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Notiziario Marketpress di Lunedì 14 Luglio 2008
 
   
  LŽASSUNZIONE DI OLIO DI PESCE DURANTE LA GRAVIDANZA PUÒ RIDURRE IL RISCHIO DI SVILUPPARE LŽASMA?

 
   
  Bruxelles, 14 luglio 2008 - Secondo scienziati finanziati dallŽUe, le mamme che assumono integratori contenenti olio di pesce verso la fine della loro gravidanza potrebbero ridurre del 63% il rischio che il loro bambino sviluppi lŽasma. La ricerca, portata a termine nellŽambito del progetto Earnest ("Early nutrition programming - long term efficacy and safety trials and integrated epidemiological, genetic, animal, consumer and economic research") finanziato dallŽUe, è pubblicata nellŽultimo numero dellŽAmerican Journal of Clinical Nutrition. Nello studio i ricercatori hanno seguito oltre 500 bambini nati da donne che avevano preso parte ad un esperimento condotto nella città danese di Aarhus nel 1990. Lo scopo di quel primo esperimento era stato quello di indagare se lŽassunzione di integratori con olio di pesce durante lŽultimo trimestre della gravidanza, riduceva il rischio di parti prematuri o di neonati di peso basso. NellŽesperimento, le donne che iniziavano le ultime dieci settimane di gravidanza venivano assegnate in modo casuale a un gruppo fra tre: ad alcune venivano dati integratori contenenti olio di pesce, altre ricevevano integratori a base di olio di oliva e il terzo gruppo non riceveva alcun integratore. I risultati dello studio rivelarono che le donne appartenenti al gruppo che assumeva gli integratori contenenti olio di pesce, avevano prolungato la loro gravidanza in media di quattro giorni e avevano partorito bambini 100 grammi più pesanti. Nel nuovo studio, gli scienziati sono riusciti a rintracciare quasi tutti i bambini che erano stati coinvolti nello studio precedente mentre si trovavano ancora nel grembo materno. Essi hanno quindi esaminato i registri ospedalieri per scoprire quali bambini erano stati ricoverati per asma o per malattie ad essa collegate entro i 16 anni di età. "Volevamo vedere se con la crescita, gli effetti dellŽassunzione dellŽolio di pesce in tenera età avessero influito in qualche modo sul rischio del bambino di sviluppare lŽasma," ha spiegato il prof. Sjurdur Olsen del Maternal Nutrition Group presso lo Statens Serum Institute in Danimarca. LŽanalisi ha rivelato che 19 tra i bambini avevano sviluppato unŽasma così grave da doversi rivolgere allŽospedale. Tuttavia, per i bambini nati da donne appartenenti al gruppo degli integratori contenenti olio di pesce, il rischio di sviluppare lŽasma era minore del 63% e il rischio di sviluppare lŽasma allergico era ridotto dellŽ87% in confronto ai bambini le cui madri avevano ricevuto integratori contenenti olio di oliva. "Ci sono solide prove biochimiche che gli acidi grassi omega-3 nellŽolio di pesce possono avere effetti modulatori sul sistema immunitario," ha commentato il prof. Olsen. Egli ha suggerito che lŽolio di pesce potrebbe proteggere i feti dal rischio di sviluppare lŽasma successivamente durante la vita, dato che la sua assunzione prolunga la durata della gravidanza e aumenta il peso del bambino alla nascita; sia il parto prematuro che un basso peso alla nascita sono stati infatti associati a un maggiore rischio di sviluppare lŽasma. UnŽaltra possibilità è che gli acidi grassi omega-3 che si trovano nellŽolio di pesce, possano ridurre sia il rischio di parto prematuro che successivamente di asma grazie alla loro capacità di ridurre le infiammazioni. Tuttavia, gli scienziati avvertono che sono necessarie ulteriori ricerche prima di modificare le linee guida alimentari che vengono date alle donne incinte. "Questi risultati provengono da un esperimento relativamente ridotto ed è quindi importante che i nostri risultati vengano confermati da altri esperimenti prima di cambiare una qualsiasi raccomandazione alimentare per le donne incinte," ha affermato il prof. Olsen. Sebbene le cause precise dellŽasma rimangano poco chiare, vi sono molte prove che collegano fattori dellŽambiente nel grembo materno con il successivo rischio di sviluppare lŽasma. Il vizio del fumo, le infezioni e lŽuso di antibiotici durante la gravidanza sono tutti stati collegati a un aumento del rischio di asma e di malattie ad essa collegate nei bambini. Il progetto Earnest è finanziato nellŽambito della priorità "Qualità e sicurezza degli alimenti" del Sesto programma quadro (6°Pq) dellŽUe. Per ulteriori informazioni, visitare: Progetto Earnest: http://www. Metabolic-programming. Org/ American Journal of Clinical Nutrition: http://www. Ajcn. Org/ .  
   
 

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