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Notiziario Marketpress di Giovedì 11 Settembre 2008
 
   
  FORTI INCENTIVI DALL’UNIONE EUROPEA AGLI INVESTIMENTI DELLE PMI ITALIANE IN REPUBBLICA SLOVACCA: 11,5 MILIARDI DI EURO PREVISTI DALLA PROGRAMMAZIONE 2007-2013

 
   
   Roma, 11 settembre 2008 - Tra i settori che, grazie ai finanziamenti previsti dai Fondi Strutturali europei 2007-2013, presentano concrete opportunità di investimento per le Pmi italiane in Repubblica Slovacca si confermano i tradizionali comparti del made in Italy, come l’agroalimentare e il turismo, cui si affiancano quelli a più alto valore aggiunto. La Comunità Europea ha previsto l’erogazione di oltre un miliardo di euro per l’attività di ricerca e sviluppo, con l’obiettivo di qualificare l’offerta formativa, favorire la creazione di nuove Pmi nel settore high-tech e accrescere in questo modo la competitività dell’economia slovacca. Inoltre, la realizzazione di piattaforme tecnologiche, distretti, parchi industriali e scientifico-tecnologici darà ulteriore impulso allo sviluppo delle infrastrutture. Importante il perfezionamento della rete infrastrutturale anche in ambito ambientale, vista la necessità, da parte slovacca, di adottare provvedimenti che le consentano di adeguarsi agli standard europei in materia di gestione dei rifiuti, trattamento delle acque e protezione dell’atmosfera. “In merito all’entità dei finanziamenti erogati dai programmi comunitari è necessario chiarire un aspetto fondamentale” afferma Alessandro Villa, Segretario Generale della Camera di Commercio Italo-slovacca. “Se è vero, infatti, che le imprese italiane con sede fiscale in Slovacchia possono beneficiare di finanziamenti diretti a fondo perduto, è altrettanto ammissibile l’accesso in via indiretta. Le imprese italiane non residenti sul territorio slovacco possono, infatti, disporre di un’ulteriore, e non trascurabile, fetta di sovvenzioni attraverso la partecipazione a partenariati pubblico-privati, i cosiddetti Ppp, o in qualità di fornitori di beni o servizi”. La Camera di Commercio Italo-slovacca, che proprio quest’anno festeggia il decimo anniversario della sua fondazione, non solo fornisce alle aziende italiane le informazioni necessarie per operare nel mercato slovacco, ma sostiene gli imprenditori in tutte le fasi del piano di investimento, dalla verifica della congruità e dell’ammissibilità del progetto e delle spese, all’organizzazione di incontri tra l’azienda e il Ministero di riferimento. Attualmente, delle 550 imprese di diritto slovacco ma riconducibili ad interessi italiani, circa 300 sono associate alla Camera. I principali comparti in cui operano, attraverso strategie di outsourcing e esternalizzazione, sono: l’automotive e i comparti industriali ad esso legati, come la meccatronica e la produzione di materiali plastici. Altri settori chiave, che sull’onda del dinamismo interno appaiono in forte crescita, sono quello tessile e immobiliare. Importante presenza in loco anche nei settori bancario ed energetico, grazie alla presenza di Unicredit e ai circa due miliardi di euro di investimenti previsti da Enel per i prossimi tre anni. .  
   
 

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