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Notiziario Marketpress di Lunedì 08 Settembre 2008
 
   
  DAL PROSSIMO AUTUNNO PRONTI GLI IBRIDI (BATTERIA-MOTORE ENDOTERMICO) A DUE RUOTE TARGATI ITALIA-CINA VERSIONI PER IL MERCATO EUROPEO E PER QUELLO CINESE

 
   
   Cento(fe). 8 settembre 2008 - E’ giunto allo step del “workpackage 2” il progetto per la creazione di 100 prototipi di veicoli ibridi a due ruote della categoria L1e (ciclomotore), nato in seguito all’accordo sottoscritto nel maggio 2007 a Shanghai da Corrado Clini, direttore generale del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, e dal presidente dell’Università Tecnologica di Tongji, nuovo Ministro della scienza e tecnologia cinese, in collaborazione con il Sumrec, Centro di Ricerca Sino-italiano per la Mobilità Urbana Sostenibile. Obiettivo: sviluppare soluzioni innovative di mobilità sostenibile per la città di Shanghai in vista dell´esposizione mondiale del 2010, attraverso un programma di ricerca finalizzato alla realizzazione di ibridi che possono ridurre le emissioni di oltre il 65%, contribuendo allo sviluppo sostenibile della gigante asiatico. I prototipi, la cui presentazione ufficiale è prevista per il prossimo autunno, saranno costruiti in due versioni differenti, per soddisfare le distinte esigenze dei mercati europeo e cinese, e in quest’ultimo caso saranno alimentati a Gpl. Partner dell’innovativo progetto sono Itt (capofila con sede a Cento/ferrara), Engines Engeneering, Faam, Università di Tongij, Ducati Energia, Malaguti, Cfmoto, e la finalità è creare veicoli ibridi che sfruttano un sistema in configurazione ibrido serie: la trazione è realizzata attraverso un motore elettrico direttamente sulla ruota (“ruota-motore” o Hub motor”), alimentato da una batteria alla quale è accoppiato il motore endotermico, sfruttato solo nei periodi in cui lo stato di carica delle batterie raggiunga un livello minimo. Si tratta, in sostanza, di una configurazione assimilabile a quella di un veicolo elettrico con un gruppo elettrogeno a bordo, in cui il motore endotermico ha il solo scopo di ricaricare le batterie con un generatore, mentre la trazione del veicolo è esclusivamente elettrica. La reversibilità del motore elettrico, durante i periodi di frenatura, consente inoltre di recuperare l’energia, Ad oggi sono state concluse tutte le attività previste nel Wp2 (Workpackage 2) e sono partite le attività del Wp3, con la richiesta dei preventivi per la prototipazione e l’approvvigionamento dei componenti commerciali. Veicoli ibridi a 2 ruote: vantaggi in termini di performance e ricadute sulla vita quotidiana La combinazione batteria-motore endotermico punta ad eliminare i principali limiti dei veicoli puramente elettrici, ossia l’autonomia delle batterie e i tempi solitamente non trascurabili per il rifornimento d’energia elettrica per la carica della batteria. Interessanti le possibili ricadute sulla vita quotidiana: la possibilità per l’ibrido di circolare liberamente per la città anche in caso di blocco del traffico e nelle zone a traffico limitato, di usufruire degli ecoincentivi, di essere utilizzato esclusivamente in modalità zero emissioni (in caso di percorrenza non superiore a 20 km giornalieri), assicurando la ricarica delle batterie dalla rete elettrica, con un sensibile risparmio economico. Tra i diversi vantaggi assicurati dalla configurazione serie, il fatto che il motore termico lavora a regime stazionario, indipendentemente dalla velocità del veicolo e dalla potenza richiesta, dunque facendo funzionare il motore in regime di massima efficienza energetica, è possibile ottimizzare i consumi e ridurre al minimo le emissioni, fino a oltre i 70% rispetto ai limiti attualmente imposti dalla Direttiva Europea per motoveicoli di questa categoria. Un altro vantaggio è che la potenza da fornire al motore endotermico può essere media, invece che massima, con impatti positivi sul livello di emissioni inquinanti e di gas serra. La gestione elettronica, inoltre, può essere modulata a seconda delle esigenze: massima carica (best charge), quando il motore endotermico funziona sempre, massima efficienza energetica (best efficiency), quando il motore endotermico interviene solo se il livello di carica della batteria scende al di sotto di un limite minimo, zero emissioni, (zero emission), quando il sistema si forza in modalità elettrica e il motore endotermico non entra mai in funzione (utile quando si deve percorrere zone che impongono zero emissioni). Il vantaggio più importante, sul piano della produzione, è che per realizzare questi veicoli non sono necessarie particolari tecnologie, poiché il sistema è costituito da elementi già presenti sul mercato e la cui tecnologia è ormai matura. Ciò consente una produzione in grande scala a costi accettabili e rende la classe dei veicoli competitiva sul mercato attuale. Obiettivi traguardati con il Workpackage 2 (Wp2) - Gli obiettivi del “workpackage n. 2”, appena traguardato, sono stati l’aggiornamento dello studio di fattibilità, il layout del veicolo ibrido a due ruote, la progettazione di dettaglio e delle parti elettroniche, il progetto del motore endotermico (Ice), il progetto per la batteria, lo sviluppo dello “Hub motor”. Questo Work Package, il secondo di 7, era suddiviso in 7 task e includeva il congelamento dello studio di fattibilità sulla base del quale è stato avviato il progetto, la definizione di un planning dei test riferito sia al veicolo completo, che a ogni singolo sistema sviluppato in corso di progettazione, e ciascuno dei partner ha definito le tipologie di test e gli standard di riferimento per l’approvazione delle parti di propria competenza. I diversi task erano riferiti alle attività di dettaglio della progettazione strutturate sulla base di contenuti tecnici omogenei. Ovvero: Task 2 relativo alle soluzioni stilistiche del veicolo sviluppate da Engines Engeneering, basandosi sui requisiti imposti dallo studio di fattibilità e su un layout preliminare. Il risultato di questo task sono stati dei bozzetti, rendering e superfici di stile espresse in forma matematica. Malaguti e Cfmoto si sono occupate dei requisiti necessari per i mercati europeo e cinese, e delle indicazioni relative alle tecnologie di produzione e agli aspetti commerciali. Gli altri partner, in questa fase, hanno fornito ad Ee i dati geometrici preliminari riguardanti i sistemi di propria competenza. Il layout preliminare del veicolo è stato perfezionato e aggiornato. Task 3 che comprende la progettazione di dettaglio necessaria per la prototipazione di tutti i componenti del veicolo il cui risultato sono i disegni 3D e 2D prodotti da Engines Engeneering. Il telaio e tutti gli altri componenti strutturali del veicolo sono stati oggetto di analisi Fem. Per ridurre i costi, i progettisti hanno utilizzato, quando possibile, le componenti standard prodotte dai partner industriali per altri progetti di veicolo. Per il Task 4 Ducati Energia ha sviluppato il progetto dei sistemi di controllo elettronico del motore endotermico e del veicolo ibrido (in sostanza, l’intero kit elettronico). Ducati Energia ha studiato anche la collocazione del generatore, mettendola a disposizione del progettista del motore (Ee) e dei produttori (Cfmoto), ma anche per il sistema elettrico disegnato dai produttori del veicolo (Malaguti, Cfmoto). Il Task 5 era relativo al motore a combustione interna che Ee ha progettato, con l’utilizzo di analisi Cfd e Mbs, utilizzando, quando possibile, componenti standard della produzione Cfmoto. Nel corso dello studio per l’Ice design, il carburatore elettronico è stato valutato la soluzione migliore per il sistema di alimentazione, sia per la versione destinata al mercato cinese, sia per quello italiano. Una ricerca di mercato per le parti commerciali (carburatore, pompa del carburante) era stata condotta per la versione a benzina. Sul carburatore e il regolatore di pressione per la versione cinese Gpl la ricerca sarà svolta da università di Tongij e Cfmoto. Per il Task 6, in rapporto alle specifiche esigenze del progetto, Faam ha selezionato nell’ambito della sua produzione standard le migliori soluzioni per le batterie, sia sotto il profilo della performance, sia sotto quello dimensionale. Il volume e il peso dovrebbero essere ridotti il più possibile. La possibilità di utilizzare batterie al Litio sarà valutata considerando le esigenze di riduzione dei costi e dei pesi; due versioni della batteria potrebbe essere proposte per la produzione di massa. È stata inoltre effettuata, da De, una valutazione sul possibile utilizzo di supercapacitori. Il Task 7 era relativo alla definizione dell’organo di trazione del veicolo. L’università di Tongij e Cfmoto hanno proposto tre fornitori di Hub motor che possono fornire componenti in accordo con i requisiti descritti nello studio di fattibilità. La valutazione finale è in corso. Cfmoto e Tongij coopereranno con il fornitore e definiranno i dati e le bozze progettuali, che saranno poi rispettivamente utilizzati da De per ottimizzare il controllo elettronico, e da Ee per perfezionare il layout del veicolo. Attualmente sono state concluse tutte le attività previste nel Wp2 e sono partite le attività del Wp3 con la richiesta dei preventivi per la prototipazione e l’approvvigionamento dei componenti commerciali. . .  
   
 

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