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Notiziario Marketpress di Martedì 08 Luglio 2008
 
   
  PIACENZA, SANITÀ : VIA ALL´ATTO TRIENNALE DI INDIRIZZO CONVOCATA LA CTSS HA DISCUSSO LE LINEE DEL DOCUMENTO E I ´PORFILI DI COMUNITÀ´

 
   
  Piacenza, 8 luglio 2008 - Un sistema di welfare solido, ma che deve affrontare due nuovi bisogni: una sostanziale difficoltà delle famiglie, sempre più di tipo “nucleare”, a far fronte ai problemi genitoriali e l´aumento della popolazione anziana, che rende sempre più difficile il rispetto di u impegno che la nostra comunità si è assunta, garantire la domiciliarità agli anziani (farli vivere, cioè, nelle loro abitazioni, e non in case protette). Sono i dati più significativi che emergono dai “Profili di comunità”, analisi sia statistica che di tipo qualitativo che individua i bisogni emergenti del territorio provinciale nei suoi molteplici settori, condotta da Paolo Rizzi e Massimo Magnaschi, ricercatori dell´Università Cattolica, per conto dell´Osservatorio provinciale delle Politiche sociali della Provincia, e che servirà da base per definire le linee guida dell´atto triennale di indirizzo che la Conferenza territoriale sociale e sanitaria (Ctss) è chiamata a definire. I due argomenti (“Profili” e atto di indirizzo) sono stati discussi il 7 luglio nella seduta di Ctss convocata nella sala Consiglio della Provincia dal presidente Gianluigi Boiardi. “Il 2007 – ha riferito il Presidente aprendo la seduta - ha visto questa Ctss impegnata nel processo di trasformazione dei distretti, propedeutico all’avvio anche nella nostra provincia del Fondo per la non Autosufficienza. Nei primi mesi del 2008 sono state definite a livello distrettuale le relative convenzioni, la programmazione di Zona 2008 - che comprende il Piano per la non autosufficienza - e la composizione dei nuovi uffici di Piano, entro l’anno si concluderà il processo di costituzione delle nuove Aziende Pubbliche di servizi alla persona. Il 2008 è l’anno di passaggio verso la nuova triennalità dei Piani distrettuali per la Salute e il benessere sociale e l’anno nel quale si dovranno consolidare i nuovi distretti e tutti gli strumenti della nuova governance. La conferenza apre il percorso di costruzione dell’Atto di indirizzo e coordinamento triennale, che costituirà il quadro di riferimento per la programmazione distrettuale. Il Piano Sociale e Sanitario Regionale 2008-2010 è stato approvato da poche settimane dall’Assemblea Legislativa Regionale, ma credo che il nostro territorio e questa conferenza abbia ben operato per rispondere alle sfide di una società sempre più complessa in cui i fenomeni di individualizzazione accentuano la necessità di risposte differenziate e integrate per assicurare diritti di cittadinanza. Il Profilo di Comunità che viene presentato è una lettura ragionata e partecipata dei bisogni di salute e di benessere, realizzato anche grazie al contributo di 60 operatori sociali e sanitari, sia pubblici che del privato sociale, al fine di rafforzare l’analisi quantitativa con valutazioni importanti, anche se non esaustive, sull’adeguatezza dell’offerta, sulla dinamica della domanda espressa e inespressa, sui bisogni emergenti. Ne emerge una fotografia complessa con punti di forza e opportunità, ma anche con alcune problematicità a cui l’atto di indirizzo triennale dovrà fornire una risposta condivisa su scala territoriale in termini di puntuali obiettivi e nella conseguente programmazione distrettuale declinata in azioni di governo. Oggi dunque apriamo il percorso per la definizione dell’atto triennale attraverso le linee guida che ne tracciano gli orientamenti; su questi documenti avviamo il confronto con gli attori sociali per giungere alla fine di settembre all’approvazione di un atto strategico, capace di realizzare un sistema di welfare in grado di assicurare una rete di servizi integrata capace di rispondere a bisogni di cura e assistenza, ma ancor più in grado di sviluppare e promuovere le capacità di ognuno e di affrontare le nuove vulnerabilità sociali. Faccio mie le parole del Presidente della Regione Vasco Errani nell’affermare che con questo atto triennale sigliamo “un patto per la qualità dei servizi, per sostenere le famiglie, per rafforzare fiducia e sicurezza”. “L´atto triennale di indirizzo e coordinamento provinciale – ha tra l´altro detto l´assessore provinciale alle Politiche sociali e sanitarie Paola Gazzolo - costituisce lo strumento di programmazione di ambito provinciale/aziendale attraverso il quale la Ctss esercita il proprio compito di coordinamento: ricomprende e valorizza l’esperienza dei Piani per la salute, comprende gli indirizzi per la definizione del Piano Attuativo Locale (Pal), è elaborato in modo tale da assicurare: il raccordo tra i diversi livelli di programmazione (regionale, provinciale, aziendale e distrettuale), il raccordo tra i diversi strumenti e i diversi ambiti di pianificazione locali (Pdz, Pps, Agenda 21, Ptcp, Piano regionale della prevenzione…), fornisce le indicazioni strategiche sull´area dei servizi sociali, socio-sanitari e sanitari territoriali, indica gli ambiti dell´integrazione, compresa l´area della non autosufficienza; fornisce, nel quadro degli obiettivi regionali approvati annualmente dall´Assemblea legislativa regionale, indirizzi e strumenti di coordinamento, monitoraggio e valutazione anche in relazione ai contenuti socio-assistenziali della programmazione di ambito distrettuale”. Sui contenuti dei Profili di comunità si sono a lungo soffermati i due autori dell´indagine. Ne emerge, coma anticipato in apertura, l´immagine di una comunità senza dubbio all´avanguardia, a livello di offerta di servizi sociali, in campo nazionale, ma con diversi problemi da risolvere. Tra i molti, il problema della precarietà del lavoro, in una realtà che, comunque, può vantare un tasso di disoccupazione ben al disotto di quello nazionale (da noi, praticamente la disoccupazione non esiste). Per avere un´idea dei problemi maggiormente sentiti dalla comunità, i due ricercatori hanno raccolto l´opinione di una sessantina di operatori sociosanitari. Tra i problemi maggiormente evidenziati da questa porzione, significativa, dell´opinione pubblica, quello della sicurezza. Oltre ai citati, sono intervenuti nel corso della seduta il presidente del Consiglio Gabriele Gualazzini, che ha messo in rilievo, tra l´altro, il miglioramento significativo dei nostri servizi sociosanitari, frutto anche e soprattutto della capacità di coordinamento degli enti pubblici e privati che operano nel setore (coordinamento che va mantenuto e se possibile incrementato, ha detto: a livello sociosanitario la competitività è ammissibile, ma all´interno di un sistema di cmplementarietà), l´assessore del Comune di Piacenza Giovanna Palladini e diversi amministratori presenti. .  
   
 

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