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Notiziario Marketpress di Lunedì 08 Settembre 2008
 
   
  JüRGEN BRODWOLF IN UNA STRAORDINARIA PERSONALE ALLA GALLERIA ARTE MODERNA AMMANN DI LOCARNO

 
   
  Locarno, 8 settembre 2008 – La Galleria arte moderna Ammann presenta dal 6 settembre 2008 al 31 ottobre 2008, nella sua sede di Via Panelle 10 a Locarno, I 50 anni della figura un’importante mostra personale di Jürgen Brodwolf (Dübendorf, Zh, 1932) considerato tra i principali artisti contemporanei svizzeri, che parteciperà all’inaugurazione. La mostra, presentata dal critico Luca M. Venturi, comprende una trentina di opere tra cui quadri, assemblaggi, sculture. La personale di Jürgen Brodwolf alla Galleria Ammann di Locarno consente di approfondire gli aspetti più recenti e inquietanti dell’opera dell’artista, documentando un’epoca intensa e significativa per lo sviluppo dell’arte dello scultore di origini zurighesi che oggi lavora in Germania, alternando periodi di soggiorno creativo in Ticino, a Vezia. Questa mediazione tra natura e cultura, tra immediato e meditato, tra visto e capito costituisce una delle funzioni distintive dell´artista, e permette di comprendere quanto si può trovare di vero, ma anche di parziale e di mutilato nell´arte. Nato a Duebendorf, Zurigo nel 1932, Brodwolf vive e lavora a Kandern nella Foresta Nera in Germania. Studia da litografo alla Kunstgewerbeschule di Berna dal 1948 e nel 1953 si reca a Parigi dove si dedica alla pittura da autodidatta e vive la stagione dell’Informale. Nel 1955 ottiene una borsa di studio federale per la pittura e si trasferisce a Vogelbach, nella Foresta nera, dove si dedica anche al restauro di opere medievali e alla pittura su vetro. Rieceve una borsa di studio della Akademie der Künste di Berlino nel 1968, diviene Professore alla Fachhochschule für Gestaltung di Pforzheim nel 1976 e dal 1982 al 1994 è Professore di Scultura alla Staatlichen Akademie der Bildenden Künste di Stoccarda. Nel 1958 scopre la manipolazione dei tubetti di colore denominata dall’artista “Tubenfigur” e dal 1959 la figura diventa la caratteristica del suo lavoro. Nelle sue opere Brodwolf impiega materiali non convenzionali inseriti in un contesto sempre diverso, in dialogo costante con le sue figure, facendo scaturire un dialogo intenso e misterioso tra l’arte e gli oggetti di uso quotidiano. L’artista lavora concettualmente sulla figura umana in maniera essenziale e minimale. Il trascorrere del tempo, la trasformazione, il ciclo vita - morte sono il tema principale della sua opera. Le sue figure emanano una spiritualità che avvicina Brodwolf agli antichi maestri italiani, sempre ammirati e studiati dall’artista. A volte monocromo, a volte raffinatissimo nella stesura del colore, Brodwolf lavora nel piccolo e nel grande formato con la stessa forza e tensione. Dalla prima mostra personale nel 1962, l’artista ha esposto in gallerie e musei in tutta Europa, ma soprattutto in Germania, Svizzera e Italia. Le sue opere si trovano nei più importanti musei tedeschi. Innumerevoli sono le sue grandi installazioni ospitate nei musei, nelle gallerie, negli spazi aperti. In Ticino si ricorda la sua grande mostra antologica Jürgen Brodwolf e la leggenda della fonte di cristallo a Fescoggia nel 2000. Ha partecipato a Documenta 6 di Kassel e alla Biennale di Venezia nel 1982. Il 29 agosto 2005 è nata la fondazione Jürgen-brodwolf-stiftung con sede in un edificio del Xvi a Kandern di cui è prevista la trasformazione in museo. Scheda Biografica essenziale di Jürgen Brodwolf Jürgen Brodwolf è nato nel 1932 in Svizzera, a Dübendorf (Zurigo). Vive e lavora a Kandern, in Germania, con frequenti soggiorni a Vezia, in Canton Ticino. 1948/52 Formazione come disegnatore e litografo; 1950-52 Studi d’arte applicata a Berna; 1953/4 Soggiorno a Parigi; 1955/60 Lavora come restauratore d´affreschi; 1959 Ideazione della sua caratteristica "Figura a tubetto"; 1961/68 Borsa di studio dell´Accademia delle Belle Arti di Berlino; 1970 Premio della Fondazione Reinhold-schneider, Friburgo; 1975 Premio della Böttcherstrasse, Brema; 1976/82 Cattedra di disegno alla Fhg, scuola professionale superiore d’arte di Pforzheim; 1977 Partecipazione a documenta 6, Kassel; dal 1980 Soggiorna frequentemente a Vezia, presso Lugano, nella casa-studio già dell’artista ticinese; Domingo Saporiti (1893-1966) pittore alla Corte reale dei Paesi Bassi; 1981 Premio Hans-thoma per la pittura della regione Baden-württemberg; 1982 Partecipazione ad Aperto 82, Biennale di Venezia; 1982/94 Cattedra di scultura all´Accademia Statale di Belle Arti, Stoccarda; 1986 Premio della Città di Darmstadt; 1989 Premio della Città di Stoccarda; 1995 Premio degli Artisti, Düsseldorf. Si stabilisce a Kandern, in Germania, nell’edificio di un antico ospedale che trasforma in residenza, studio ed esposizione permanente delle sue opere; 2000 Mostra personale a Fescoggia, al centro culturale La Sosta d’arte; 2001 Realizzazione del documentario Magia, Figura, Mito, Spazio per la regia di Luciano Bignotti e testi di Luca M. Venturi; Staatsgalerie Stuttgart : 2003 6. Esposizione Internazionale di Sculture e Installazioni, Venezia-lido; 2005 Fondazione Jürgen-brodwolf-stiftung con sede in un edificio del Xvi secolo a Kandern di cui è prevista la trasformazione in museo; 2008 Mostra personale alla Galleria Ammann, Locarno. .  
   
 

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