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Notiziario Marketpress di Mercoledì 10 Settembre 2008
 
   
  EXPO,FORMIGONI:MODELLO NUOVO DI GOVERNO DELL´EVENTO BENE IL DECRETO: IL CIPEM SARA´ CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE CON IL TAVOLO LOMBARDIA LA REGIONE SARA´ REGISTA DI UN SISTEMA

 
   
   Milano, 10 settembre 2008 - Un giudizio positivo sul decreto legge firmato da Berlusconi, perché stabilisce una governance equilibrata di Expo basata sul "riconoscimento importante del ruolo di tutti gli attori", e "ruota attorno ai punti indicati dalla Regione Lombardia". L´indicazione del "Tavolo Lombardia", presieduto dal presidente della Regione, deputato a coordinare gli interventi regionali e sovraregionali legati all´evento e a realizzare le opere connesse "esterne al cosiddetto recinto Expo". L´impegno a sviluppare il ruolo di regia della Regione usando gli strumenti della programmazione negoziata per coinvolgere tutta la società lombarda. Ancora, la prospettiva di un Piano d´area Expo 2015. Infine il lavoro, già messo in cantiere, per approfondire la riflessione, ma anche leggi e politiche, sull´alimentazione, la sicurezza alimentare, l´educazione alimentare nelle scuole, la gestione delle acque, in una prospettiva internazionale. Sono questi i temi principali toccati dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, 29 luglio nell´aula del Consiglio regionale, alla vigilia della sua partecipazione all´importante riunione a Roma del Cipem (Comitato di indirizzo e programmazione) convocata per venerdì dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi per approvare gli amministratori e lo statuto della società di gestione. Per Formigoni questo Expo "è un evento unico, che va oltre gli ambiti abituali di esperienza e richiede quindi un salto di scala e una mobilitazione delle nostre migliori energie". Non dovrà essere un Expo semplicemente di "grande esposizione e costruzioni simbolo", come nel secolo scorso, ma anche e soprattutto di "condivisione e reti di conoscenze e buone pratiche", volano di risorse e modello "per affrontare le sfide globali". Governance - "Per questo il Governo regionale - ha ricordato Formigoni - si è impegnato per promuovere una governance di tutto il progetto Expo che fosse capace di sancire la collaborazione di sistema, che aveva portato alla vittoria, per costruire attraverso l´Expo una condivisione internazionale del modello Lombardia, e di coinvolgere e attivare tutti i soggetti e le articolazioni della realtà lombarda". Il presidente si è anche "speso personalmente perché Regione Lombardia potesse avere un ruolo da protagonista, data la funzione insostituibile che come governo territoriale può svolgere, allo snodo tra livello locale e livello globale". Bene Il Decreto - Per questo il giudizio di Formigoni sul decreto del presidente del Consiglio "è positivo". Positivo è l´ampio coinvolgimento del Governo - 9 ministri, più due sottosegretari, oltre al presidente del Consiglio (art. 2) - che "conferisce autorevolezza al Comitato e garantisce il massimo impegno dell´esecutivo nazionale nel sostenere e finanziare il progetto". Positivo è anche il fatto che il Comitato di Indirizzo "esercita i diritti spettanti al consiglio di amministrazione" (art. 5). E molto importante è il Tavolo Lombardia (art. 6), presieduto dal presidente della Regione, deputato a coordinare tutti gli interventi regionali e sovraregionali legati all´Expo. "Sarà lo strumento - ha sottolineato Formigoni - che consentirà il coordinamento degli interventi infrastrutturali per le opere connesse (cioè quelle citate dal dossier, ma esterne al cosiddetto "recinto Expo"); inoltre costituirà la cabina di regia di tutte le attività sul territorio legate all´evento e lo strumento concreto per connettere queste attività con progetti nazionali e internazionali". Programmazione Negoziata - Regione Lombardia ha introdotto nello spirito del decreto il metodo della programmazione negoziata, "metodo distintivo - nota il presidente - del suo stile di governo, che si è rivelato vincente in tutte le sfide importanti per la Lombardia", che potrà avvalersi di una gamma di strumenti efficaci, come un Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale (capace di progettare e promuovere l´impegno di tutti i soggetti del territorio), un Accordo di programma per la sicurezza idraulica e per il miglioramento qualitativo delle acque dell´area milanese, e addirittura un Piano Territoriale d´Area per Expo per individuare gli obiettivi socio-economici ed infrastrutturali da perseguire, dettare i criteri per il reperimento e la ripartizione delle risorse finanziarie e disporre indicazioni puntuali e coordinate riguardanti il governo del territorio. Infatti le disposizioni e i contenuti del Piano Territoriale Regionale d´Area hanno efficacia diretta e cogente nei confronti degli strumenti urbanistici di Comuni e Province. Tavolo Lombardia E Ruolo Di Regia - "Con il Tavolo Lombardia - afferma il presidente Formigoni - assumiamo un grande ruolo di regia che deve servire a costruire un nuovo paradigma di organizzazione del grande evento". Il Tavolo riunisce sotto la presidenza regionale tutti i componenti del Cipem, il Commissario straordinario nonché i rappresentanti di istituzioni locali, nazionali e internazionali e altri soggetti pubblici e privati interessati agli interventi. "È significativo - nota il presidente lombardo - che venga attribuito alla Regione un ruolo di coinvolgimento che va al di là della propria sovranità territoriale, esprimendo così un riconoscimento anche per l´attività internazionale che il Governo lombardo ha sviluppato in questi anni. La funzione della Regione sarà dunque essenziale per esprimere tutto lo spessore di un progetto che rappresenta l´intero Paese di fronte al mondo". La Regione si propone di "valorizzare tutte le eccellenze e competenze presenti nel sistema lombardo rispetto al tema dell´Expo, promuovendo l´elaborazione di leggi e policies che costituiscano modelli da condividere e attuare, facendone oggetto di un confronto internazionale". "Se sapremo chiamare tutti gli operatori della filiera ad una corresponsabilità - nota ancora Formigoni - potremo anche orientare il settore verso politiche dell´alimentazione sempre più eque, innovative e sicure". .  
   
 

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