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Notiziario Marketpress di Mercoledì 10 Settembre 2008
 
   
  “RIDISEGNIAMO I CONFINI DEL MONDO E CREIAMO REGIONI CULINARIE” NASCE LA PRIMA REPUBBLICA GASTRONOMICA

 
   
   I confini del mondo stanno cambiando e tutto il reticolato geografico si potrebbe ridistribuire per regioni culinarie. Il sindaco di Acqualagna Bruno Capanna lancia una nuova frontiera ed è così che fonda la Repubblica Gastronomica di Acqualagna impugnando lo scettro di re tartufo, il prodotto alimentare più rinomato e ricercato al mondo. La sua sede è il Palazzo del Gusto in piazza Mattei dove ogni anno si svolgono numerosi appuntamenti di carattere internazionale dedicati al prestigioso tartufo. I percorsi nascono da studi accurati avvenuti negli ultimi tre a anni da parte di una equipe di esperti enogastronomi che hanno individuato le tappe giuste di un nuovo concetto del viaggio. Nella Repubblica Gastronomica di Acqualagna il tipico concetto di viaggio turistico si rovescia e il Cibo con la lettera maiuscola non è più accessorio ma punto di partenza per percorrere strade fatte di Dop, prodotti contraddistinti dalla loro qualità, botteghe artigiane, rinomate aziende, ristoranti, enoteche, punti vendita, tutto in funzione del Cibo considerato come, Cultura, Storia e Tradizione. Concretamente, Acqualagna ha realizzato dei percorsi turistici e ha ridisegnato le mappe dell’Entroterra Marchigiano segnando tutte le tappe e i percorsi di ben 7 Itinerari del Gusto. Il turista interessato può ricevere tutto il materiale necessario per iniziare il suo viaggio recandosi al Palazzo del Gusto di Acqualagna dove, tra le tante possibilità della struttura è possibile anche vedere e assaggiare le Dop che contraddistinguono i percorsi. Accenniamo brevemente i titoli degli Itinerari: Le Prime Due Strade Del Tartufo: Le Città del Tartufo di Acqualagna; Le Terre del Tartufo di Acqualagna. Il Prosciutto di Carpegna; L’olio di Cartoceto, La Caciotta d’Urbino; Il Verdicchio dei Castelli di Jesi; Il Formaggio di Fossa di Talamello. Prima il sapore, poi tutto ciò che lo riguarda ecco allora come dietro un buon Tartufo c’è tutta l’emozione di una passeggiata tra il canyon mozzafiato della Gola del Furlo, la ricerca del tartufo con i cavatori del luogo, l’aperitivo in cascine tra il rossore del tramonto e il profumo di ginestre e gelsomini della riserva naturale del Furlo. Il candore della Casciotta d’Urbino? Racconta una storia, quella da cui deriva il suo nome e sapore voluto da Federico da Montefeltro, quanti viaggi facevano i contadini per portare le loro forme di formaggio dai colli alla bellissima imponente culla del Rinascimento e quel colore bianco del formaggio ricorda il marmo della cattedrale. Il prosciutto di Carpegna ? Narra il profumo delle cantine del Palazzo Ducale, delle Rocche di San Leo e di Gradara cantate da Dante Alighieri e tra l’eco di Paolo e Francesca esalta la mente ricordare il gusto che ne provarono quando ne mangiarono Michelangelo e quei geni di Raffello , Bramante e Barocci. Gli Olivi e le Vigne che si affacciano sul mare stillano succhi genuini, raccontano la storia di chi li ha fatti,perché il più piccolo dei contadini in questa storia è come il suo Feudatario. Qui si ribalta il concetto tipico del viaggio turistico e si accetta la scommessa che il Cibo è Cultura e il suo sapore può svelare tutta la Storia delle Mura , Strade, Monumenti e Quadri di Città, basta usare la papilla giusta. .  
   
 

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