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Notiziario Marketpress di Lunedì 08 Settembre 2008
 
   
  MAGGIO 1983 - ATARI IN CIFRE

 
   
  Milano, 14 maggio 1983 - Anno di fondazione: 1972, Sede : Sunnyvale – California, Dipendenti : 9. 800, Sedi commerciali : in 45 Paesi nel mondo, Consumer Electronics, Fatturato (in ´000 Usd): 1976 - 35,541 ; 1977-150,327; 1978-177,947; 1979-238,066; 1980,521,743; 1981-1,227,135; 1982 2,008,805. Fonte: Summary of Operations and Segment Information Warner Communications Inc. - Annual Report 1982 Origine del nome - Il termine Atari deriva da un gioco orientale, il "Go", nel quale due avversari si contendono un certo predominio strategico. Nel "Go" le sorti della partita subiscono continui rovesciamenti ad ogni mossa, ma viene un momento nel quale l´esito della partita è ormai scontato e un giocatore ne assume il controllo. C´è una parola che distingue quel momento, qualcosa di simile al nostro "scacco matto". Questa parola è "Atari". La storia della Società - Dieci anni di attività: 2 miliardi di dollari di fatturato, 9. 800 dipendenti - Sebbene sia un nome ancora poco conosciuto in Italia, Atari è annoverabile fra i giganti dell´elettronica made in Usa. Compiuti da poco dieci anni di vita, questa società ha superato, nel 1982, i due miliardi di dollari di fatturato, raddoppiandolo rispetto all´anno precedente. Se pure nel mondo Atari è rinomata anche per i suoi home computer, nel nostro Paese è conosciuta per i suoi giochi elettronici, primo esempio di applicazione della tecnologia dei microprocessori nel settore dei beni di largo consumo. Silicon Valley, la patria del microprocessore - Atari nacque nel 1972 in quella che può essere considerata la culla dell´industria dei microprocessori: Silicon Valley, in California. Prima di meritarsi questo appellativo, la zona situata poco più a Sud di San Francicsco, era conosciuta con il nome di Santa Clara Valley. Una tranquilla contea di agricoltori iT cui principale motivo di orgoglio consisteva nel fatto di coprire quasi la metà della produzione mondiale di prugne secche. Proprio in questa terra, gli anni Sessanta tennero a battesimo la "rivoluzione" dei microprocessori, piastrine di silicio (i "chips") capaci di contenere in una superficie ristrettissima una quantità impensabile di memorie elettroniche. Nel giro di pochi anni, la tranquilla contea di Santa Clara divenne una delle più febbrili fucine di idee, progetti e affari che la storia degli Stati Uniti abbia mai conosciuto. Fu in questo ambiente, pieno di iniziative 5 e di entusiasmi, che Nolan Bushnell cominciò a lavorare al suo progetto. Era il 1969. Ventisei anni, nato e cresciuto in una famiglia di mormoni, Bushnell si era da poco laureato in ingegneria elettronica e aveva trovato lavoro come ricercatore alla Ampex, una ditta produttrice di nastri magnetici. Sposato, due figlie, questo giovane ingegnere era un personaggio non comune: ad una notevole preparazione professionale egli univa una inesauribile passione per tutto ciò che era gioco e divertimento. Così quell´anno cominciò a lavorare ad un´idea che andava accarezzando da molto tempo: creare un gioco elettronico. Per la verità l´idea di giocare con il computer non era nuova. Lo stesso Bushnell, all´università, si era divertito a simulare sul monitor del calcolatore battaglie spaziali e duelli aerei combattuti con i compagni di corso. Il computer dunque poteva essere programmato per giocare, oltre che per tutti i lavori di calcolo cui era solitamente destinato. Ma alla realizzazione di questo progetto si opponeva un ostacolo di natura economica: un elaboratore dotato di una memoria sufficientemente ampia per poter programmare un gioco, a quei tempi, aveva costi proibitivi, circa otto milioni di dollari. La scoperta e l´impiego dei microprocessori, che alla fine degli anni Sessanta aveva permesso di incrementare enormemente la potenza e abbattere i costi di elaborazione tramite computer, convinse Bushnell a tentare di realizzare finalmente il suo scopo. Con 500 dollari nasce Atari - Gli studi, i calcoli, i disegni e i tentativi assorbirono per tre anni ogni minuto di tempo libero del giovane ingegnere. Finalmente, dopo qualche esperimento di scarso successo commerciale, nacque "Pong", una versione computerizzata del gioco del ping-pong che veniva rappresentato su un monitor del tutto simile allo schermo Tv. Era il 1972. 6 Con un prestito di 500 dollari, Bushnell creò Atari, la società che doveva produrre e commercializzare il nuovo gioco. Grazie anche alla sua estrema semplicità, "Pong" proposto in una versione a gettone destinata alle sale giochi (arcades), ebbe un successo di dimensioni mondiali. Per Nolan Bushnell fu la ricchezza. Per Atari l´inizio di un´espansione che l´avrebbe portata ad essere, secondo la definizione di Richard Simon, uno dei più affermati analisti di Wall Street, "la Società cresciuta più in fretta nella storia degli Stati Uniti". Entra la Warner Communications - Da allora la fisionomia di Atari ha subito una notevole evoluzione, sia nella linea dei prodotti, sia nella struttura societaria. Nel 1976 Bushnell cedette la proprietà della Società alla Warner Communications Inc. , sotto il controllo della quale Atari ha conosciuto il vertiginoso sviluppo di questi ultimi anni. Sebbene sia nata per la ideazione, produzione e commercializzazione di video-giochi e nonostante oggi nel mondo milioni di persone si divertano con i suoi prodotti, Atari non è solo una grande industria di giochi, né, d´altro lato, esclusivamente un produttore di tecnologia elettronica. Come l´ha definita il suo Presidente Raymond E. Kassar, Atari è "una società che converte l´alta tecnologia e le più avanzate acquisizioni dell´elettronica in prodotti di largo consumo". Si tratta di una "filosofia industriale" che abbraccia tutte le attività della Società. "Finché Atari manterrà queste caratteristiche -spiega Kassar - il nostro successo sarà assicurato". La Società ha oggi circa 9. 800 dipendenti sparsi in tutto il mondo. La sede centrale è a Sunnyvale, nel cuore della Silicon Valley. In essa lavorano circa 5. 000 dipendenti. Sedi commerciali sono situate a Hong Kong, Tokio, Amburgo, Utrecht, Parigi, Londra e Milano. I giochi a gettone sono assemblati negli stabilimenti di 7 Milpitas (California) e Tipperary (Irlanda). Atari inoltre possiede, sempre a Milpitas, un´industria per la produzione di parti in legno e a Brownsville, nel Texas, un impianto per la produzione di monitor. I Video Computer System sono assemblati a Sunnyvale, Hong Kong e Taiwan; le cartucce Vcs negli stabilimenti di El Paso (Texas) e Fajardo, Porto Rico. Assistenza e manutenzione sono garantite da oltre cinquanta distributori sparsi in tutto il mondo. Quattro divisioni per quattro settori specialistici - La Società è articolata in quattro divisioni, (una delle quali è a sua volta strutturata in due divisioni distinte). Le specializzazioni di ciascuna di esse riflettono la storia della evoluzione di Atari e le profonde trasformazioni che il mercato stesso dell´elettronica applicata ai beni di largo consumo ha subito in questi anni. 1) Coin-op Division - Si occupa della produzione e della distribuzione in tutto il mondo dei giochi elettronici a gettone destinati alle sale giochi, ai bar, ai luoghi pubblici in genere. 2) Consumer Electronic Group - E´ a sua volta strutturata in due Divisioni: a) la Consumer Electronic Division che si occupa della produzione e della distribuzione negli Stati Uniti dei video-giochi da collegare all´apparecchio televisivo di casa; b) la International Division che commercializza tutti i prodotti della Atari (video-giochi, home computer e Atari Tel) in tutti i mercati del mondo al di fuori degli Usa. 3) Home Computer Division - Cura l´ideazione, la produzio­ne e la distribuzione negli Usa degli home computer, particolarmente indicati sia per lo studio che per il tempo libero. 4) Atari Tel - Ultima nata in ordine di tempo, è destinata a coprire il settore delle telecomunicazioni. Coin-op Division Un successo da un miliardo di dollari - "Pong" è stato il capostipite dei video-giochi a gettone per locali pubblici. Da allora la qualità dei prodotti ha compiuto grandi passi avanti sino ad arrivare alle splendide variazioni cromatiche e alle prospettive tridimensionali di "Tempest" e di "Pole Position". Attualmente Atari produce oltre cento differenti modelli di video-giochi a gettone esportati in oltre 40 Paesi di tutti i continenti. Il fatturato della Coin-op Division è quintuplicato in soli due anni, tra il 1979 e il 1981, raggiungendo il miliardo di dollari. Il 1982 è stato un anno di relativa crisi per il settore, tuttavia le vendite hanno raggiunto le 475. 000 unità. Per il 1983 Atari ha in programma di lanciare sul mercato una serie di nuovi prodotti tali da garantire comunque una certa ripresa. Già i due giochi "Pole Position" e "Centipede", lanciati alla fine dell´anno scorso, hanno ottenuto uno straordinario successo. Atari è convinta che la chiave per un´affermazione di lunga durata sia essenzialmente basata su una continua ricerca di innovazioni tecnologiche, una filosofia di base che ha permesso di trasferire la tecnologia applicata ai video-giochi, sperimentati con soddisfazione nei locali pubblici, alle cassette per i Video Computer System ad uso familiare. Consumer Electronics Group Nasce il video-gioco applicabile all´apparecchio Tv - La straordinaria diffusione di giochi elettronici a gettone destinati ai ritrovi pubblici ha portato Atari, nel 1975, alla produzione e alla commercializzazione di una versione di "Pong" destinata all´uso familiare. Si trattava di una consolle predisposta per essere collegata al televisore. A "Pong" seguirono altri giochi, sempre in versione familiare, come "Stunt Cycle" e "Video Pinball" che ebbero un enorme successo. La rivoluzione del Video Computer System 2600 - Nel 1977 Atari realizzò il Video Computer System 2600. Una novità in quanto il Video Computer System consiste in un´unità programmabile nella quale può essere introdotto un numero pressoché illimitato di cassette contenenti un "chip" nella cui memoria sono codificate le informazioni per uno o più giochi. Il Vcs 2600 "legge" le informazioni contenute nelle cassette traducendole in suoni e immagini colorate che vengono proiettate sullo schermo televisivo. Ciascuna cassetta, inoltre, contiene un certo numero di possibili variazioni di gioco (in alcuni casi oltre 100) che consentono sia di variare le modalità della partita, sia di accrescerne le difficoltà man mano che aumenta l´esperienza del giocatore. Per esempio, uno dei video­giochi più popolari, "Space Invaders" consente di selezionare 112 varianti per uno o due giocatori. La più alta tecnologia nei video-giochi - Nel 1982 Atari ha presentato il "5200 Advanced Entertainment System" che costituisce il più avanzato modello di video-gioco applicabile ad un normale apparecchio televisivo. Esso offre altissimi livelli di definizione grafica e sonora che garantiscono una fedele riproduzione dei dettagli ed un elevato grado di realismo. Tra le molte innovazioni, il 5200 vanta anche un nuovo sistema di comandi che racchiude in una unica unità i tre principali sistemi di controllo (manopola, leve e tastiera). Inoltre saranno presto disponibili, sia per questo modello che per il Vcs 2600, un sistema di controllo del gioco particolarmente raffinato, il "Trak‑ Ball" e un comando a tastiera per bambini. Entro l´anno sarà messo in produzione uno speciale adattatore che renderà possibile "leggere" le cartucce del Vcs anche sull´Atari 5200. Tutti i video-giochi Atari sono resi compatibili con i principali sistemi di videocolor (Ntsc, Pal, Secam) e vengono esportati nel mondo attraverso la International Division. Vcs Atari leader nel mondo - Nel giro di pochi anni le vendite del Video Computer System hanno registrato una fortissima crescita che ha portato il Vcs Atari ad essere il più diffuso sistema di video-giochi nel mondo: oltre dieci milioni di esemplari venduti dal ´77 all´82. Home Computer Division Dal video-gioco al computer per famiglia - Verso la fine del 1979 Atari affrontò un mercato relativamente nuovo: quello degli home computer. Si trattò di una evoluzione naturale delle specifiche competenze della Società: dal gioco (video-gioco) alla didattica nell´ambito domestico. Entrò così in molte famiglie il computer per un uso più individuale. Non più solo per giocare, dunque, ma anche per lo studio e per molti altri usi di cui vi sia necessità nell´ambito domestico. Per soddisfare queste esigenze nacquero gli Atari 400 e 800 Home Computer System. Si tratta di un campo, quello degli home computer, che offre tuttavia vastissime possibilità e che era stato parzialmente trascurato dagli altri produttori di personal computer. Anche gli Atari Home Computer possono essere facilmente collegati allo schermo televisivo e sono dotati di molti optionals (unità disco, stampanti e memorizzatori di programmi, interfacce per l´allacciamento telefonico, ecc. ). L´home computer in grossa crescita - Atari si è proposta un obiettivo specifico: portare il computer nella casa. In questa direzione lavora già da anni ed i risultati sono più che soddisfacenti: nel 1982 il fatturato della divisione è quadruplicato rispetto all´anno precedente. Attualmente i modelli in produzione sono tre: - Atari 400: il primo ad essere commercializzato. Viene prodotto con una memoria di 16K che lo pone in una posizione di preminenza nella fascia di modelli più economici. Uno dei suoi punti di forza, unanimemente riconosciuto, è l´altissima qualità della grafica, del colore e del sonoro che, tra l´altro, valorizzano al massimo i molti programmi di gioco e di studio di cui è fornito. - Atari 800: dotato di una memoria di 48K, è uno degli home computer più venduti nel mondo. - Atari 1200Xl: fornito di una memoria di 64K, è stato presentato quest´anno. Appositamente studiato per offrire una estrema semplicità di impiego, si presenta sul mercato come l´home computer più facile da usare. L´importanza del software - Atari dedica una speciale attenzione al software. Nel 1982 un quarto delle entrate della divisione è stato dato dalla vendita di programmi e si prevede che questa voce sia destinata in un prossimo futuro ad assorbire una sempre crescente quota di fatturato. Duemila programmi educativi - Atari ha incentrato la propria attenzione, in particolare, sui programmi educativi e per la scuola. Alla fine dello scorso anno si potevano contare circa duemila titoli di programmi; tale cifra dovrebbe essere raddoppiata nell´anno in corso. L´obiettivo della Società è di riuscire, a lungo termine, ad imporsi come il maggiore fornitore di software per ogni tipo di home computer. Nell´anno in corso Atari darà il via alla realizzazione ed alla commercializzazione di una vasta serie di programmi compatibili anche con altre macchine. Arriva in Italia l´Atari Software Acquisition Program - L´ideazione e la realizzazione di un così alto numero di programmi costituisce un impegno particolarmente gravoso. Per questo è nato l´Atari Software Acquisition Program (Asap) che offre agli ideatori di nuovi programmi ampie possibilità di commercializzazione ed una partecipazione agli utili. Questo sistema di incoraggiare lo sviluppo del software da parte di esterni ha dato ottimi risultati. I programmi accettati dall´Asap sono inseriti nel catalogo dell´Atari Program Exchange (Apx). Centri per l´acquisizione e sviluppo del software sono in funzione a Sunnyvale, nel Massachusetts, a Cambridge e a Londra. Nel 1983 ne verranno aperti di nuovi a Parigi, Amburgo e nel 1984 a Milano. L´obiettivo di portare il computer tra la gente trova una concreta applicazione nell´iniziativa, per ora limitata agli Stati Uniti, degli Atari Computer Camp, aperti per la prima volta l´anno scorso. Si tratta di campi estivi per giovani dai 10 ai 18 anni che, oltre alla normale attività ricreativa, ricevono una specifica istruzione all´uso degli elaboratori elettronici. Visto il successo che i tre Computer Camp hanno riscosso l´anno scorso, nel 1983 il loro numero sarà portato a sette. Come diffondere nel mondo la "cultura elettronica" Uno dei problemi che stanno maggiormente a cuore alla Società è proprio quello di offrire alla "cultura elettronica" una diffusione capillare. A questo scopo è nato, nell´agosto 1981, l´Atari Institute for Educational Actìon Research. Si tratta di un´istituzione senza scopo di lucro che ha il fine di diffondere il computer come strumento didattico ed educativo. L´atari Institute appoggia e collabora con numerose organizzazioni culturali e didattiche. Esso fornisce gratuitamente gli elaboratori, l´assistenza tecnica, gli istruttori e, in casi particolari, anche aiuti finanziari. Uno degli obiettivi chiave del programma di intervento è quello di individuare e sostenere un certo numero di scuole, o di centri di apprendimento alternativi, da promuovere quali istituti modello per l´educazione all´impiego dei computer. Warner Communications Inc. , la casa madre Venticinque società controllate, quattro miliardi di dol­lari di fatturato Dal 1976 Atari è di proprietà della Warner Communications Inc. (Wci), un gruppo leader nel settore delle comunicazioni e del tempo libero. Alla Warner Communications Inc. Fanno capo ben 25 società: due nel campo dell´elettronica (Atari e Malibu Gran Prix); otto nel settore discografico e dell´editoria musicale (Atlantic Records, Elektra/asylum/nonesuch Records, Warner Bros. Records, Wea Corp. , Wea International, Wea Manufacturing, Warner Special Products e Warner Bros. Music Publishing); cinque nel campo della produzione cinematografica e televisiva (Warner Bros. , Warner Bros. Television, Licensing Corporation of America, Panavision, Warner Home Video); cinque nel campo dell´editoria (Warner Books, Dc Comics, Mad Magazine, Warner Publisher Services, Warner Software); due nel campo delle comunicazioni via cavo (con partecipazione al cinquanta per cento) (Warner Amex Cable Communications e Warner Amex Satellite Entertainment Company); infine ancora nel campo dei cosmetici (Warner Cosmetics); delle produzioni teatrali (Warner Theatre Productions) e dello sport (Cosmos Soccer). L´importanza di Atari nel gruppo - In questo complesso, il cui fatturato nel 1982 ha raggiunto i quattro miliardi di dollari, Atari ha un ruolo preminente, coprendo da sola - con due miliardi di dolla­ri - la metà dell´intero volume d´affari. Nel 1976, anno di ingresso nella Warner Communications Inc. , il fatturato di Atari copriva circa un ventesimo del totale della Warner. Il merito di una simile crescita, tuttavia, va attribuito non solo alle condizioni di un mercato particolarmente 17 favorevole, ma proprio all´inserimento della Società nel più ampio contesto della Warner Communications Inc. Che ha fornito alla Atari i mezzi finanziari necessari per affrontare il salto qualitativo che il mercato richiedeva sostenendo i continui ed ingenti investimenti nel settore della ricerca. Prospettive di sviluppo Home computer e telematica: un futuro in ascesa - Sia il mercato degli home computer, sia quello della telematica, sui quali Atari si è affacciata in tempi più recenti, offrono prospettive di un fortissimo sviluppo nei prossimi anni. Ma anche nel più collaudato settore dei video-giochi resta molto da fare. Nonostante la notevole crescita e la diffusione dei video-giochi, il mercato è ancora lontano dall´essere saturo. Nel 1982 solo il 18 per cento degli oltre 83 milioni di apparecchi televisivi in funzione negli Stati Uniti erano muniti di un qualsiasi tipo di video-gioco. Questa percentuale si abbassa ulteriormente se si considerano i Paesi occidentali (esclusi gli Usa), nei quali su circa 150 milioni di televisori solo il 2 per cento era dotato, alla fine dell´anno scorso, di attrezzature per i giochi elettronici. Video Computer System: un mercato di 200 milioni di potenziali acquirenti - E´ convinzione di Atari, inoltre, che una buona parte degli oltre 200 milioni di proprietari di televisori solo negli Usa e in Europa Occidentale, che tuttora ne´sono sprovvisti, nei prossimi anni acquisteranno un Video Computer System. L´industria dei microprocessori, con l´enorme ventaglio di possibilità di applicazione, è uno dei fenomeni distintivi di questo scorcio di secolo, destinato ad incidere profondamente sulle stesse strutture produttive e, più in generale, sul costume di questa seconda metà del Xx secolo. Il computer al servizio dell´uomo e del progresso - E´ utopistico nascondersi una simile trasformazione, paragonabile alla rivoluzione che ha caratterizzato il settore dei trasporti nella prima metà del Novecento. Così come l´evidenza di questa profonda trasformazione non può essere nascosta, essa va controllata e indirizzata verso la più ampia partecipazione possibile. E´ questo lo spirito che muove Atari. Infatti, dapprima per mezzo dei video-giochi, attraverso i campi estivi ed i centri di istruzione, e successivamente con gli home computer, Atari ha introdotto un numero sempre crescente di persone, in particolare giovani, alla realtà del computer e delle sue applicazioni destinate a caratterizzare il mondo di domani. Atari dove Atari International Inc. 1399 Moffett Park Drive Sunnyvale California 94086. Atari International (Italy) Inc. Via Milano, 16 20090 Redecesio di Segrate (Mi). . .  
   
 

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