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Notiziario Marketpress di Martedì 08 Luglio 2008
 
   
  UN GIOVANE SU QUATTRO HA PROBLEMI DI PESO VITA SEDENTARIA E CATTIVE ABITUDINI ALIMENTARI SONO LE CAUSE PRINCIPALI ANCHE SE IN TRENTINO LA SITUAZIONE È MIGLIORE RISPETTO AL RESTO D’ITALIA

 
   
   Trento, 8 luglio 2008 - Negli ultimi trent’anni abbiamo cambiato molto il nostro modo di vivere. La diffusione di televisione e computer ha spostato l’attività dei più piccoli dal movimento a occupazioni sedentarie. Oltre a questo è cambiata molto la nostra alimentazione. Consumiamo sempre più alimenti semplici e ricchi di zuccheri, grassi e calorie e sempre meno alimenti complessi di origine vegetale. Questi fattori hanno effetti sulla salute della popolazione. E’ stato presentato oggi uno studio statistico su “Obesità e stili di vita nell’età pediatrica in Trentino”, dato alle stampe nella collana “Infosanità” dell’Assessorato alle politiche per la salute della Provincia autonoma di Trento. Con l’assessore Remo Andreolli erano presenti il dottor Paolo Pancheri, segretario provinciale della Federazione italiana medici pediatri, e i professori Rocco Micciolo e Giuseppe Espa, dell’Università di Trento, che hanno raccolto e analizzato i dati. La ricerca ha coinvolto diciotto pediatri di famiglia che per un anno hanno studiato il problema del sovrappeso tra i loro assistiti nelle fasce di età di cinque-sei e dodici-tredici anni. Con il consenso dei genitori sono stati compilati 1738 questionari che hanno raccolto dati antropometrici, come altezza, peso e circonferenza addominale, e anche relativi allo stile di vita, come l’attività svolta e le abitudini alimentari. La novità di questa indagine rispetto ad altre già svolte in passato, anche in ambito nazionale, consiste proprio nell’aver considerato il rapporto tra altezza e conferenza addominale dei ragazzini. Da questa misurazione si è potuta fare un’analisi anche sulla presenza del grasso addominale, molto pericoloso anche per chi è in una situazione di peso normale, perché potenzialmente portatore di patologie, anche gravi. Dai dati è emerso che circa il 15% dei bambini e il 20% dei ragazzi analizzati possono essere considerati sovrappeso. Molto meno frequente, per fortuna, lo stato di obesità che interessa poco più del 5% dei bambini e poco più del 2% dei ragazzi. Il sovrappeso è una condizione che interessa circa un adolescente su 5 e poco meno di un bambino su 6. Però se si aggiunge anche l’obesità allora il dato si attesta più o meno su una persona su quattro con problemi di eccesso di peso. In termini assoluti questi dati indicherebbero che allo stato attuale circa 11. 000 ragazzini in età pediatrica residenti nella provincia di Trento potrebbero avere problemi di eccesso di peso. “Affrontare con analisi scientifiche il tema del sovrappeso e dell’obesità – ha detto l’Assessore Andreolli – consente di predisporre strumenti di educazione ad uno stile di vita corretto e di prevenzione dei possibili rischi. Noi non raggiungiamo i livelli di altre regioni ma possiamo notare un tendenziale incremento delle situazioni di sovrappeso e quindi dobbiamo tenere alta la guardia perché abitudini o stili di vita poco corretti non si trasformino in problemi di salute. A parte le cause di tipo genetico, nei confronti delle quali l’intervento è molto complesso e articolato, un ruolo importante in negativo lo svolgono alcuni fattori tipici della vita di oggi come la riduzione delle opportunità di movimento anche per i più piccoli. Conoscere il fenomeno e le sue cause è fondamentale per fare educazione e prevenzione”. “Si è scelto di indagare il sovrappeso e l’obesità – ha detto il dottor Pancheri – perché ormai nei paesi industrializzati sono considerati una vera e propria emergenza che comporta costi elevati per le società in termini di mancata produzione e soprattutto di cure mediche. In Italia recenti stime parlano di circa 30 milioni di euro all’anno di costi sociali legati a queste patologie. La scuola ha un ruolo fondamentale nel diffondere e insegnare stili di vita corretti”. L’obesità è considerata particolarmente grave per le patologie ad essa correlate come diabete, ipertensione e problemi cardiovascolari. .  
   
 

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