Trieste - "Proprio alla luce dell´eccezionalità dell´evento e della rapidità degli interventi sono certo che questo episodio non modificherà l´opinione positiva che i turisti hanno del Friuli Venezia Giulia e a conferma di ciò basta guardare le nostre spiagge, anche in questi giorni piene di visitatori". Lo ha dichiarato il vicepresidente della Regione Luca Ciriani in un´intervista rilasciata il 12 agosto al quotidiano austriaco Kleine Zeitung, dopo aver ribadito che "l´ondata di maltempo che si è abbattuta sulla zona costiera della nostra Regione tra l´8 e il 9 agosto si è verificata a causa di una rara combinazione di fattori atmosferici difficilmente ripetibili, come hanno avuto modo di assicurare sugli organi di stampa diversi esperti meteorologi". " Molti turisti presenti si sono detti colpiti dall´efficienza e dalla rapidità degli interventi; una importante conferma della bontà del "Modello Friuli" di volontariato civile, un punto di riferimento sia in Italia che all´estero di cui siamo orgogliosi. Sono stati,infatti, più di 370 gli uomini e le donne della Protezione Civile intervenuti immediatamente al fianco dei Vigili del Fuoco e delle Forze dell´Ordine - ha ricordato Ciriani - a cui se ne sono aggiunti altri mille successivamente. In 12 ore le aree colpite erano state messe in piena sicurezza e a meno di 24 ore dagli eventi atmosferici anche i centri di Lignano e Grado erano tornati alla normalità". "I danni ammontano a più di 20 milioni di euro - ha spiegato il vicepresidente - ma per la maggior parte riguardano aree e strutture non direttamente coinvolte nel comparto turistico, per cui la capacità di accoglienza delle nostre località rimane ad alto livello". "Proprio da un incontro svoltosi oggi con l´amministrazione e gli operatori turistici di Grado - ha concluso il vicepresidente della Regione - è infatti emerso come non siano state registrate né cancellazioni né disdette nelle strutture alberghiere della città, segno che lo spettro di una possibile crisi del turismo è stato spazzato via dalle capacità degli operatori e delle forze di pronto intervento. Insomma, il Friuli Venezia Giulia come sempre attende i suoi visitatori a braccia aperte". .
