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Notiziario Marketpress di Martedì 09 Settembre 2008
 
   
  TRENTO, VIGILANZA SULLE COOPERATIVE, PRESENTATA LA NUOVA LEGGE

 
   
  Trento, 9 settembre 2008 – Lo scorso 24 luglio è stato presentato il contenuto della nuova legge regionale ( la n. 5 del 9 luglio 2008) che disciplina la materia dei controlli e della vigilanza sulle cooperative. L’assessore provinciale alla cooperazione Franco Panizza ha espresso grande soddisfazione. “La vecchia normativa – ha detto – era valida e ha contribuito significativamente a far crescere un movimento cooperativo forte e sano. Era però datata ed aveva bisogno di un aggiornamento, soprattutto sul fronte della semplificazione dei controlli e degli adempimenti, per evitare i doppi passaggi. Con la sua approvazione si valorizza la funzione di indirizzo preventivo, piuttosto che di repressione, per gli organismi di controllo. Perché la nuova legge sia efficace è necessario approvarne i regolamenti attuativi. Il nostro obbiettivo è riuscirci entro la fine della legislatura”. La legge innova e riordina la precedente normativa regionale in materia di vigilanza sulle cooperative. Si applica alle cooperative che hanno sede ed operano su tutto il territorio regionale. Punto chiave della riforma è la massima semplificazione e sburocratizzazione dei procedimenti di vigilanza e di controllo. La legge prevede infatti la possibilità che le Associazioni delle cooperative possano, se richieste, revisionare anche le cooperative non aderenti. Introduce un sistema unico e più razionale dei controlli che accorpa il controllo contabile, il controllo legale dei conti e la certificazione di bilancio che diventano "controllo legale dei conti". La nuova normativa prevede l´introduzione del cosiddetto "tutoraggio" ovvero la possibilità che un professionista accompagni la cooperativa e la aiuti a superare momenti di difficoltà, evitando interventi sanzionatori più pesanti, come il commissariamento o lo scioglimento. E´ stata soppressa inoltre la Commissione provinciale di vigilanza e mantenuta, con compiti consultivi, di indirizzo e coordinamento della legislazione, la Commissione regionale per la cooperazione. Le funzioni della Commissione provinciale sono state assunte dal Dirigente competente, che si potrà avvalere di un organismo di consultazione, qualora previsto da un regolamento di attuazione. Per dare attuazione alla legge, che fino ad allora non sarà in vigore, è previsto un Regolamento regionale e anche i relativi regolamenti provinciali per attuare alcune parti dell´articolato che più direttamente riguardano gli aspetti tecnico-operativi di competenza provinciale. .  
   
 

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