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Notiziario Marketpress di Venerdì 18 Luglio 2008
 
   
  EUROPEAN RAILS OF PEACE (EU.R.O.PE)

 
   
  La terza edizione del progetto “European Rails of Peace”, iniziativa del Glocal Forum e dell’Ac Viaggi e Libertà per promuovere il dialogo tra giovani studenti provenienti dalla regione balcanica e la collaborazione con i loro coetanei europei, è ormai prossima alla conclusione. Quarantasei studenti provenienti da Bosnia-herzegovina, Kosovo, Serbia, Italia e Belgio hanno partecipato al progetto, che si è svolto tra il 15 luglio ed il 12 agosto 2008, riscuotendo grande successo per il terzo anno consecutivo. Alla prima fase, caratterizzata da attività formative su dialogo interculturale e riconciliazione a Roma, Siena, Leuven e Bruxelles, ha fatto seguito la componente dedicata al viaggio in treno (Interrail) in gruppi misti alla scoperta dei Paesi dell’Unione Europea. Giunti a Roma dai rispettivi Paesi di provenienza, gli studenti sono stati accolti il 15 luglio scorso da Laura Marsilio, Assessore alle Politiche Educative Scolastiche della Famiglia e della Gioventù del Comune di Roma nella prestigiosa Sala del Carroccio in Campidoglio. Il primo incontro tra i giovani partecipanti, molti dei quali provenienti da Paesi e comunità in conflitto fino al decennio scorso, con tensioni politiche e sociali ancora molto forti, è stato facilitato dall’organizzazione olandese Critical Mass attraverso una serie di attività specifiche di team-building, mirate a presentare e far conoscere i giovani, ed a realizzare brevi presentazioni di gruppo relative alla percezione e all’immagine dell’altro. Il giorno seguente gli studenti americani della scuola Lorenzo de’Medici di Roma hanno affiancato i partecipanti in varie attività mirate ad approfondire il tema del riconoscimento e della decostruzione di stereotipi e pregiudizi. A differenza delle passate edizioni del progetto, il coinvolgimento quest’anno di giovani non balcanici (italiani e belgi) nelle attività formative ha consentito di inserire elementi di neutralità e punti di vista di osservatori esterni nell’ambito delle discussioni circa tematiche sensibili relative alla situazione balcanica. Inoltre, partecipando alle attività, gli studenti europei ed anche quelli americani hanno avuto modo di conoscere in prima persona e comprendere con maggiore consapevolezza i fatti recenti dell’area balcanica, una zona spesso ancora relativamente poco conosciuta, nonostante la prossimità geografica e le relazioni politiche con i Paesi dell’Unione Europea. Il 17 e il 18 luglio, per il secondo anno consecutivo il progetto è giunto nella città di Siena. Il Comune di Siena ha accolto i partecipanti ed ospitato le attività, tra cui riflessioni politiche relative all’aerea balcanica, oltre che seminari di formazione ed esercitazioni di gruppo in materia di pianificazione e implementazione di progetti, facilitati da Guido Orlandini, Segretario Generale, Intercultural Communication and Leadership School (Icls). Nel corso del dibattito, svoltosi invece nella prestigiosa cornice di Palazzo Patrizi con la partecipazione di Carlo Infantino, Assessore alla Cooperazione Internazionale del Comune di Siena e di Francesco Andreini, Centro Gabrio Avanzati, Comune di Siena e di Guido Orlandini, l’analitista politico Srdjan Cvijic, ex-funzionario del Patto di Stabilità per l’Europa Sud-orientale, ha facilitato un dibattito tra i partecipanti, che si sono confrontati su questioni politiche e sociali, discutendo anche di media nei Balcani e di personalità come l’attuale premier kosovaro Ramush Haradinaj e l’ex-leader serbo-bosniaco Radovan Karadžić, arrestato proprio nei giorni in cui si svolgeva il progetto. I partecipanti sono stati incoraggiati ad esprimere il loro punto di vista su questioni sensibili relative alla storia recente ed alla politica interna ed internazionale nei loro Paesi di provenienza, pur nel rispetto delle opinioni altrui e delle esperienze diverse e spesso traumatiche dei propri compagni di viaggio. “Sono arrivato qui con le idee chiare riguardo alla situazione politica nei Balcani. Vi ringrazio di avermi confuso!” ha detto un partecipante kosovaro alla fine delle attività. “Non ho necessariamente cambiato le mie idee, ma ho ascoltato cose che mi hanno fatto riflettere ed in parte anche confondere, e credo che questo sia un fatto positivo. ” Lasciata Siena e giunti in Belgio, gli studenti hanno approfondito la comprensione delle dinamiche del conflitto con lo studio di un caso esterno, cioè la situazione belga. A Leuven infatti, dove si è svolta la terza tappa del progetto, i partecipanti armati di videocamera e riunitisi in vari gruppi di lavoro sono scesi in strada per intervistare i passanti e chiedere informazioni ed opinioni circa le tensioni politiche e le relazioni non violente ma pur sempre tese e problematiche tra la comunità vallona, di lingua francese e quella fiamminga, di lingua olandese. I giovani, inclusi i partecipanti belgi, hanno poi presentato le conclusioni del lavoro dei rispettivi gruppi. In seguito, hanno formato nuovi gruppi di lavoro per realizzare una serie di installazioni, con lo scopo di illustrare come l’esperienza di progetto avesse modificato le loro percezioni. Ad esempio, in una delle installazioni, partendo da foto di donne musulmane, come vengono spesso rappresentate, attraverso un sistema di input e output legati alle esperienze del progetto la macchina ha prodotto immagini nuove e ben diverse dallo stereotipo originale, le foto cioè delle compagne di viaggio provenienti dalla comunità musulmana bosniaca. Le attività di progetto si sono chiuse con un ricevimento offerto per i partecipanti nella prestigiosa sede del Comune di Bruxelles. Il progetto European Rails of Peace rappresenta da tre anni a questa parte un’opportunità unica per i giovani balcanici, i quali normalmente non hanno la possibilità di incontrare con facilità i propri coetanei in altri Paesi della regione balcanica per lavorare insieme, e tanto meno hanno tempo e modo di sviluppare relazioni di amicizia con loro. Inoltre, ottenere i visti per viaggiare nell’Unione Europa rappresenta un’occasione rara ed importante, che consente loro di incontrare coetanei europei con cui svolgere insieme le attività formative, e viaggiare poi insieme per conoscere in prima persona i Paesi dell’Unione Europea. La Terza Edizione del progetto European Rails of Peace è stata sostenuta da: Agenzia Nazionale per i Giovani e Commissione Europea – Dg Istruzione e Cultura, Programma “Gioventù in Azione”; Comuni di Roma, Siena e Bruxelles; Gruppo Eurail G. I. E. ; Consiglio d’Europa; Intesa Sanpaolo; Trenitalia; Ufficio Europeo, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata"; Associazione Italiana degli Ostelli della Gioventù (Aig); Scuola Lorenzo de’Medici; Federazioni francese e tedesca degli Ostelli della Gioventù (Fuaj e Djh), Unmik (Missione Onu in Kosovo); Fondazione Adriano Olivetti; Aegee-leuven; Thomas Cook; Accor Services; Critical Mass; Europocket. Tv; World Youth Student&educational Travel Confederation; Centro di Ricerca e Documentazione di Sarajevo; Kontra. .  
   
 

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