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Notiziario Marketpress di Lunedì 08 Settembre 2008
 
   
  PRIVACY: RELAZIONE ANNUALE

 
   
  L´autorità Garante per la protezione dei dati personali ha presentato lo scorso 16 luglio, presso la Sala della Lupa di Palazzo Monte Citorio la Relazione sull´attività svolta nel 2007, che illustra i diversi fronti sui quali è stata impegnata l´Autorità nel suo undicesimo anno di attività, fa il punto sullo stato di attuazione della legislazione sulla privacy ed indica le prospettive di azione verso le quali intende muoversi il Garante. Per quanto riguarda l´attività del Garante, i principali e complessi settori nei quali ha assicurato il suo intervento nel corso del 2007 a difesa dei diritti fondamentali dei cittadini sono: messa in sicurezza delle grandi banche dati pubbliche e private (Anagrafe tributaria, Ced del Ministero dell´interno, gestori telefonici); intercettazioni; raccolta di impronte digitali e dati biometrici; protezione dei dati giudiziari; banca dati del Dna; nuove tecnologie; corretto rapporto tra diritto di cronaca e dignità delle persone; esigenze di semplificazione degli adempimenti per le imprese. E ancora: il fenomeno delle telefonate pubblicitarie indesiderate; la videosorveglianza sempre più estesa; il controllo sulle e-mail dei lavoratori; la tutela dei minori; internet. Particolare attenzione è stata riservata alle esigenze delle imprese per facilitarne gli adempimenti e garantire al contempo la corretta gestione dei dati personali di utenti e consumatori, anche in un quadro di economia globale e trasferimenti massicci di informazioni tra Paesi. I provvedimenti collegiali adottati nel 2007 sono stati circa 500. I ricorsi diminuiscono, passando dai 435 del 2006 ai 316 del 2007. Segno che aumenta il rispetto della legge da parte dei cittadini, imprese, istituzioni e che molte controversie si compongono spontaneamente o trovano sbocco davanti al giudice ordinario. Rilevante incremento si è registrato nelle risposte a segnalazioni e reclami, passate dalle 2717 del 2006 alle 3078 del 2007. (in particolare, credito al consumo, telefonia, pubblicità non gradita, Internet, giornalismo, dati personali dei dipendenti). Il Collegio ha reso 16 pareri al Governo e al Parlamento, dei quali 8 in materia di banche dati e di informatizzazione della Pubblica Amministrazione. Diciotto i pareri sui regolamenti adottati da enti pubblici relativi al trattamento di dati sensibili o giudiziari. Le ispezioni effettuate sono cresciute da 350 a 452 con un aumento del 30% rispetto al 2006, registrando un incremento in linea con gli obiettivi che l´Autorità si è posta degli ultimi anni. I controlli hanno riguardato, in particolare, operatori telefonici, call center, società farmaceutiche, anagrafe tributaria, strutture sanitarie, istituti di credito, sistemi di videosorveglianza. Le violazioni amministrative contestate sono passate dalle 158 del 2006 alle 228 del 2007. I proventi riscossi a titolo di pagamento delle sanzioni ammontano a 814. 625 euro, e a 185. 000 euro quelli pagati per estinguere il reato in materia di misure di sicurezza. Sono state approvate numerose Linee guida per specifici settori: la “Guida pratica e misure di semplificazione per le piccole imprese”; le Linee guida sul rapporto di lavoro privato e pubblico; quelle sui rapporti con la clientela in ambito bancario e quelle sulla pubblicazione e diffusione di atti e documenti di enti locali. Presto verranno adottate linee guida sul trattamento dati nell´ambito delle sperimentazioni cliniche di medicinali. Gli interventi più rilevanti hanno riguardato:telecomunicazioni (intercettazioni, conservazione dati di traffico telefonico e telematico, tabulati telefonici); giornalismo e informazione (cronache giudiziarie, tutela dei minori, dati sullo stato di salute e sulla vita sessuale); marketing (telefonate indesiderate, servizi non richiesti, “profilazione” a fini commerciali dei clienti, “carte di fedeltà” della grande distribuzione); pubblica amministrazione (redditi on line, attività fiscale, Anagrafe tributaria, interconnessione e sicurezza banche dati, trasparenza emolumenti pubblici); sanità (dati genetici, dati sanitari su Internet, riservatezza nelle strutture sanitarie, sicurezza dei dati); lavoro (sistemi di rilevazione biometrica, navigazione in Internet e controllo dei lavoratori, sistemi di videosorveglianza); giustizia e polizia (misure di sicurezza per uffici giudiziari, impronte digitali, banche dati Dna, Ced del Dipartimento di P. S. ; periti e consulenti dei giudici); nuove tecnologie (localizzazione, nuovi servizi satellitari, geomarketing); Internet (motori di ricerca, condivisione files musicali, reti sociali, sanità on line); scuola e università (uso di videofonini, scrutini e voti scolastici, preiscrizioni universitarie); vita sociale (telecamere nei condomini, esecuzioni immobiliari); sistema impresa (semplificazioni, trasferimento di dati all´estero, documento programmatico della sicurezza, liberalizzazione del settore dell´energia); sistema bancario e assicurativo (sistemi di informazione creditizia, telephone banking, riservatezza nell´uso dei dati dei clienti). Importante l´attività del Garante nel Gruppo di lavoro comune delle Autorità di protezione europee (Wp29); nelle Autorità di controllo Schengen, Europol, Eurodac; nel ruolo di Presidenza del Gruppo di lavoro comune in materia di Polizia e di Giustizia (Wppj); nel Consiglio d´Europa; nell´Ocse. Come Autorità italiana e come Presidenza del Wppj, il Garante ha partecipato ad Audizioni presso la Commissione Libertà Civili, Giustizia e Affari Interni del Parlamento europeo, su tematiche relative all´uso, esteso anche ai bambini, delle impronte digitali sui passaporti e alla profilazione degli immigrati per motivi etnici e razziali. .  
   
 

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