monotona nei mesi estivi, quando viene a cessare l’offerta da parte delle mense scolastiche di menù nutrizionalmente corretti”. I peperoni gialli, rossi e verdi, ricchissimi non solo di vitamina C ma anche di tutte le varietà di carotenoidi, e generalmente amati dai bambini, proposti in pinzimonio o come ingrediente di coloratissime insalate fredde di pasta e di riso con scaglie di formaggio possono rappresentare un ‘jolly’ estivo nutrizialmente completo sia per i bambini che per le loro famiglie. E sempre in tema di vitamine ad azione antiossidante secondo la nutrizionista “l’assunzione media di tocoferoli (vitamina E) presenti in molti vegetali, nella frutta, e nell´ olio d´oliva, è superiore in tutte le stagioni dell’anno all’assunzione media raccomandata sia per i bambini che per gli adulti. Non c’è quindi bisogno di supplementazioni purchè non si faccia l’errore di eliminare l’olio dalla alimentazione per cercare di perdere peso; l’assenza di condimento, inoltre, riduce fortemente l’assorbimento dei carotenoidi e quindi si rischia un ulteriore riduzione degli antiossidanti presenti nel corpo”. Sugli omega-3 sembreremmo essere ai limiti inferiori delle raccomandazioni o al di sotto di esse. Vi è una assunzione significativamente ridotta d’estate da parte dei bambini di omega-3 (la cui carenza si esprime in modo sfavorevole sulle funzioni intellettive e sul sistema immunitario). Gli adulti, ed in particolare le donne che già assumono il 50% in meno di omega-3 rispetto agli uomini, non sembrano approfittare delle ferie estive per mangiare più pesce, dove, per chi è al mare sembrerebbe essere più facile. “Oltre ai benefici per l’apparato cardiovascolare, gli omega-3 hanno un effetto protettivo nei confronti dell’insorgenza di alcuni tipi di depressione alle quali le donne sono più vulnerabili ” tiene a precisare la Petroni. Perché rischiamo di tornare dalle vacanza con qualche chilo di più? Durante l’estate i fabbisogni di energia si riducono a causa della minore necessità di produrre calore per mantenere la temperatura corporea. I dati dell’Osservatorio suggeriscono che i bambini siano maggiormente in grado, rispetto agli adulti, di adattare la loro alimentazione ai mutati fabbisogni conseguenti al fattore climatico. Nei bambini, infatti, si assiste ad una riduzione di circa un terzo dell’apporto calorico giornaliero complessivo rispetto all’inverno mentre solo una minoranza di adulti riduce in modo significativo l’apporto calorico nei mesi estivi. Questo è una conseguenza del fatto che in età adulta sia i maschi che le femmine, ma soprattutto queste ultime, indulgono eccessivamente nella assunzione di zuccheri semplici (presenti tra le altre cose nelle bibite e nei gelati), e ciò naturalmente vanifica i tentativi di rimettersi in forma. Anche se l’assunzione di grassi, ed in particolare quella di grassi saturi è significativamente ridotta nei mesi primaverili ed estivi nella popolazione pediatrica ed adulta rispetto ad autunno ed inverno, questa riduzione non è sufficiente a compensare l’eccesso calorico da zuccheri semplici, e di conseguenza non solo ridurre il girovita può diventare difficile ma, se non stiamo attenti ad aumentare l’attività fisica, causa ridotto dispendio energetico rischiamo di tornare dalle vacanze addirittura con qualche chilo di più…. 919 in età pediatrica e 9. 327 adulti, con la costante supervisione di un board scientifico multidisciplinare coordinato dalla nutrizionista Dott. Ssa Maria Letizia Petroni (Responsabile Nutrizione Clinica, Istituto Auxologico Italiano di Piancavallo -Vb) e composto dal pediatra nutrizionista Prof. Claudio Maffeis, (Docente di Pediatria, Università degli Studi di Verona), dal cardiologo Prof. Sergio Coccheri (Ordinario di Malattie Cardiovascolari, Università di Bologna), dal gastroenterologo nutrizionista Prof. Davide Festi, (Ordinario di Gastroenterologia, Università degli studi di Bologna), e dallo statistico Prof. Alessandro Lubisco (Docente di Statistica, Università degli Studi di Bologna). Gli obiettivi: > Ottenere una stima qualitativa delle abitudini nutrizionali degli italiani. > Fornire al medico di famiglia uno strumento operativo per agevolare l’anamnesi nutrizionale. > Identificare i principali errori nutrizionali degli italiani e diffondere la cultura della corretta alimentazione. > Educare l´intervistato ad una corretta alimentazione e suggerire uno stile di vita quale prevenzione primaria, secondo quanto identificato dal programma "Guadagnare Salute" del Ministero della Salute. La raccolta dei dati La raccolta dei dati è effettuata con l’ausilio di un questionario elettronico che valuta la frequenza di assunzione settimanale o mensile di alcuni alimenti selezionati di cui viene “pesato” il contenuto in nutrienti specifici. La quantità di alimenti dichiarati al medico e al pediatra, vengono elaborati da un software, costruito specificamente per questa ricerca, che calcolando la quantità di nutrienti contenuti in ogni alimento, valuta complessivamente quanti e quali nutrienti sono stati introdotti con la dieta. Il software è in grado, inoltre, di calcolare lo scostamento, rispetto ai valori standard dei fabbisogni giornalieri per età e sesso, e di dare suggerimenti sulle scelte alimentari che il soggetto valutato può seguire per correggere l’errore nutrizionale emerso dall’indagine, oltre che permettere al medico di suggerire comportamenti personalizzati a seconda del quadro clinico dell´intervistato. L’aggiornamento del software A partire dal 2007, il software utilizzato per raccogliere dati è stato migliorato permettendo ai medici non solo di registrare le informazioni sulle abitudini alimentari ma anche quelle sullo stile di vita dei propri pazienti come lo svolgimento di attività fisica, il tempo trascorso in attività sedentarie (guar­dare la Tv, utilizzare il Pc, fare giochi elettronici) e l’abitudine al fumo; grazie a questo nuovo aggiornamento vengono inoltre rilevati oltre al peso e altezza anche la circonferenza addominale del paziente. Premi Alla Campagna “Educazione Nutrizionale Grana Padano”, di cui fa parte l’Osservatorio Grana Padano, è stato assegnato, il 22 ottobre 2006 a Shanghai, il primo premio Nutri Award come migliore campagna educativa a livello mondiale. Al premio, promosso dalla Fao (Food and Agriculture Organization) e dall’Idf (International Dairy Federation), la federazione mondiale dei produttori di latte e formaggi, hanno concorso decine di campagne provenienti da 29 paesi. Nell´ambito del Dietecom 2007 di Milano è stato assegnato il premio "Nutrigold 2007 la Migliore Comunicazione Nutrizionale" alle attività 2007 "Educazione Nutrizionale Grana Padano". Ulteriori informazioni: osservatorio. Granapadano. It .  
   
 

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