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Notiziario Marketpress di Lunedì 14 Luglio 2008
 
   
  ABRUZZO: INTESE PER STACCARSI DAL MEZZOGIORNO IN UN CONVEGNO L´ANALISI DEI CONTI PUBBLICI DELLA REGIONE

 
   
   L´aquila, 14 luglio 2008 . - Un Abruzzo a metà strada: troppo in basso rispetto al centro nord, troppo in alto rispetto al Mezzogiorno. Anche e soprattutto riguardo i conti pubblici. E´ questa l´immagine delineata nel corso di un convegno dedicato ai flussi finanziari della Regione che si è svoltoil 10 luglio a l´Aquila. Il simposio è stato organizzato per illustrare i contenuti di una monografia pubblicata dal Nucleo regionale conti pubblici territoriali (organismo operante presso la Struttura speciale ´Controllo di gestione´ e la presidenza della Giunta regionale), in collaborazione con il ministero per lo Sviluppo economico. Prendendo in esame il decennio 1996/2006 è emersa una forte prevalenza delle amministrazioni centrali nei flussi di spesa. La spesa corrente pro-capite in Abruzzo è stata superiore a quella del sud ma inferiore al resto d´Italia; la spesa in conto capitale pro capite è stata invece al di sopra della media nazionale. Nel periodo considerato, il 62 per cento della spesa in conto capitale è andata agli investimenti, il 38 per cento ai trasferimenti, per lo più alle imprese. Le imprese pubbliche locali sono state preminentemente di livello regionale e prevalentemente partecipate, ma i processi di decentramento della spesa sono stati più marcati che nel Mezzogiorno; particolare la rilevanza del macrosettore "Ciclo idrico integrato". Dati e grafici, illustrati nel convegno, sono contenuti nel volume che analizza nel dettaglio la situazione spese-entrate (soprattutto fiscalità pubblica) della Regione Abruzzo, in relazione sia al contesto locale che nazionale. L´utilità dell´analisi statistica ("forse in futuro anche di rilievo scientifico") è stata illustrata dall´assessore regionale al Bilancio, Giovanni D´amico. "Questa pubblicazione - ha detto - rappresenta un passaggio importante per le nostre strategie future. E´ un´ottima base per definire il riequilibrio tra investimenti e trasferimenti. Investire di più, nelle infrastrutture e nella ricerca, significa rafforzare il sistema politico di riferimento". D´amico ha sottolineato come "negli ultimi tre anni, questa amministrazione regionale abbia lavorato soprattutto per il decentramento delle funzioni; un decentramento che va consolidato e sostenuto". Ha, quindi, informato che col presidente della Regione, Ottaviano Del Turco, "si stanno studiando intese per legare l´economia dell´Abruzzo a quelle delle altre regioni del centro. L´apertura è in particolare verso le Marche". L´assessore D´amico ha definito molto interessante la raccolta di dati perché, aderendo ad uno slogan del convegno, è indispensabile "misurare per conoscere, conoscere per decidere". Il confronto di oggi, coordinato dal direttore regionale degli Affari della presidenza e responsabile del Nucleo regionale Cpt, Filomena Ibello, ha raccolto le esperienze di protagonisti di altre Regioni. In rappresentanza del ministero dello Sviluppo economico, Paola Verdinelli De Cesare, direttore generale per le Politiche di sviluppo territoriale. La Verdinelli ha ricordato i 30 anni della legge 468, "la legge delle leggi quanto a bilanci e finanza pubblica" ed ha confermato quanto siano importanti i numeri nel dialogo tra governo nazionale ed amministrazioni decentrate. L´abruzzo, nei dieci anni considerati, ha avuto un andamento altalenante: dopo la crisi di fine anni ´90, nel 2000 si è registrata una lenta ripresa, consolidata successivamente ma con tassi sempre inferiori alla crescita nazionale. Negli ultimi due anni il decentramento ha rappresentato un alto valore programmatorio. . . . .  
   
 

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