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Notiziario Marketpress di Giovedì 03 Luglio 2008
 
   
  AIUTO IN VISTA PER CHI SOFFRE DI MALATTIA DI CROHN

 
   
  Bruxelles, 3 luglio 2008 - Un team internazionale di ricercatori ha identificato 21 nuovi fattori di rischio genetici per la malattia di Crohn, portando così a 32 il totale dei geni ad essa collegati. La scoperta potrebbe aiutare i ricercatori a sviluppare un giorno nuovi trattamenti per la malattia. La malattia di Crohn riguarda quasi mezzo milione di persone in Europa e molte altre nel resto del mondo. Non esistono a tutt´oggi cure per questa malattia infiammatoria dell´intestino e la sua causa precisa rimane ancora sconosciuta. I sintomi della malattia includono dolore addominale, diarrea, stitichezza, vomito, calo o aumento ponderale. La comunità medica ritiene che la patologia sia di origine autoimmune e genetica, anche se i fumatori ne sono più colpiti dei non-fumatori. "Ora sappiamo che ci sono più di 30 aree genetiche che influiscono sulla suscettibilità della malattia di Crohn," ha commentato il dott. Jeffrey Barrett del Wellcome Trust Centre for Human Genetics presso l´università di Oxford, autore capo dello studio. "Ciò spiega soltanto un quinto del rischio genetico, il che significa che nella malattia potrebbero essere implicati centinaia di geni, ciascuno dei quali aumenta di pochissimo la suscettibilità," ha aggiunto. Il consorzio internazionale era composto da tre team di ricerca separati: uno con sede nel Nord America (che coinvolgeva sei istituzioni e siti clinici), uno nel Regno Unito finanziato dal Wellcom Trust e un gruppo composto da ricercatori francesi e belgi. I risultati delle ricerche sono pubblicati sulla rivista Nature Genetics. I tre team sono riusciti a combinare i dati raccolti, impiegando un processo chiamato meta-analisi, che ha permesso loro di confrontare i dati riguardanti più di 3200 pazienti affetti dalla malattia con oltre 4800 controlli. Questo è stato poi integrato con l´analisi di nuovi dati da ulteriori 3700 pazienti e controlli di verifica. La loro scoperta rivela i fattori genetici che stanno dietro alla malattia e aiutano enormemente i ricercatori nella scoperta di nuove terapie per i pazienti che ne soffrono. "Questo è prezioso per aumentare la nostra conoscenza sull´architettura genetica della malattia di Crohn e ci fornisce più dettagli sulle basi biologiche della malattia," dice Marc Daly del Massachusetts General Hospital (Mgh) Center for Human Genetic Research e del Broad Institute del Mit e di Harvard. "Una migliore comprensione dell´esatto funzionamento di questi geni e dell´effetto molecolare delle varianti associate al Crohn dovrebbero condurci verso nuove strategie per le terapie e, forse un giorno, verso la prevenzione. " Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Nature. Com/ng/index. Html .  
   
 

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