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Notiziario Marketpress di Lunedì 14 Luglio 2008
 
   
  MEETING DI SAN ROSSORE “CONTRO OGNI RAZZISMO” QUANDO GLI ITALIANI ERANO MARCHIATI E DISCRIMINATI

 
   
  San Rossore (Pi), 14 luglio 2008 - Portano una “I” ben impressa sulla divisa da minatore. “I” come italiano, “I” perché costretto a vivere separato dagli altri, nella “Italians zone”. E’ il 1934, siamo in Australia, e questa è una delle conseguenze del pogrom contro i minatori italiani che produce numerosi feriti e tre morti tra i nostri connazionali. Noi italiani, quando eravamo schedati e ghettizzati: questo racconta lo spettacolo di Stefano Massini “Pogrom 1934” che ha dato il via, il 10 luglio, al dibattito di San Rossore. Il testo, scritto appositamente per il meeting e presentato dagli attori Luisa Cattaneo e Gabriele Giaffreda, ha messo il pubblico di fronte ad alcune ferite poco conosciute della nostra storia, con gli italiani nel ruolo dei marchiati e dei discriminati. Lo spettacolo parte dalla bella Camargue francese dove nel 1883 monta un durissimo ! attacco ai lavoratori piemontesi e lombardi considerati &lsquo! ;razza i nferiore’ e oggetto di una dura rappresaglia della popolazione che causerà 9 morti e 100 feriti. Così nel 1920 in America, dove si respira un clima fortemente ostile verso gli emigrati italiani: ci sono Stati che vietano l’iscrizione ai figli degli italiani “macaroni”, si moltiplicano gli episodi di intolleranza; in un’isola di Manhattan si preparano gli italiani in arrivo a ciò che li attende: i nostri emigrati vengono “spulciati”, schedati sottoposti ad un autentico interrogatorio prima di poter, eventualmente, entrare. Ma, questo ciò che lo spettacolo punta a trasmettere, la storia non insegna e nel finale emerge l’altra faccia della discriminazione: quella degli italiani contro gli ebrei dal 1938. Stesse frasi, stesso allontanamento dalla società, stessa perdita dei diritti. E su tutto questo si affaccia l’incubo dell’olocausto, nota drammatica che lo spettaco! lo, nel suo concludersi, lascia intravedere. Dopo questo toccante momento di teatro il filo conduttore del meeting, si sofferma ancora sulla discriminazione contro gli ebrei, questa volta attraverso il racconto di alcuni giovani studenti dell’Istituto tecnico commerciale di Bagno a Ripoli. E’ un lavoro, il loro, condotto a scuola con passione per capire come è cresciuta durante il fascismo l’onda montante del razzismo contro gli ebrei. I ragazzi, chiamati a conservare e proteggere la memoria, mostrano i libri, i giornali, i documenti, le norme e anche i numeri degli ebrei che pagarono più duramente quella persecuzione: 6. 219 furono le vittime italiane, 612 i toscani. Solo 800 furono coloro che riuscirono a tornare vivi dalla deportazione per ritrovare un Paese nel quale, così si è conclusa la loro esposizione, si cominciava a usare la parola “vergogna” contro quelle leggi del 1938 e tutto ci&o! grave; che ne era seguito.  
   
 

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