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Notiziario Marketpress di Martedì 09 Settembre 2008
 
   
  SCAVI ARCHEOLOGICI MERETO

 
   
  Mereto di Tomba, 9 settembre 2008  - Secondo gli assessori regionali all´Istruzione, Cultura, Sport e Pace, Roberto Molinaro, e alle Risorse Agricole, Naturali, Forestali e Montagna, Claudio Violino, che il 25 luglio hanno visitato gli scavi archeologici a Mereto di Tomba, dove, in un "tumbare", o tumulo, sono stati scoperti i resti di un giovane vissuto forse 4 mila anni fa, "questo ritrovamento dimostra l´affidabilità a livello di ricerca dell´Università di Udine". L´ateneo friulano, infatti, grazie anche al sostegno della Regione, ha perseguito con tenacia negli anni le indagini sui tumuli esistenti in molte località della pianura friulana, che dimostrerebbero l´esistenza di popolazioni stanziali tra l´età del Rame e l´età del Bronzo. "Questa scoperta - ha puntualizzato Molinaro riferendosi all´ultimo ritrovamento di Mereto - evidenzia come l´antica storia del Friuli sia dunque in parte ancora di riscrivere". L´assessore Violino, il quale ha osservato come il tumulo sia parte essenziale del simbolo toponomastico del Comune di Mereto, ha ricordato l´esistenza di un´associazione (che raggruppa gli undici Comuni del Medio Friuli) per la riscoperta e la valorizzazione dei castellieri e dei monumenti funebri dell´area, spesso trascurati e dimenticati nel tempo. Come la tomba-tumulo di Sant´osvaldo, a Udine, o i castellieri di Galleriano, Savalons, Sedegliano e Variano, dove sono state eseguite analoghe campagne di scavi che hanno portato anche al rinvenimento di resti umani. Quello di Tomba, al momento, è comunque il reperto umano più antico rinvenuto nel Medio Friuli. "C´è una parte della storia della nostra terra - ha aggiunto Violino - riferita a prima dell´arrivo dei Celti, che ci era sconosciuta: e forse questi tumuli testimoniano la presenza dei primi abitanti del Friuli". Sul luogo degli scavi, Molinaro e Violino, accolti dal vicesindaco di Mereto di Tomba, Sandro Burlone, presenti l´assessore provinciale alla Cultura, Elena Lizzi, e gli amministratori dei Comuni ove si trovano reperti analoghi, hanno ascoltato l´illustrazione delle archeologhe Elisabetta Borgna (direttrice dei lavori) e Susi Corazza sulle tre fasi nelle quali si sono articolati gli scavi. Il tumulo di Tomba è alto 7 metri, con un diametro di 25, ed è costituito da un basamento di pietre, emerso a seguito degli scavi, di circa 2 metri, sopraelevato rispetto al terreno circostante, mentre la parte soprastante è stata consolidata con palificazioni, nel tempo amalgamatesi al terriccio. E´ il monumento funebre di questo genere più grande che esiste in Friuli. I resti umani che vi sono stati ritrovati, ben conservati, appartengono a un individuo di sesso maschile, dell´età di 17-18 anni, dalla corporatura gracile. L´analisi al Carbonio 14 permetterà ora di conoscere con precisione il periodo nel quale è vissuto. Secondo gli esperti risalirebbe all´epoca tra l´età del Rame evoluta e l´età del Bronzo, quindi tra il 2000 e il 1300 avanti Cristo. I ricercatori presumono si tratti di un capo dell´antica comunità locale oppure di un individuo predestinato a esserlo. Ora il dibattito tra gli studiosi è aperto: asportare i resti dal tumulo, per destinarli a scopi museali, anche per consentire ulteriori, forse altrettanto, proficui scavi o lasciarli nella loro antica tomba. .  
   
 

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