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Notiziario Marketpress di Giovedì 11 Settembre 2008
 
   
  IN TOSCANA UNA SANITÀ PUBBLICA EFFICIENTE E VALUTATA INDICATORI PRECISI LEGATI IN PRIMO LUOGO A! LLA QUALITÀ DEI SERVIZI

 
   
   Firenze, 11 settembre 2008 - Una valutazione rigorosa e oggettiva, basata su criteri e indicatori precisi, legati per la grande maggioranza a fattori di qualità delle prestazioni: a questo vaglio è stata sottoposta anche nel 2007 (e lo sarà nel 2008) la dirigenza delle Asl, delle Aziende ospedaliere universitarie e degli Estav del Servizio sanitario regionale. Una valutazione che ha come obiettivo quello di spingere tutto il sistema a riservare particolare attenzione a temi specifici considerati prioritari e a migliorare comportamenti e risultati. Ad essa è legato il calcolo del compenso aggiuntivo dei direttori generali, che può giungere fino al 20% del trattamento economico complessivo. I criteri individuati sono il risultato di bilancio, la tempestività nella trasmissione dei dati, la qualità, efficienza e appropriatezza dell’assistenza sanitari! a, il conseguimento delle strategie regionali, il grado di sod! disfazio ne percepito dagli utenti delle prestazioni sanitarie, il grado di efficienza e di soddisfazione all’interno delle aziende, i risparmi ottenuti attraverso azioni di area vasta e la sintesi dei risultati inerenti al sistema di valutazione. L’assessore regionale per il diritto alla salute Enrico Rossi ha consegnato il 4 agosto alla giunta regionale, che le ha approvate, le deliberazioni che stabiliscono per ciascun direttore generale l’ammontare del compenso aggiuntivo maturato nel 2007 e i criteri di calcolo per il 2008. «Questa valutazione – afferma l’assessore Rossi – non rappresenta affatto, come spesso sbrigativamente si dice, una pagella per i direttori generali. Gli obiettivi che ogni anno vengono proposti non sono fissati in modo astratto ma tengono conto del punto di partenza di ciascuno e concorrono a una valutazione che, pur se importante, non costituisce un elemento assoluto di giudizio sulla capacità d! i direzione di ciascuno di loro». «In tempi di polemiche demagogiche contro tutto ciò che è pubblico e contro la sanità pubblica in particolare – prosegue l’assessore Rossi – la Regione Toscana mantiene la convinzione che ci sono settori, come la sanità, in cui è bene, per i cittadini prima di tutto, che le strutture siano mantenute saldamente in mano pubblica. Questo è possibile solo se c’è rigore e correttezza. Prima di tutto viene chiamata in causa la dirigenza, che noi valutiamo con criteri oggettivi e non sulla base di suggestioni momentanee o di appartenenze politiche. In Toscana gli stipendi di direttori generali, sanitari e amministrativi sono rimasti al livello del 2001 senza alcun incremento». In particolare, l’assessore Rossi ha ricordato che lo stipendio lordo dei direttori generali va da un minimo di circa 140. 000 euro ad un massimo di 147. 000 euro (la c! ifra riservata ai Dg delle tre principali Aziende ospedaliere ! universi tarie di Careggi, Pisa e Siena e al Dg della più grande e complessa Asl della Toscana, quella di Firenze). Ecco il punteggio espresso in termini percentuali: Asl 1 Massa Carrara 70%, Asl 2 Lucca 81%, Asl 3 Pistoia 69%, Asl 4 Prato 87%, Asl 5 Pisa 88%, Asl 6 Livorno 64%, Asl 7 Siena 72%, Asl 8 Arezzo 85%, Asl 9 Grosseto 61%, Asl 11 Empoli 78%, Asl 12 Viareggio 91%, Aou Pisa 69%, Aou Siena 69% Aou Careggi 69% Aou Meyer 65%. Per quanto riguarda l’Asl 10 di Firenze il punteggio raggiunto, che è del 79%, viene integrato di una ulteriore quota del 20% (per un totale di 99%) in considerazione del fatto che il direttore generale Luigi Marroni ha ricoperto, senza compenso aggiuntivo, l’incarico di commissario straordinario del Cspo, particolarmente gravoso sul piano dell’impegno di lavoro e anche sul versante assicurativo, raggiungendo pienamente gli obiettivi assegnati. Per quanto riguarda il 2008, e analogamente al! l’anno precedente, sono stati nuovamente fissati in delibera gli obiettivi, gli indicatori e i pesi relativi. Gli obiettivi si riferiscono all’efficienza economica, che pesa per il 20%, alla qualità, all’efficienza e alla appropriatezza delle prestazioni sanitarie (22%), al conseguimento delle strategie regionali (22%), al grado di soddisfazione percepito dagli utenti delle prestazioni sanitarie (10%), al grado di efficienza e soddisfazione all’interno delle aziende (6%), alle azioni di area vasta (10%) e alla sintesi dei risultati inerenti il sistema di valutazione (10%). .  
   
 

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