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Notiziario Marketpress di Venerdì 18 Luglio 2008
 
   
  MOSTRA DI GIUSEPPE GALLO “SYMPHONIE EN TROIS MOUVEMENTS” CHIESA MUSEO DI SAN FRANCESCO CORCIANO 2 AGOSTO - 7 SETTEMBRE 2008

 
   
  Promossa e organizzata dal Comune e la Pro Loco di Corciano (Pg) nell’ambito di Corciano Festival, sabato 2 agosto 2008, alle 18, presso la Chiesa - Museo di San Francesco si terrà l’inaugurazione della mostra di Giuseppe Gallo dal titolo “Symphonie en trois mouvements” a cura di Massimo Duranti e Antonio Carlo Ponti. L’esposizione è resa possibile grazie alla disponibilità del Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Soprintendenza per i Beni Architettonici, il Paesaggio, il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico dell’Umbria per l’utilizzo Chiesa - Museo di San Francesco. Giuseppe Gallo, artista di fama internazionale che vive ed opera fra Roma e Massa Martana, propone un inedito e singolare ciclo pittorico e scultoreo dal titolo “Symphonie en trois mouvements”, dedicato alla musica e destinato però definitivamente alla Francia. In mostra 16 opere: 4 sculture in bronzo di strumenti musicali, 3 grandi dipinti sulla musica e 9 ritratti di grandi musicisti (Giaginto Scelsi, Pierre Boulez, John Cage, Igor Stravinskij, György Ligeti, Morton Feldman, Iannis Xenakis, Arnod Schoenberg, Hildegard von Bingen). Corciano è l’unica tappa italiana espositiva dove si possono ammirare tali opere. La mostra è già stata presentata a Parigi presso la Galerie Di Meo, il 29 maggio scorso e dopo la trasferta italiana tornerà oltralpe. L’esposizione è corredata da un catalogo Effe–fabrizio Fabbri Editore, Collana Corciano Festival, con i saggi di Massimo Duranti e Antonio Carlo Ponti. Con i nove ritratti dei compositori musicali, Gallo ha voluto creare un suo percorso all’interno della storia della musica, esaminare nove pensieri in sequenza, ai quali ha anteposto una sorta di pentagramma pittorico con le linee che li attraversano verticalmente, come sbarre. Nei quadri di grandi dimensioni è evidente il richiamo alle cosmologie, realizzate anche con polimaterismi fatti di piccoli vetri che catturano immagini. Col quartetto d’archi: strumenti musicali “appoggiati” a pesanti supporti che rispettano nella forma quelli, appunto, degli strumenti - linguaggio già collaudato da Gallo nelle sculture degli ultimi anni -, quasi una proiezione dei medesimi, le opere pittoriche intessono un dialogo continuo. Quasi un concerto dedicato ai soli compositori, al quale assiste un pubblico invisibile. Giuseppe Gallo è nato a Rogliano (Cs) nel 1954. Nel 1976 si trasferisce a Roma e si insedia in uno degli spazi dell’ex Pastificio Cerere, dove lavorano Nunzio, Bruno Ceccobelli ed altri giovani artisti. Nello stesso anno tiene la prima personale. Partito da un linguaggio concettuale, recupera poi la pittura, ma con una declinazione vicina all’informale. Negli anni Ottanta realizza opere di grandi dimensioni, spesso con l’antica tecnica dell’encausto. La metà degli anni ottanta segna invece una svolta di tipo simbolico-evocativo. In quel periodo svolge un’intensa attività espositiva fra Roma e New York, ma anche in molte capitali europee e nel 1986 è invitato alla Biennale di Venezia (sarà presente anche nel 1990). Partecipa a numerose collettive spesso insieme ai colleghi di via degli Ausoni, la cosiddetta Nuova Scuola Romana di San Lorenzo con Tirelli, Dessì, Ceccobelli, Nunzio, Pizzi Cannella, sostenuta –fra gli altri- da Achille Bonito Oliva. Recentemente ha tenuto una grande mostra al Macro di Roma e a Mannheim, in Germania. La sezione arti visive del Corciano Festival, nell’ambito dell’annuale edizione della manifestazione e in coerenza con la formula “L’umbria del cuore”, felicemente sperimentata da alcuni anni, offre un riconoscimento a quei personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo che hanno scelto, a un certo punto della loro vita, di vivere e lavorare in Umbria. .  
   
 

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