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Notiziario Marketpress di Venerdì 11 Luglio 2008
 
   
  34A EDIZIONE FESTIVAL VALLE D´ITRIA A MARTINA FRANCA (TA)

 
   
  L’assessore alle Attività Culturali, Silvia Godelli, ha presentato la 34° edizione del festival della Valle d’Itria, definita “frutto di una stagione vivissima dove stiamo accavallando presentazione su presentazione di progetti culturali”. Insieme alla Godelli c’erano il presidente del Festival, il prof. Franco Punzi, il maestro Sergio Segalini, direttore artistico, il sindaco di Martina Franca, Franco Palazzo, il consigliere regionale Donato Pentassuglia, in rappresentanza dell’Amministrazione provinciale di Taranto, il vicepresidente della Provincia di Bari, Onofrio Sisto anche in rappresentanza della Fondazione Petruzzelli e i sindaci e rappresentanti dei comuni di Barletta, Noci e San Marco in Lamis. Con l´opera ´Il re pastore´ di Niccolo´ Piccinni, che sara´ presentata nell´atrio del Palazzo Ducale, prendera´ il via il 16 luglio prossimo a Martina Franca la 34/a edizione. Il Festival si concludera´ il 6 agosto con un concerto a San Marco in Lamis (Foggia). Il ‘re pastore´ rientra nel progetto del Festival di inaugurare la rassegna con un omaggio ai musicisti pugliesi che quest´ anno continua con un parallelismo tra Piccinni e Mozart che riprendera´ il tema del ´Re pastore´, e con la messa in scena di ´Pelagio´ (2 agosto), un´opera di un altro pugliese, Saverio Mercadante. Il programma dell´edizione 2008 prevede ancora un omaggio a Puccini, nel 150/O anniversario della nascita del compositore toscano. “Procediamo – ha detto la Godelli – alla valorizzazione del nostro territorio, con particolare attenzione alle bellezze e ai monumenti delle nostre città d’arte utilizzando spazi d’estate per festival che sono sempre più punti di riferimento per la politica culturale della Regione. E a Martina non decentriamo attività delle città più grandi ma costruiamo relazioni stabili “centrali”, con l’impegno di amministrazioni e organizzatori, con la sfida vinta di portare cultura e musica di qualità con tutte le loro peculiarità. In tempi di attività culturali usa e getta spacciate per qualità non è poco e ci aiuta”. .  
   
 

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