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Notiziario Marketpress di Mercoledì 02 Luglio 2008
 
   
  TOSCANA: TRE NUOVI PROGETTI DI MICROCREDITO: CRESO, MICRO E MICREDI UN ESEMPIO DI SINERGIA PUBBLICO-PRIVATA PER FAVORIRE! L’AUTOIMPRENDITORIALITÀ

 
   
   Firenze, 2 luglio 2008 - Uno sviluppo economico attento alle persone lungo un percorso in cui la formazione di nuove professionalità e le facilitazioni per la creazione di impresa si saldano all’attenzione per l’inclusione e la coesione sociale con l’obiettivo di allargare e potenziare i diritti di cittadinanza. Si inseriscono in questo contesto - scelto dalla Regione Toscana per perseguire uno sviluppo di qualità e eticamente sostenibile, e concretizzatosi da un anno e mezzo nello Smoat (Sistema microcredito assistito orientato toscano) - i tre progetti di microcredito presentati ieri dagli assessori Brenna e Simoncini e tutti e tre “premiati” dai finanziamenti del Fondo sociale europeo. Si tratta dei progetti “Microcredito come strumento di sviluppo locale” coordinato dall’Agenzia formativa Td Group, di “Micredio; dell’Anpas Toscana, e del progetto “Creso realizzato dall’Università di Pisa. «Sviluppo, inclusione, coesione, attenzione alle pari opportunità e all’ambiente – ha detto l’assessore Ambrogio Brenna - sono obiettivi previsti dall’Unione Europea nell’utilizzo di tutti i fondi, destinati sia al finanziamento dell’imprenditoria che alla formazione. Su questi aspetti, che la regione ha sollecitato e messo a presidio delle proprie strategie e azioni, si basano Micredi, Creso e Micro che con taglio diverso contribuiscono tutti e tre a inserire soggetti deboli e “non bancabili” nel circuito attivo dei diritti di cittadinanza, dando loro chance di impresa e basi e consulenze formative necessarie per l’auto-impiego e la costruzione di un proprio progetto di vita, sviluppando le proprie competenze e capacità». «Il microcredito – è intervenuto l’assessore Gianfranco Simoncini – rappresenta anche un&rs! quo;azione con cui si attivano le sinergie tra due assessorati come quello alle attività produttive e alla formazione/lavoro, nel comune obiettivo di costruire uno sviluppo economico attento alle persone. I tre progetti intervengono su uno degli aspetti più delicati, che condiziona in maniera decisiva la vita delle fasce più deboli del mercato del lavoro. Senza un reddito da lavoro fisso infatti, è difficile accedere a forme di credito a un tasso accettabile. Un fatto di civiltà che si inserisce in un quadro di iniziative che l’assessorato al lavoro della Regione ha messo in cantiere negli ultimi due anni per prevenire la precarietà del lavoro ed estendere tutele e diritti, dando pari dignità a tutti i cittadini. Fra queste, individuate da una intensa concertazione con enti locali e parti sociali, ci sono la formazione continua per lavoratori atipici, gli sportelli per la consulenza e l´orientamento, il fondo per la sta! bilizzazione dei lavoratori assunti con contratto a tempo dete! rminato, la carta prepagata, con un plafond di 2500 euro a persona, per la formazione (Ila). In particolare è stato istituito un fondo di garanzia per agevolare l’accesso al credito di lavoratori atipici e comunque di persone con contratto di lavoro non a tempo indeterminato, col quale vengono garantiti prestiti fino a 15. 000 euro. E di recente è stata approvata anche la nuova legge che promuove l’imprenditoria giovanile con un fondo di 5 milioni annui». «La formula che riteniamo vincente – aggiunge l’assessore Brenna - è che il tutto si svolge in maniera facile, snella e senza troppe complicazioni burocratiche. L’istruttoria per la concessione dei prestiti consiste infatti in una verifica del possesso dei requisiti e in una analisi della fattibilità del progetto d’impresa. In questo anno e mezzo di attività la Giunta regionale con Fiditoscana ha lavorato molto seriamente per ridurre al minimo i! tempi burocratici per l’erogazione delle garanzie (circa 30 giorni), con risultati decisamente positivi. Un altro dato da evidenziare è il tasso di rientro, ad oggi del 100%». «Ulteriori risultati – conclude l’assessore Simoncini – li attendiamo da una intensificazione dei servizi e delle strutture territoriali, come quelli già messi in atto o in corso di attuazione da parte dei tre progetti di Anpas, Td Group e Università di Pisa che la Regione Toscana e il Fondo sociale europeo hanno finanziato. Un esempio di come sinergie pubbliche e private possono collaborare nell’obiettivo di dare impulso allo sviluppo locale e di rendere fattibili i percorsi di autoimprenditorialità». .  
   
 

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