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Notiziario Marketpress di
Martedì 08 Luglio 2008 |
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ANNULLAMENTO ORDINANZA SINDACO AZZANO X SU BURKA, VICEPRESIDENTE GIUNTA REGIONALE VENETA MANZATO: DA OGGI SI POTRÀ TRANQUILLAMENTE ANDARE IN GIRO TRAVISATI IN QUALUNQUE MANIERA PURCHÉ PER MOTIVI RELIGIOSI CHIUNQUE, POTRÀ INDOSSARE UN COSTUME DA BATMAN E NON MOSTRARE IL PROPRIO VOLTO
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Venezia 8 luglio 2008 - “Ero convinto che il diritto e la magistratura nelle sue diverse articolazioni fossero una pietra miliare della nostra società nel fornire punti di riferimento e certezze per la convivenza civile, a partire dalla sicurezza dei cittadini. Dopo che il Consiglio di Stato ha annullato l’ordinanza del sindaco di Azzano decimo Enzo Bortolotti, che vietava il burka perché rendeva non riconoscibili coloro che lo indossavano, constato che non è così”. E’ amareggiato il vicepresidente della giunta regionale del Veneto Franco Manzato, dopo la decisione del Tribunale amministrativo di secondo grado sull’argomento: “da oggi si potrà tranquillamente andare in giro travisati in qualunque maniera – spiega Manzato – purché per motivi religiosi, senza che nessuno abbia mai codificato mai cosa sono questi motivi e i contenuti della religiosità. Chiunque, insomma, potrà indossare un costume da batman e non mostrare il proprio volto; l’importante è che si inventi una religione adeguata. Peggio: i famosi martiri suicidi che mietono stragi per motivi religiosi sono per caso legalmente autorizzati a farlo nel nostro Paese? La domanda mi sembra purtroppo lecita, perché se è vero che le stragi e gli omicidi sono reati, vi sono norme che vietano appunto di travisare il proprio aspetto”. “Io non ci sto: invito tutti i sindaci – conclude Manzato – ha adottare un ordinanza come quella dichiarata nulla e mi farò promotore di una specifica iniziativa legislativa: dobbiamo capire se la nostra è la civiltà della libertà a viso aperto o del possibile sopruso e addirittura del terrore a viso coperto. Io credo che la vita civile non possa essere sopraffatta da motivazioni che di religioso non hanno proprio nulla”. . . |
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