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Notiziario Marketpress di Lunedì 14 Luglio 2008
 
   
  AL CASTELLO DI VIGEVANO DAL 27 SETTEMBRE AL 14 DICEMBRE 2008 LA MOSTRA GIUSEPPE AMISANI IL PITTORE DEI RE

 
   
  Milano, 14 luglio 2008 - Settanta opere ricostruiranno il percorso creativo di questo notevole artista nato a Mede Lomellina nel 1879. Dal 27 settembre al 14 dicembre 2008 il Castello di Vigevano proporrà un’importante iniziativa dedicata a Giuseppe Amisani. La mostra, promossa dall’Istituzione Cultura del Comune di Vigevano e curata da Chiara Gatti e Alberto Ghinzani, è la prima antologica dedicata a questo maestro nato a Mede Lomellina nel 1879, nel tentativo di inquadrare criticamente la sua arte, a cinquant’anni dall’ultima pubblicazione a lui dedicata. “Giuseppe Amisani (1879 – 1941). Il pittore dei re” presenterà settanta opere, allestite secondo un criterio cronologico, e metterà a fuoco la figura di un artista significativo del quale manca ancora, nel panorama degli studi storico-artistici, un’adeguata bibliografia, oltre a una ricostruzione biografica approfondita e a un adeguato monitoraggio dei suoi lavori presenti sul territorio italiano, in ambito pubblico e privato. Giuseppe Amisani, amato non solo a livello locale, è presente con i suoi lavori opere nelle raccolte di tutto il mondo, grazie a una committenza illuminata e illustre che caratterizzò il suo operato nei primi decenni del Novecento, celebrato dall’Inghilterra all’Egitto, al Sud America, dove tuttora sono conservati esemplari importanti della sua produzione. Già lo scorso anno, all’interno della mostra “Da Pellizza a Carrà. Artisti e paesaggio in Lomellina”, allestita sempre al Castello Visconteo di Vigevano, veniva presentato un piccolo saggio di opere di Amisani, nella sua veste di pittore ritrattista. Giuseppe Amisani fu un artista di raro eclettismo, capace di passare dal soggetto storico al ritratto borghese, dal sacro al paesaggio schizzato di getto, inventandosi ogni volta pittore alla moda, vedutista o reporter di viaggio, in grado di lavorare nel silenzio di uno studio o di piazzare il cavalletto nel bel mezzo del deserto, pur di spuntare il panorama migliore. Fu un autore che, partito da una formazione di genere tradizionale, legato all’ambiente accademico – a Brera fu allievo di Cesare Tallone e seguace di Emilio Gola – ai classici e ai portavoce della cultura tardo-ottocentesca, seppe sterzare verso nuovi territori d’indagine. Fece della figura il suo principale oggetto di studio, scavata nel profondo, tanto che i suoi ritratti degli esordi divennero il corrispettivo dell’estetismo decadente, mentre quelli della maturità vivevano in bilico fra un realismo di stampo sociale e una certa magia che ricorda i lavori di Casorati. Formatosi all’Accademia di Brera, Amisani, il cui influsso emerge evidente nelle opere della giovinezza. Dopo anni di apprendistato, l’artista riuscì a ritagliarsi un proprio àmbito di azione, dedicandosi proprio alla ritrattistica, raccogliendo soddisfazioni e interesse non solo in Italia, ma anche all’estero, da Londra agli Stati Uniti – dove eseguì ritratti fra il 1912 e il 1913 – e persino in Sud America, dove alcune delle sue opere sono ancora presenti in collezioni pubbliche e private. In contemporanea, il Castello Visconteo di Vigevano ospiterà la mostra Futurismo E Modernità. Artisti e collezionisti in Lomellina curata da Paolo Campiglio e Rachele Ferrario. Www. Comune. Vigevano. Pv. It .  
   
 

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