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Notiziario Marketpress di Lunedì 08 Settembre 2008
 
   
  VARATO IL BILANCIO DI PREVISIONE 2009 DELLA REGIONE TRENTINO-ALTO ADIGE/SüDTIROL LE SPESE DIMINUISCONO DEL 5%.

 
   
  Trento, 8 settembre 2008 - Pareggia sulla cifra di 422 milioni di euro il bilancio di previsione della Regione per il 2009, approvato il 26 agosto dalla Giunta regionale riunita a Bolzano. Si tratta di un bilancio di fine legislatura e dunque di carattere strettamente tecnico, in grado di assicurare la continuità della gestione finanziaria fino ai primi mesi del prossimo esercizio, in attesa che il nuovo esecutivo regionale, che si insedierà presumibilmente nei primi mesi del 2009, vari i propri indirizzi programmatici e finanziari. Insieme al bilancio è stata approvata anche una legge finanziaria di quattro articoli che prevede, fra le altre cose, l’eliminazione dell’incompatibilità della pensione regionale alle casalinghe con altre pensioni dirette. La finanziaria prevede inoltre la possibilità per la Regione, tramite una convenzione con l’Agenzia delle Entrate, di raccogliere la contribuzione per conto dei fondi pensione, attraverso il modello F24. Si tratta di un provvedimento che intende snellire gli adempimenti previdenziali a carico delle aziende, soprattutto le più piccole, e diminure il costo del service amministrativo ai fondi, effettuato da Pensplan. Le entrate complessive che compongono il bilancio di previsione 2009 ammontano a 355 milioni di euro, ai quali si aggiungono 67 milioni di avanzo dal precedente esercizio. Le spese ammontano a 422 milioni, con una contrazione del 5% rispetto all’anno in corso. La spesa corrente è mantenuta al di sotto del 75 per cento della spesa globale. La spesa complessiva è condizionata dai limiti posti dal patto di stabilità. Analogamente a quanto previsto per le Province Autonome, la Regione è tenuta anche nell’esercizio futuro oltre al contenimento della spesa, a concorrere alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica. La diminuzione delle spese è una diretta conseguenza degli interventi adottati nel corso della legislatura al fine di ridurre i costi della politica, fra questi vi è la legge regionale del giugno scorso che ha disposto, a partire dalla prossima legislatura, la soppressione del contributo previdenziale del 30% a carico del Consiglio regionale. Per quanto riguarda l’ambito della giustizia, l’azione della Regione si rivolge principalmente al settore dei giudici di pace e relativi uffici ed a una serie di interventi di supporto tecnico ed amministrativo per tutti gli uffici giudiziari del distretto, come previsto da un accordo di programma siglato con il Ministero di Giustizia. L’incremento degli stanziamenti in questo settore rispetto all’esercizio finanziario 2008 è dovuto alla prevista entrata in funzione di 12 nuovi giudici di pace nel circondario di Trento, nonché all’assunzione di ulteriori unità di personale. Inoltre, in virtù del citato accordo di programma con il Ministero della Giustizia, vi è stata l’assegnazione in posizione di distacco di complessive 20 unità di personale presso gli uffici giudiziari. Le spese relative al personale e al funzionamento degli uffici del giudice di pace e degli uffici giudiziari verranno imputate dalla Regione, nell’ambito dell’intesa con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, come proprio concorso al riequilibrio della finanza pubblica. Il settore della “Previdenza e politiche sociali” è stato l’ambito su cui la Giunta regionale ha investito maggiormente in questa legislatura. La maggior parte delle risorse finanziarie disponibili sono state destinate a favore delle famiglie e del welfare con interventi anche in campo previdenziale ed a favore delle persone non autosufficienti. Nel 2006, con apposita legge regionale è stato istituito il fondo di copertura previdenziale per le persone non autosufficienti. L’assegnazione regionale per tale finalità ammonta a 30 milioni di euro per ciascuna Provincia autonoma. L’importo è incluso nel fondo unico delle funzioni delegate, che include altresì le somme per il libro fondiario, la cooperazione, il servizio antincendi, le camere di commercio, industria, artigianato ed agricoltura e la previdenza. Trattandosi di un bilancio “tecnico” si è provveduto inoltre ad accantonare somme nei fondi di riserva con il duplice obiettivo di definire il meccanismo di partecipazione della Regione al risanamento della finanza pubblica e di lasciare risorse a disposizione del nuovo esecutivo per la predisposizione del bilancio e delle scelte programmatiche legate alla nuova legislatura. Il bilancio di previsione e la legge finanziaria varati in Giunta verrà discusso dal Consiglio regionale nella seduta del 16 settembre. .  
   
 

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