Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Venerdì 18 Luglio 2008
 
   
  ANCHE IN VAL DI LEDRO UN PERCORSO CICLOPEDONALE INAUGURATO ASSIEME AL NUOVO SENTIERO DEL PONALE

 
   
  Trento -  Si arricchisce l’offerta di percorsi pedonali e ciclabili immersi nella natura in Valle di Ledro. Il 21 agosto, con una doppia inaugurazione alla quale sono intervenuti l’assessore provinciale alle politiche sociali e al lavoro Marta Dalmaso, i sindaci, amministratori e residenti dei Comuni della Val di Ledro, i responsabili e tecnici del Servizio Conservazione della natura (presente anche l’ex dirigente del Servizio Pierluigi Dal Rì, all’epoca responsabile del procedimento per i due interventi), sono stati consegnati alla comunità il tratto Molina di Ledro – Lago d’Ampola del percorso ciclopedonale della Valle di Ledro ed il sentiero del Ponale, due interventi entrambi curati dal Servizio Conservazione della natura e valorizzazione ambientale. Due interventi per i quali l’assessore Dalmaso ha ringraziato i Comuni ledrensi per la collaborazione prestata. Sabato prossimo, invece, toccherà all’inaugurazione di un tratto della nuova pista ciclabile della Valle di Fassa, 4 chilometri da Predazzo a Moena. Il primo intervento ha consentito di mettere a disposizione della comunità il primo percorso ciclopedonale che percorre la Val di Ledro, un collegamento che si sviluppa prevalentemente in sede propria e quindi protetto, tra il lago di Ledro e il biotopo del lago d’Ampola, già individuato nel piano dei percorsi ciclabili e ciclopedonali di interesse provinciale approvato nel 1994. Il tracciato si sviluppa per una lunghezza di circa 10 chilometri che per una parte ricalcano le stradine interpoderali esistenti e per l’altra seguono nuovi tracciati che oltrepassano gli insediamenti produttivi e si mantengono il più possibile nelle immediate vicinanze dei corsi d’acqua. La necessità di superare i torrenti ha comportato la realizzazione di tre passerelle ciclopedonali e di una quarta passerella sul torrente Assat, in località Santa Lucia. Nel tratto di percorso che costeggia il lago di Ledro si è voluto mantenere la “naturalità” del tracciato e quindi si sono lasciati i primi 750 metri di pavimentazione in misto calcareo stabilizzato con i parapetti in tondame di castagno grezzo. Nei rimanenti tratti il piano stradale è stato completato stendendo 12. 000 metri quadrati di conglomerato bituminoso dello spessore di 6 centimetri che mantiene una larghezza media di circa 3 metri. Nel comune di Tiarno di Sotto, dove il percorso ciclopedonale corre parallelamente alla strada statale 240, è stata realizzata una mensola in calcestruzzo armato parzialmente a sbalzo sull’alveo del torrente Massangla. Lungo il percorso sono stati posati circa 2. 700 metri di parapetti in legno, circa 270 metri di recinzioni con rete metallica e sono state realizzate delle scogliere in massi ciclopici per un volume complessivo di circa 850 metri cubi. L’inaugurazione del tratto ciclopedonale è stata preceduta, in mattinata, da quella del sentiero del Ponale. Si tratta del ripristino del sentiero esistente che collega l’ex strada statale 240 in località Ponale con l’abitato di Molina di Ledro, attraverso interventi di sistemazione e/o allargamento del tratto esistente e la realizzazione di nuovi tratti, per uno sviluppo totale di circa 6 chilometri. Il percorso inizia al vecchio bivio della strada statale 240 in località Ponale per Pregasina e, oltrepassato il ponte sul Ponale, si inerpica sul sentiero che collegava la Val di Ledro col lago di Garda. In questo tratto è stata realizzata la pulizia e un disboscamento della vegetazione spontanea; la realizzazione di nuovi parapetti in acciaio inox, il rifacimento del parapetto di sassi lato valle con l’inserimento di un protezione di tondi di larice sulla testa del muro ricostruito; è stato inoltre consolidato e ricostruito il ciottolato esistente, la larghezza finale del sentiero è così risultata di circa 2-2,50 metri. In prossimità della ex centrale idroelettrica è stato mantenuto e sistemato il fondo in misto calcareo e sono stati realizzati dei parapetti di larice, inoltre sono state realizzate opere paramassi e dei disgaggi, è pure stato costruito a valle un muro di sostegno in calcestruzzo armato rivestito in porfido, mentre a monte, alla fine della galleria di Pregasina è stato realizzato un banchettone sul quale è stato posato un guard-rail a protezione del sottostante sentiero. Dal ponte nuovo sulla strada provinciale di Pregasina verso Prè, è stato rettificato e sistemato il sentiero esistente previa la costruzione dei muri di sostegno sia a valle che a monte con altezza variabile tra i 2 e i 2,5 metri e sono state realizzate delle opere paramassi, mentre in corrispondenza della pescicoltura è stato realizzato un nuovo tracciato. La larghezza del sentiero è di 2,50 metri ed il fondo è sempre costituito da uno stabilizzato costipato. Nel tratto che costeggia la pescicoltura, è stata realizzata una recinzione alta 3 metri con rete di protezione ed un filtro a verde. Il seguente tratto si sviluppa su una strada interpoderale esistente, opportunamente sistemata ed allargata; comportando il rifacimento di muri a valle, la realizzazione di scogliere e la sistemazione delle scarpate a monte. Dal ponte di Biacesa in località Poria si prosegue in direzione di Prè su una stradina esistente, dove sono stati ricostruiti alcuni muri a secco e sono state realizzate delle rampe a valle. Alla fine dei prati è stato realizzato un nuovo percorso che costeggia il torrente Ponale, lungo il percorso sono state realizzate delle scogliere, dei muri a secco e degli attraversamenti per captare ed allontanare le acque di falda che si sono trovate durante l’esecuzione dei lavori. La pavimentazione è in stabilizzato costipato e la larghezza è sempre di circa 2,50 metri. Dopo l’abitato di Prè si prosegue su stradine comunali esistenti fino all’area della ex fabbrica di magnesio, dove è stato realizzato un by-pass per permettere agli utilizzatori di raggiungere in sicurezza l’abitato di Molina di Ledro, in questo tratto è stata realizzata una scogliera a sostegno del nuovo percorso ed è stata installata una passerella in acciaio con pavimentazione in larice per oltrepassare il torrente Ponale. Proseguendo, il sentiero diventa leggermente ripido e per questo motivo il fondo è stato realizzato con stabilizzato e misto cementato, anche per impedire la continua erosione provocata dai sempre più frequenti temporali. Nei punti più a rischio, oltre ai parapetti, sono state poste in opera delle staccionate con reti. .  
   
 

<<BACK