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Notiziario Marketpress di Lunedì 15 Settembre 2008
 
   
  LE GAZZE SI RICONOSCONO ALLO SPECCHIO

 
   
  Bruxelles, 15 settembre 2008 - Uno studio tedesco pubblicato martedì nella rivista Plos Biology riporta che le gazze, come alcune scimmie, delfini ed elefanti, hanno la capacità di riconoscersi davanti ad uno specchio. Queste scoperte sono a sostegno dell´idea che riconoscersi non sia un attributo esclusivo dei "mammiferi superiori" e, inoltre, che la neocorteccia cerebrale dei mammiferi non sia un prerequisito della consapevolezza di sé, come invece si pensava prima. Le gazze, come le ghiandaie, sono uccelli che conservano il cibo, si ricordano dove l´hanno messo e si ricordano quali altre gazze le hanno viste metterlo lì. Questo indica un livello di comprensione sociale abbastanza elevato ed ha suggerito allo psicologo Helmut dell´Università di Francoforte e ai suoi colleghi che le gazze (ed altri uccelli dal cervello sviluppato) potrebbero avere altre capacità cognitive avanzate, come l´empatia e l´assunzione di prospettive. Dato che si ritiene che queste qualità coevolvano con l´autoriconoscimento attraverso lo specchio, hanno studiato un gruppo di gazze che si guardavano allo specchio. Per il test dell´autoriconoscimento allo specchio non basta mettere un animale di fronte a uno specchio e guardarlo attaccare o corteggiare l´immagine: un segno visibile viene posto sull´animale in modo da non poter essere visto se non attraverso lo specchio e si registra la reazione dell´animale quando vede il segno. Nello studio attuale, un segno dal colore acceso è stato posto sulle ali nere sotto al becco; le gazze reagiscono alla visione del segno grattandolo o studiandolo. (non hanno avuto reazioni ad un segno nero posto nello stesso luogo, a conferma che non erano solo irritati dalla pittura. ) La reazione delle gazze al segno ha dimostrato che sapevano che l´immagine sullo specchio rappresentava loro e non un altro uccello. È generalmente accettato che nei mammiferi (e in particolare negli umani) la parte del cervello chiamata neocorteccia stratificata è responsabile del riconoscimento di sé. L´autoriconoscimento nelle gazze è quindi sorprendente perché le strutture del cervello di uccelli e mammiferi hanno avuto una divergenza circa tre milioni di anni fa e gli uccelli non hanno sviluppato una neocorteccia stratificata. Quindi se mammiferi e uccelli riescono a provare l´autoriconoscimento e l´empatia, ciò significa che questi compiti cognitivi elaborati si sono sviluppati indipendentemente l´uno dall´altro e sono resi possibili da strutture cognitive molto diverse. Il professor Prior e i suoi colleghi avvertono che le loro scoperte mostrano "solo che le gazze sono in grado di comprendere che un´immagine allo specchio appartiene al loro corpo", e non che questi uccelli cittadini belli ma fastidiosi provano "la consapevolezza di sé e l´autoriflessione tipiche dell´uomo". Ciononostante, la loro dimostrazione dell´autoriconoscimento nelle gazze dimostra che la capacità di distinguere se stessi e gli altri si è sviluppata in modo indipendente nei mammiferi e negli uccelli e fornisce delle informazioni utili sull´evoluzione cognitiva. Per scaricare l´articolo, fare clic su: qui http://biology. Plosjournals. Org/perlserv/?request=get-document&doi=10. 1371/journal. Pbio. 0060202 .  
   
 

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