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Notiziario Marketpress di Martedì 09 Settembre 2008
 
   
  ITALIA ZUCCHERI S.P.A. PROCEDE ALLA SCISSIONE MEDIANTE IL TRASFERIMENTO DI UNA PARTE DEL PROPRIO PATRIMONIO SOCIALE SI CONCLUDE IL PROCESSO DI SCISSIONE REALIZZATO NELLA PIENA CONDIVISIONE DI OBIETTIVI E PERCORSI TRA I PARTNER CO.PRO.B. E FINBIETICOLA.

 
   
  Bologna – Co. Pro. B. Sca - unica cooperativa italiana di produttori bieticoli e Finbieticola S. P. A. - società finanziaria detenuta dalle principali associazioni bieticole nazionali (A. N. B, Associazione Nazionale Bieticoltori; C. N. B, Consorzio Nazionale Bieticoltori; A. B. I. , Associazione Bieticoltori Italiani), soci di Italia Zuccheri Spa, hanno siglato il 17 luglio l’atto di scissione parziale della Società che avverrà mediante il trasferimento di una parte del patrimonio sociale a beneficio di tre nuove società unipersonali il cui capitale sarà interamente detenuto da Finbieticola. Il restante patrimonio sociale rimarrà nella titolarità di Italia Zuccheri che sarà detenuta al 100% da Co. Pro. B. La scelta societaria effettuata dai due soci conclude una profonda riflessione comune conseguente alle mutate condizioni del panorama bieticolo saccarifero italiano. La volontà di Co. Pro. B. Di mantenere e consolidare la filiera bieticolo saccarifera ha incontrato l’intenzione di Finbieticola di consentire alle imprese associate di accedere a nuove opportunità produttive destinate a subentrare alla filiera bieticolo saccarifera dei comprensori colpiti dalla riforma comunitaria dello zucchero. A seguito della riforma, Italia Zuccheri S. P. A. Ha, infatti, mantenuto la produzione nel solo zuccherificio di Pontelongo (Padova) ed ha approntato per gli stabilimenti dismessi (Bondeno – Ferrara, Casei Gerola – Pavia, Finale Emilia – Modena, Porto Viro – Rovigo) dei progetti di riconversione volti a business agro energetici. In conseguenza del processo di scissione, in capo al Gruppo Co. Pro. B. Rimarrà il business zucchero attraverso lo stabilimento di Pontelongo e il polo logistico di Argelato (Bologna) ed il business agro energetico legato ai progetti di riconversione di Finale Emilia e Porto Viro. Finbieticola, invece, costituirà tre nuove società unipersonali: Finbieticola Casei Gerola S. R. L. , Finbieticola Bondeno S. R. L. E Agrisviluppo S. R. L. Nelle prime due confluiranno tutti i beni mobili ed immobili costituenti il ramo aziendale dello stabilimento di riferimento, i contratti di lavoro relativi al personale di ciascun sito, tutti i diritti e obblighi relativi ai rispettivi progetti in corso per la riconversione che prevedono iniziative con partnership industriali nel settore agro energetico. In Agrisviluppo S. R. L. Convergeranno tutti i diritti e gli obblighi relativi ai progetti in corso per l’eventuale avvio dell’attività sul bioetanolo e di generazione distribuita sul territorio nazionale. L’intera operazione si scissione è stata condotta con modalità e obiettivi condivisi in un clima di efficace dialogo costruttivo tra i vertici aziendali dei due soci, confermato, tra l’altro, dall’ingresso nella compagine sociale di Co. Pro. B. , entro la fine del 2008, di Finbieticola in qualità di socio finanziatore. La finanziaria dei bieticoltori apporterà alla cooperativa un aumento di capitale di 7 milioni di euro. L’operazione di capitalizzazione si colloca in un piano di rafforzamento finanziario e patrimoniale di Co. Pro. B. , che ha l’obiettivo di potenziare le leve strategico-operative per garantire la continuità della filiera della barbabietola da zucchero in Italia. «Esprimo la massima soddisfazione – spiega Claudio Gallerani, presidente di Co. Pro. B. – per la conclusione di questa importante operazione di scissione e per la decisione di Finbieticola di diventare partner finanziario di Co. Pro. B». «Questo progetto – aggiunge Gallerani – si allinea perfettamente alla mission storica di Co. Pro. B. Di rendere partecipi i bieticoltori della trasformazione industriale e, attraverso lo strumento cooperativo, dare ai soci la possibilità di accedere ai margini derivanti dalla vendita dello zucchero grazie ai ristorni di bilancio. Lo sviluppo della cooperativa in Veneto potrà consentire ai bieticoltori di Pontelongo di entrare in Co. Pro. B. A pari condizioni dei bieticoltori di Minerbio, attraverso l’adesione a un progetto di sviluppo di filiera che sta già raggiungendo importanti obiettivi di efficienza nel comparto agricolo e industriale. Questo darà la possibilità di guardare con maggiore tranquillità al futuro del settore post riforma e garantire un’adeguata soddisfazione dei soci bieticoltori e dei collaboratori. Roberto Montesi, presidente di Finbieticola, sottolinea che «l’apporto di capitale sottoscritto, è una logica conseguenza della volontà di Finbieticola di sostenere i progetti più rilevanti, in Italia, a favore dello sviluppo, in generale dell’imprenditoria agricola ed, in particolare, della filiera bieticolo-saccarifera. Il processo di scissione, deliberato a seguito della profonda ristrutturazione dell’Ocm zucchero, si è concluso in un clima di massima collaborazione e non punta a dividere ma a rafforzare il mondo agricolo con due soggetti pronti e decisi a diversificare i propri percorsi in una logica di specializzazione. L’obiettivo di Finbieticola è quello di riposizionare l’imprenditore agricolo ad un ruolo di protagonista nelle filiere che utilizzano i propri prodotti, in primis in quelle agro energetiche, senza per questo trascurare le partnership con i soggetti industriali intraprese per i progetti di riconversione e quelle con partner finanziari interessati ad investire nel settore. Tuttavia permane un elemento di incertezza del quadro normativo e la pesantezza dell´iter burocratico delle autorizzazioni che rallentano fortemente la volontà del mondo agricolo di "fare impresa". Tutto questo non consente pienamente di tradurre in pratica le volontà politiche, ampliamente condivisibili, quali la sensibile crescita di produzione di energia da fonti rinnovabili ed in particolare di quelle di provenienza agricola nazionale. Posso affermare, quindi, – conclude Montesi – che Finbieticola si porrà anche l´obiettivo di dialogare con le istituzioni, al fine di rimuovere gli ultimi ostacoli rimasti e di rappresentare l´elemento propulsivo di sviluppo di numerose iniziative per la crescita economica dell´agricoltura e del nostro Paese. ». .  
   
 

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