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Notiziario Marketpress di Venerdì 18 Luglio 2008
 
   
  ORIENTE OCCIDENTE SCOPRE LA CINDIA

 
   
  Oriente Occidente, uno fra i più importanti festival europei di danza, per la sua 28ª edizione (in programma dal 4 al 14 settembre nelle città di Trento, di Rovereto e nella Valle di Sella) volge lo sguardo con decisione ad Est, più precisamente all’universo Cindia. Il termine unisce Cina ed India, i paesi emergenti che si affacciano oggi sulla scena mondiale. Veri e propri protagonisti dei nuovi equilibri fra nazioni e continenti, sono anche depositari di un vivace ed inusuale movimento creativo che attraversa tutti i campi della produzione culturale, trovando soluzioni originali ed inattese nel dialogo fra tradizioni ancestrali e contemporaneità. Un nuovo soffio vitale, una fonte di innovazione ed ispirazione che Oriente Occidente, da sempre attento ai tempi della multiculturalità, non poteva non indagare. Il programma della manifestazione si presenta estremamente ricco, caratterizzato da 13 appuntamenti e dalla presenza di alcune fra le produzioni di danza più interessanti della scena del Vecchio e del Nuovo continente, nonché dai i progetti speciali calati nella natura grazie alla collaborazione con Arte Sella, manifestazione internazionale di arte contemporanea della quale fa parte anche la famosa “Cattedrale Vegetale”. Ecco allora che i boschi della Val di Sella saranno il palcoscenico sul quale si esibiranno alcune compagnie. Il primo appuntamento in cartellone, giovedì 4 settembre, porterà ad esibirsi all’Auditorium Fausto Melotti, a Rovereto, la formazione Artemis danza, che proporrà uno spettacolo dall’eloquente titolo “Codice India”. La chiusura, il 14 settembre (siamo ancora a Rovereto), è invece affidata allo spettacolo “Ultima Vez”, firmato dal coreografo e regista belga Wim Vandekeybus, una sorta di viaggio a ritroso costruito come un puzzle della memoria. Altri appuntamenti da non perdere sono, solo per fare qualche esempio, quelli con la Legend Lin Dance Theatre, proveniente da Taiwan, che il 5 settembre metterà in scena nel teatro sociale di Trento “Miroirs de Vie”, spettacolo ispirato ad una cerimonia daoista, e con la Beijing Dance (il 6 settembre a Rovereto), un gruppo di 14 danzatori animato da una decisa volontà di rinnovamento e da un’altrettanto forte attenzione verso le espressioni artistiche occidentali. Spazio anche, la sera successiva (presso il Teatro Sociale di Trento), alla proposta della Padmini Chettur Company India, che si cimenterà in una danza che è un elogio alla lentezza. Il festival Oriente Occidente vive anche fuori dai teatri e diventa occasione di approfondimento e di incontro che parte dalla danza, ma che sa spingersi ben oltre grazie a due importanti novità: gli incontri de “L’altro in Dialogo”, che porteranno a Rovereto personaggi come Renata Pisu, Lilli Gruber e Guido Martinotti, ed il concorso coreografico Città di Rovereto “Danz’è”, una finestra aperta sulle più interessanti e giovani espressioni della danza italiana. Ritornano poi i pomeriggi all’insegna delle migliori espressioni della danza trentina grazie ad Happy Dance, oltre agli stage ed ai laboratori creativi condotti da coreografi e danzatori di caratura internazionale. Info: www. Orienteoccidente. It .  
   
 

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