Venezia, 8 luglio 2008 - È stato presentato ieri a Villa Valmarana Morosini il Progetto Challenge, iniziativa della Regione del Veneto e del Ministero del Welfare, che si pone l’obiettivo di promuovere il capitale umano quale principale leva per lo sviluppo competitivo dei Distretti produttivi veneti. Le sfide internazionali, infatti, richiedono di riqualificare i diversi profili, valorizzando il know how in loro possesso: il Progetto Challenge prevede azioni pilota su vasta scala, che coinvolgono Aziende, Enti Locali, Centri di Ricerca e di Formazione per identificare queste conoscenze, rendendole replicabili su ambiti diversi. Un progetto che richiede un’analisi approfondita e dettagliata della struttura della conoscenza nei Distretti e nelle aziende: per questo motivo nei progetti pilota saranno coinvolte Università e Centri di Ricerca, che affideranno a laureati i singoli progetti di studio (finanziati da borse di studio), da verificare in un continuo confronto teoria/pratica sul campo. Principio guida di “Challenge” è la consapevolezza che solo identificando i fabbisogni reali delle aziende, ma soprattutto quelli futuri in relazione allo sviluppo del mercato, è possibile predisporre un percorso formativo davvero utile ed efficace, sia per i lavoratori che per tutto il sistema produttivo. “Challenge è un progetto del tutto sperimentale e innovativo, perché presuppone che vi sia una diretta interpretazione dei fabbisogni formativi di alcuni Distretti – ha dichiarato l’Assessore alla Formazione Elena Donazzan, tra i principali promotori dell’iniziativa - significa cioè essere capaci di rispondere tempestivamente ed efficacemente alle esigenze di un settore, e significa anche che questo settore debba essere capace di rappresentare le proprie esigenze”. I Distretti coinvolti nel progetto sono 11, distribuiti sul territorio regionale: mobile (mobile d’arte del Bassanese; legno-arredo del Trevigiano), oro (orafo-argentiero di Vicenza), tessile-abbigliamento (sistema moda-Treviso), termale (PD: euganeo), calzaturieri (metadistretto-VE; calzaturiero veronese; Sport System Montebelluna), alimentare (metadistretto alimentare veneto – VR), vitivinicolo (TV, Prosecco), ceramica/terracotta (VI, ceramica artistica e terracotta). La scelta non è casuale ma affianca Distretti in stato di sofferenza come quello orafo, a Distretti ad alto potenziale di sviluppo come ad esempio quello del Prosecco di Conegliano Valdobbiadene. Questo perché le buone pratiche, la conoscenza diffusa, i modelli di competenze, le caratteristiche che rendono vincente un settore, una volta identificate e codificate possono essere utili in ambiti diversi da quello originario.
All’identificazione dei problemi e delle strategie di sviluppo da intraprendere, seguirà la fase concreta di formazione delle risorse umane, da attuare attraverso gli strumenti del Libretto Formativo (che tenga traccia del percorso e delle conoscenze acquisite dal singolo) e dai voucher formativi, pacchetti acquistabili dal singolo, dall’azienda o dal distretto per formazioni su ambiti specifici. Fondamentale sarà l’adesione al progetto dei Distretti, ai quali è chiesto di superare logiche localistiche e protezionistiche, analizzando se stessi e identificando in modo chiaro le loro necessità “Questo progetto – ha concluso l’Assessore Donazzan - vuole coinvolgere i Distretti attraverso una loro responsabilizzazione nell’identificare le esigenze nel campo della formazione, per poter meglio intervenire sulla risorsa umana, fondamentale in una economia matura”. Specificità di obiettivi e di iniziative ma al contempo una visione sistemica che consenta di sfruttare le conoscenze acquisite su più fronti: è in sintesi la strategia a cui mira il Progetto Challenge, che ha già preso il via, come indicato da Sergio Trevisanato, Segretario Regionale alle Attività Produttive, Istruzione e Formazione che ha illustrato il Progetto.
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