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Notiziario Marketpress di
Martedì 15 Luglio 2008 |
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PREMIO NAZIONALE DI POESIA "MALATTIA DELLA VALLATA"
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Barcis (Pn), 15 luglio 2008 - In Italia c´è tanta voglia di poesia. Non può essere che questo il dato che emerge dal Premio nazionale di poesia "Giuseppe Malattia della Vallata" attribuito il 12 luglio a Barcis. I concorrenti, infatti, sono stati 297 provenienti da tutta Italia. 250 per la poesia in lingua italiana, 47 per la sezione in idiomi delle minoranze etnolinguistiche italiane e nelle parlate locali. Dopo che nei giorni scorsi la giuria del Premio, presieduta da Leandro Malattia e composta da Tommaso Scappaticci, Pierluigi Cappello, Roberto Malattia, Giacomo Vit, Aldo Colonnello e Rosanna Paroni Bertoja, aveva scelto i finalisti, vincitori sono risultati Anna Maria Farabbi di Perugia con "A volte qui nell´orto nevica" per la sezione poesia in lingua italiana; Fabio Franzin di Motta di Livenza (Treviso) con " Doni de l´adio" ed ex aequo Antonio Rossi di Berchidda Olbia-tempio con "Su tostoine biaittu" per la sezione delle lingue minoritarie. Alla cerimonia è intervenuto l´assessore regionale alla Cultura, Roberto Molinaro, assieme ad altri rappresentanti delle istituzioni, fra cui l´assessore provinciale alla cultura, Lorenzo Cella. Gli onori di casa, assieme al sindaco di Barcis, Tommaso Olivieri, sono stati fatti dal vicepresidente del Consiglio regionale, Maurizio Salvador, nella sua veste di presidente del comitato organizzatore del Premio, presente anche Roberto Malattia in rappresentanza della famiglia del Poeta, che ha messo in evidenza il livello dei lavori presentati al premio giunto alla 21/esima edizione. La prolusione del prof. Tommaso Scappaticci ha riguardato quest´anno il tema dell´uso letterario dei dialetti nella seconda metà del Novecento. Nel suo intervento, l´assessore Molinaro ha manifestato l´apprezzamento della Regione a questa "grande iniziativa di promozione culturale: un premio che si tiene da oltre 20 anni non è un evento sporadico ma è divenuto una costante per la Valcellina. È un merito aver intuito che la memoria di un grande personaggio come Giuseppe Malattia della Vallata non sarebbe vissuta se non ci fosse stata un´iniziativa come questa in grado di promuoverla". L´assessore ha proseguito affermando che "il premio non ha avuto paura di aprirsi a quanti volessero cimentarsi nella poesia, usando sia la lingua che le espressioni locali. Approvando la legge regionale sul friulano, si è dibattuto se dovesse essere utilizzato solo il friulano ufficiale o anche le varietà locali, scegliendo alla fine quest´ultima soluzione proprio per far sì che lingua e cultura locali continuino a vivere, senza barriere e accettando le diversità come una ricchezza". Per l´assessore il "Malattia" è un premio che viene proposto con fatica ma con lavoro scientifico, come le pubblicazioni dimostrano. "Tuttavia bisogna domandarsi che senso abbia oggi un premio letterario in una civiltà multimediatica votata alla globalizzaizone. Non possiamo estraniarci dal contesto europeo nel quale viviamo e se leggiamo il Trattato di Lisbona troviamo l´affermazione della tre ´C´: cultura, creatività e competitività. Quindi cultura come riscoperta delle potenzialità dei singoli, poesia non come isolamento, ma come momento di crescita collettiva". In questo contesto il premio assume allora un senso ben preciso, perché legato all´ambiente naturale di Barcis e allo sviluppo del territorio e dei valori che in esso vivono e che dello stesso sono espressione. In occasione del premio, il curatore (assieme a Maurizio Salvador e a Rosanna Paroni Bertoja) Aldo Colonnello ha presentato il volume "E lo ridice ancora via pel ridente corso", antologica del Premio "Malattia della Vallata" 2006-2007 con l´inserimento di materiali ormai introvabili su Barcis e la Valcellina. Nel pomeriggio la giornata di festa di Barcis proseguirà con la presentazione del volume antologico "Cencia sunsûr" con testi in friulano e in italiano della poetessa Novella Cantarutti, una delle voci più alte della poesia friulana. . |
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