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Notiziario Marketpress di Giovedì 10 Luglio 2008
 
   
  SALUTE FVG:LE ISTITUZIONI DEVONO GARANTIRE I DIRITTI

 
   
  Sacile, 10 luglio 2008 - La salute è una questione di democrazia. Ogni scelta in questo campo deve saper entrare nel merito delle questioni, superando posizioni ideologiche preconcette. E al centro di ogni decisione devono essere i cittadini, a cui le istituzioni devono saper garantire diritti, non semplicemente rincorrere i bisogni. Questi sono alcuni dei concetti espressi, il 5 luglio dall´assessore a Salute e protezione sociale del Friuli Venezia Giulia, Vladimir Kosic, a conclusione del convegno nazionale "Città sane - Oms, comuni in rete per salute, qualità della vita e territorio", organizzato, oltre che dalla locale amministrazione comunale, da Federsanità Anci Fvg, Rete italiana città sane Oms e Rete regionale città sane Oms (cui aderiscono 46 Comuni) insieme all´Ass 6 Friuli Occidentale, all´Azienda Ospedaliera Santa Maria degli Angeli e all´Ambito distrettuale sacilese. Vi hanno partecipato un´ottantina tra amministratori locali, dirigenti, operatori dei servizi, medici di famiglia, di Veneto, Trentino Alto Adige e Puglia, oltre che della nostra regione, che hanno dato vita ad uno scambio di esperienze su come realtà diverse affrontano i bisogni di salute della popolazione in una situazione caratterizzata da crescente invecchiamento, legato alla diminuzione della mortalità per patologie acute e ad un parallelo aumento di quelle cronico-degenerative, spesso associate a non autosufficienza e disabilità. Tant´è che per il 2050 è stata prospettata una spesa sanitaria per l´assistenza agli anziani doppia di quella destinata alle acuzie, con problemi non indifferenti di sostenibilità economica. Importante, quindi, il confronto di esperienze, come ha rilevato il sindaco di Udine, Furio Honsell, neo presidente della rete regionale città sane, perché "fare rete significa imparare e insegnare, per poter migliorare". Attuando, prima di tutto, una sorta di "rivoluzione copernicana che metta il cittadino al centro e i servizi intorno". Serve dunque, secondo Honsell, uno sportello unico, un unico punto di accesso per i servizi sanitari. Una prospettiva che per Sacile, che al convegno ha presentato il suo nuovo modello organizzativo e gestionale, appare già realtà: in un unico spazio fisico sono raggruppate tutte le funzioni, un´offerta sociosanitaria integrata che garantisce una risposta articolata e differenziata alle diverse necessità della popolazione grazie proprio alla contiguità delle strutture. Non basta. La salute non può dipendere solo dalle strutture sanitarie. Fondamentali, anzi, sono la prevenzione e gli stili di vita. Traffico, inquinamento, abitudini sbagliate (fumo, alcol, alimenti) pesano non poco con l´avanzare dell´età. Anche qui Sacile è modello, e con convinzione ha voluto partecipare alla rete "città sane", hanno detto il sindaco Roberto Cappuzzo e l´assessore Giorgio Siro Carniello, riducendo l´uso delle auto nel centro urbano e realizzando percorsi pedonali e ciclabili, per migliorare l´ambiente, e diffondendo la cultura di una corretta alimentazione. In sostanza, il concetto è che non si promuove salute senza il coinvolgimento diretto dei cittadini che devono essere, in questo senso, proattivi, e che, ha evidenziato il dottor Giorgio Canciani, direttore scientifico del Ceformed, devono anche sapersi "alleare con i propri medici di base" che, dal canto loro, si impegnano a far parte integrante del sistema salute coniugando formazione e ricerca per il miglioramento della pratica professionale ma anche analizzando correttamente i propri dati clinici e confrontandoli con i colleghi. Fare rete, dunque, significa collaborare a tutti i livelli, favorire lo scambio delle migliori esperienze anche, come sottolineato dal presidente di Federsanità Anci Fvg, Giuseppe Napoli, tra Comuni di piccole e medie dimensioni, che, nell´epoca della globabilizzazione, non vivono certo situazioni molto dissimili da quelle delle grandi città. Da questi presupposti si giunge alla condivisione degli obiettivi tra Rete Oms e Federsanità ed al dialogo, al confronto, alla condivisione delle responsabilità che Kosic auspica per poter fare quei passi avanti che il cittadino si aspetta. .  
   
 

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