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Notiziario Marketpress di Lunedì 15 Settembre 2008
 
   
  MARZO 1984 - ARRIVA TOPO IL PERSONAL ROBOT

 
   
  Milano, 14 marzo 1984 – E’ sbarcata dall´ america da poco tempo ed ha gia´ riscosso un successo inaspettati sia in termini di simpatia che in quelli di vendita. A dirci questo è il signor Guido Hassan dell´ Audist importatrice per l´ Italia di questa nuova macchina, prima di una serie di altre che se otterranno il successo dei personal computer, tra non molto saremo costretti a ridisegnare i nostri modi di vita. La dimostrazione di quanto si stia espandendo il settore ci viene fornita dalla stessa Androbotic che attualmente sta commercializzando il suo prototipo “Topo" su scala internazionale, ma ha gia´ immesso nel mercato americano il secondo modello un pò più evoluto, il " Bob " e fra non molto presenterà ´´ Fred ". Soffermandoci a descrivere le caratteristiche del nostro " Topo " , lo possiamo paragonare ad una sorta di " unita´ centrale" alla quale presto potranno essere aggiunto, delle articolazioni laterali che in pratica faranno da braccia, in "testa" ( attualmente vuota) troverà posto una piccola telecamera e dei sensori che permetteranno d´impiegarlo nei nodi piu´ diversi. Al proposito degli impieghi ai quali può essere sottoposto il Personal robot dobbiamo dire che una delle strategie della casa costruttrice è quella di non legare la macchina a nessun tipo di - lavoro che possa anche indirettamente condizionarne l´uso, data la vastità dell´ argomento e le specifiche esigenze di chi ne entrerà in possesso è logico che ognuno lo impiegheà al meglio per i propri scopi. E molte interessante il sistema di comunicazione che in pratica è cosi costituito: computer , centralina a raggi infrarossi e - personal robot. Una volta caricato il programma , nel computer, questo sottoforma di segnali viene inviato tramite una centralina ai sensori del robot i quali provvedono ad inviarlo alla Cpu. Questo fa si che le istruzioni vengano impartite ed eseguite in modo sequenziale e non renda necessario dotare di una memoria "Topo" e che per questa dipenda direttamente dalla Ram in dotazione al computer. In pratica chi possiede un personal computer da 64K potra´ utilizzarli per fare un programma adatto al robot di quelle dimensioni, ovviamente i piu´ fortunati che possiedono un computer da uno e piu´ Mb di memoria potranno utilizzarla per far lavorare il robot senza caricare continuamente nuovi programmi. Attualmente per comunicare con il robottino è necessario possedere un Apple, ma ci è stato garantito che fra non molto sarà disponibile il software per-poterlo programmare anche con il Commodore 64 e lo Spectrum, il che sarà accolto favorevolmente dai possessori di questi due famosi personal computer che dopo essersi cimentati nella programmazione di giochi e piccole gestioni archivi , i più fortunati potranno, anzi saranno costretti ad aggiornarsi con la programmazione del robot. A titolo di cronaca precisiamo però che sarà anche necessario imparare un altre linguaggio, il Forth che attualmente sta godendo di un buon successo. Per rendere però " Topo" ´meno complicato anche da parte di chi non conosce nessun linguaggio e vuole comunque servirsene lo puo´ tranquillamente manovrare a distanza con un Joy Stick, si proprio un aggeggio di quelli con il quale vi divertivate a fare i giochini, naturale che usandolo cosi le prestazioni sono notevolmente ridotte e ne sminuisce l´ importanza al punto di renderlo molto simile ad un grosso giocattolone cosa per il quale non è stato costruito. La programmazione è necessaria non solo per farlo muovere o fargli portare qualche piccolo oggetto da una parte a all´ altra della stanza,serve anche per farlo parlare non solo in inglese, ma anche in italiano o in qualsiasi altra lingua che uno conosca e ne sappia programmare i "Fonemi". Dotate infatti di un sintetizzatore vocale e di un temporizzatore è passibile servisene anche per lanciare piccoli messaggi al verificarsi di alcune situazioni senza più il problema di doversene ricordare, in pratica una sorta di agenda a tempo parlante. Per il movimento si avvale di un motorino elettrico e di due grosse batterie ricaricabili che garantiscono gli spostamenti per due ore continue , ovviamente senza tenr conto di quando è fermo, il dispositivo di caricamento è molto semplice e si trova a tergo del robot assieme agli interruttori di accensione e spegnimento. Una considerazione va fatta anche per quanto riguarda il Design che indubbiamente rende " Topo" assai gradevole a chi lo guarda e ne facilita molto l’ avvicinamento anche a persone non molto favorevoli all´ inserimento in ambienti familiari di questo nuovo tipo di macchine. Per i bambini il discorso invece cambia completamente, non solo lo trovano molto simpatico, ma a volte presi dalla sua simpatia lo carezzano e lo abbracciano. Per finire un breve accenno al prezzo che è veramente molto interessante, certo non proprio alla portata di tutti, ma è evidente la teadenza a non calcare la mano è di L. "2. 700. 000 + Iva. .  
   
 

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