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Notiziario Marketpress di Lunedì 14 Luglio 2008
 
   
  UE: QUADRO DI VALUTAZIONE DEL MERCATO INTERNO: I MIGLIORI RISULTATI MAI REGISTRATI – GLI STATI MEMBRI RAGGIUNGONO UN NUOVO OBIETTIVO PRIMA DEL PREVISTO

 
   
   Bruxelles, 14 luglio 2008 - Gli Stati membri non hanno mai raggiunto risultati migliori sotto il profilo dell’attuazione delle regole del mercato interno nel diritto nazionale: è quanto risulta dal più recente quadro di valutazione del mercato interno della Commissione europea. In media solo l’1,0% delle direttive del mercato interno il cui termine di attuazione è scaduto non sono attualmente recepite nel diritto nazionale, a fronte dell’1,2% nel dicembre del 2007. Ciò significa che gli Stati membri sono già in linea con il nuovo obiettivo dell’1,0% concordato dai capi di Stato, da raggiungere entro il 2009. Diciotto Stati membri hanno raggiunto il nuovo obiettivo, o si trovano al di sotto della percentuale di deficit fissata, mentre la Bulgaria è il primo Stato membro a registrare un deficit di recepimento dello 0%. Dieci Stati membri hanno ottenuto il loro migliore risultato in assoluto. La tendenza generale è positiva anche per quanto riguarda la corretta applicazione delle norme del mercato interno: 15 Stati membri sono riusciti a ridurre il numero di procedimenti d’infrazione a loro carico. Il numero globale dei procedimenti resta però relativamente elevato e la messa in conformità richiede tempi troppo lunghi. Il testo integrale del più recente quadro di valutazione del mercato interno è disponibile al seguente indirizzo: http://ec. Europa. Eu/internal_market/score/index_en. Htm Il commissario per il mercato interno e i servizi, Charlie Mccreevy, ha dichiarato: “Sono lieto di constatare che gli Stati membri hanno raggiunto il nuovo obiettivo dell’1% prima del temine fissato dal Consiglio europeo. È un’impresa notevole e merita uno speciale encomio. Spero che questa tendenza molto positiva si confermi nei prossimi quadri di valutazione. Ma un’attuazione entro i termini non basta: Il mercato unico deve funzionare bene nella pratica. In futuro metteremo maggiormente l’accento sulla corretta attuazione delle norme del mercato unico a livello nazionale e sull’intensificazione della cooperazione con gli Stati membri in questo settore. ” Attuazione delle direttive sul mercato interno - Con una percentuale dell’1,0% il deficit medio di recepimento (ossia la percentuale di direttive sul mercato interno non recepite nell’ordinamento interno nei termini previsti) dei 27 Stati membri corrisponde al nuovo obiettivo da raggiungere entro il 2009 e si situa ben al di sotto dell’obiettivo originario dell’1,5%. 18 Stati membri hanno raggiunto il nuovo obiettivo dell’1,0%. 10 Stati membri hanno ottenuto il loro miglior risultato in assoluto: Belgio, Germania, Estonia, Grecia, Francia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Romania e Slovacchia. 3 Stati membri hanno eguagliato il loro miglior risultato: Spagna, Malta e Slovenia. La Bulgaria è al primo posto con un deficit di recepimento dello 0%. La Slovacchia, la Romania, la Germania, la Lettonia e la Lituania non raggiungono l’obiettivo di un deficit dello 0% per sole 10 direttive. 4 Stati membri che 6 mesi fa avevano mancato l’obiettivo futuro dell’1% lo hanno ora raggiunto. Si tratta di Francia, Finlandia, Ungheria e Irlanda. La Svezia ha un deficit di recepimento dello 0,8% e il Regno Unito dello 0,9%, in calo rispetto all’1,0% del dicembre 2007. La Grecia è riuscita per la prima vola a ridurre il suo deficit di recepimento all’1,4%. Gli Stati membri continuano tuttavia a procedere a diverse velocità: se gli Stati membri il cui deficit di recepimento continua ad essere superiore all’1,5% riuscissero a portarlo all’1,5%, il deficit medio dell’Ue scenderebbe sotto l’1%. Belgio, Danimarca, Paesi Bassi, Austria e Polonia hanno invertito la loro tendenza positiva di sei mesi fa. In ordine decrescente di deficit di recepimento, la Repubblica ceca, il Portogallo, la Polonia, il Lussemburgo e Cipro non hanno ancora raggiunto l’obiettivo dell’1,5%. Tuttavia in quest’ultimo semestre il Lussemburgo, la Repubblica ceca e (in misura minore) il Portogallo hanno compiuto sensibili progressi nella riduzione del loro deficit. D’altra parte il deficit di recepimento di Cipro è aumentato per la terza volta consecutiva ed è così tornato a collocarsi allo 1,7% come tre anni fa. Anche per la Polonia il deficit di recepimento è leggermente aumentato rispetto all’ultima volta, passando dall’1,7% all’1,8%. Se il deficit di recepimento viene suddiviso per settore si vede che all’origine della percentuale più alta di direttive non ancora recepite (7,9%) sono le norme sulla libera circolazione delle persone. Subito dopo vengono le norme comunitarie sui servizi finanziari, con un deficit di recepimento del 4,5%. Questi due settori sono quindi quelli in cui i cittadini e le imprese possono meno beneficiare del pieno potenziale del mercato interno. Infrazioni - La classifica degli Stati membri in base al numero di procedimenti di infrazione a loro carico è quasi immutata rispetto al dicembre 2007 e vede sempre in testa l’Italia con il numero maggiore di procedimenti. Benché la media Ue di 48 procedimenti di infrazione sia quasi uguale a quella del semestre passato (49 casi), la tendenza generale è positiva. 15 Stati membri sono riusciti a ridurre il numero dei procedimenti di infrazione, contro 10 Stati membri nel semestre scorso. La maggiore riduzione nel numero di procedimenti di infrazione è stata registrata dall’Italia (7), seguita dal Regno Unito e dall’Irlanda (6). La Bulgaria, con un numero doppio di procedimenti, ha registrato l’aumento maggiore. Se però si tiene conto del fatto che la Bulgaria è entrata a far parte dell’Ue solo recentemente, questo dato non stupisce e il numero globale di procedimenti resta comunque molto basso. Le norme ambientali sono sempre quelle all’origine del maggior numero di procedimenti (23%), seguite da quelle in materia di fiscalità e unione doganale (18%). Nei settori dell’energia e dei trasporti, degli appalti pubblici e dei servizi i procedimenti di infrazione sono diminuiti dell’1%. I benefici del mercato interno e l’importanza del recepimento Il mercato interno è un elemento chiave per il conseguimento dell’obiettivo dell’Ue di creare maggiore crescita e occupazione. Esso ha consentito di creare milioni di posti di lavoro e miliardi di euro di ricchezza. Il mercato interno offre ai cittadini dell’Ue una scelta più ampia di beni e servizi di qualità e una maggiore libertà di viaggiare, lavorare, studiare e vivere in altri paesi dell’Ue, consentendo allo stesso tempo un’allocazione più efficiente delle risorse e offrendo maggiori opportunità commerciali alle imprese. Ma il mercato interno non può dispiegare tutto il suo potenziale se la normativa approvata a livello europeo non viene effettivamente recepita e applicata da tutti gli Stati membri. . .  
   
 

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