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Notiziario Marketpress di Martedì 09 Settembre 2008
 
   
  GRANDI NOMI PER IL PREMIO LETTERARIO IL “CITTA’ DI TRIESTE” AL REGISTA ALESSANDRO D’ALATRI E ALL’ATTORE MARIANO RIGILLO

 
   
   Trieste, 9 settembre 2008 - Venerdì 12 settembre nella splendida cornice del Castello di Duino si svolgerà la serata finale del Premio Letterario Nazionale “Città di Trieste” con la consegna dei preziosi trofei realizzati in fusione bronzea e marmo dall’artista Bruno Chersicla ai vincitori delle sezioni narrativa, cinema e teatro. Grande attesa inoltre per la consegna dei due premi “Città di Trieste” riconoscimento alla carriera, assegnati per il cinema al celebre regista Alessandro D’alatri e per il teatro all’attore Mariano Rigillo. Per la manifestazione l’apprezzamento del Presidente Napolitano e del Segr. Gen. Della Repubblica Donato Marra che hanno inviato anche i loro saluti per la serata finale del 12 settembre. Il Premio Letterario Nazionale “Città di Trieste”, ideato da Mauro Caputo presidente dell’Associazione Culturale Città di Trieste che attualmente lo dirige, è nato nel 2007 con l’ambizione di realizzare una manifestazione di prestigio in questa città profondamente legata all’arte, che ha dato i natali ad importanti nomi della letteratura, del giornalismo e del teatro e che da sempre è stata una fucina di grandi personalità del mondo della cultura. Un importante contributo all’accrescimento dell’immagine culturale della città di Trieste e punto di riferimento per i nuovi autori della letteratura italiana. Nell’edizione di quest’anno, la seconda dell’evento, i due Premi “Città di Trieste” riconoscimento alla carriera sono stati assegnati per il cinema al celebre regista Alessandro D’alatri e per il teatro all’attore napoletano Mariano Rigillo. “Abbiamo premiato uno dei più importanti registi italiani e un attore straordinario dal grande carisma e potenza espressiva. Un ottimo risultato per questo Premio così giovane e per tutta la Città di Trieste” è stato il commento dell’ideatore e responsabile Mauro Caputo, pienamente soddisfatto della scelta. Per la manifestazione è arrivato anche l’apprezzamento del Presidente Napolitano e del Segr. Gen. Della Repubblica Donato Marra che hanno inviato anche i loro saluti per la serata finale del 12 settembre. Durante la serata finale del 12 settembre che si svolgerà nella splendida cornice del Castello di Duino alle ore 18:30 con ingresso libero, verranno premiati anche gli autori delle opere inedite delle tre sezioni in concorso: narrativa (romanzo), cinema (soggetto cinematografico) e teatro (monologo). La giuria che ha valutato i lavori è composta da importanti nomi tra i quali Alberto Manca (produttore esecutivo programmi Rai Due), Mauro Bersani (direttore Classici Einaudi), Margherita Hack, Luca Archibugi (scrittore e critico teatrale del Corriere della Sera) ed Elvio Guagnini (Prof. Ord. Letteratura Univ. Trieste) che saranno presenti all’evento. In questa edizione l’adesione è stata molto alta con la partecipazione di oltre centotrenta autori di ogni parte d’Italia. Tra i partecipanti molti i nomi noti per la letteratura ed addetti ai lavori cinematografici. I trofei che verranno consegnati durante la cerimonia, sono delle preziose sculture realizzate con fusione bronzea e marmo bianco dal celebre artista Bruno Chersicla, che per l’occasione ha voluto con il suo contributo sottolineare l’importanza dell’evento non solo per la città. Il Premio Letterario Nazionale “Città di Trieste” vanta il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, il patrocinio della Provincia e del Comune di Trieste e il patrocinio del Comune di Duino Aurisina ed è stato realizzato con il contributo della Provincia di Trieste, del Comune di Duino Aurisina, del Consorzio Promotrieste, dell’Acegasaps, della Fondazione Benefica "Kathleen Foreman Casali", della Fondazione Crtrieste, dall’Azienda Viarte, Livio Felluga, Grillo, Vigna Petrussa, di Radio Punto Zero e Progetto 3000 S. R. L. Alla serata aperta al pubblico (ingresso libero) presentata da Andro Merkù e Marcello Crea, saranno presenti le Autorità locali, la stampa e tv ed ospiti d’eccezione. Per tutte le informazioni visitare le pagine internet ufficiali dell’evento all’interno del sito www. Ilportaleditrieste. It Alessandro D’alatri - Ha iniziato a otto anni a recitare sotto la direzione di grandi registi cinematografici e teatrali come Visconti e De Sica. La sua attività dietro la macchina da presa inizia, come per molti registi della sua generazione, in pubblicità all´inizio degli anni ottanta dirigendo alcuni spot che ottengono numerosi riconoscimenti. Il debutto sul grande schermo arriva nel 1991 con Americano Rosso (1991) che vince il David di Donatello e il Ciak d´oro per il miglior esordio cinematografico dell´anno. Nel film appare per la prima volta sul grande schermo una giovanissima Sabrina Ferilli. Nel 1993 D´alatri è presente a Cannes, alla Quinzaine des realizateurs con Senza Pelle (1993) dirigendo Kim Rossi Stuart. Successivamente dirige per la tv uno special su Sergio Citti cui segue Il prezzo dell´innocenza, un documentario sulla prostituzione infantile in Thailandia. Del 1998 è I giardini dell’Eden, in concorso alla Mostra del cinema di Venezia. Nel 2000 vince il Leone d’Argento al festival della pubblicità di Cannes, per lo spot della posta prioritaria. Il successo di critica e pubblico arriva con Casomai (2002) in cui esordisce la "Iena" Fabio Volo e l´altra interprete del film, Stefania Rocca è candidata al Nastro d’Argento come miglior attrice. In questo riuscito film, che racconta una gradevole e realistica storia sentimentale, D´alatri mostra di aver raggiunto una piena maturità registica e un originale linguaggio artistico. Con La febbre (2005) affronta il tema della vita in una provincia immobile e sonnacchiosa. Nel 2006 dirige Commediasexi con Sergio Rubini, Paolo Bonolis, Margherita Buy, Stefania Rocca, Elena Santarelli, Rocco Papaleo e Michele Placido. Mariano Rigillo - Mariano Rigillo, nato a Napoli nel 1939, si diploma, con lode, all´Accademia d´arte drammatica di Roma ed ha avuto come maestri Orazio Costa e Sergio Tofano affermandosi come uno dei più promettenti interpreti teatrali italiani. Il suo palmares é ricco di premi e trofei, le sue molteplici interpretazioni spaziano dal teatro di Pirandello a quello di Genet, da quello di Viviani a quello di Salvatore Di Giacomo. La collaborazione con Patroni Griffi lo impegna in teatro, con Napoli, notte e giorno e Napoli, chi resta e chi parte, e gli consente di debuttare nel cinema con Metti, una sera a cena (1969). Qualche anno dopo interpreta Nino Bixio in Bronte – Cronaca di un massacro che i libri di storia non hanno raccontato di Florestano Vancini, del 1972. Nel 1974 torna al teatro con Masaniello di Elvio Porta e Armando Pugliese. In quegli stessi anni partecipa a numerosi spettacoli di prosa adattati per la televisione, tra i quali Il Mulino del Po di Sandro Bolchi, del 1971, La morte di Danton di Buchner di Mario Missiroli, del 1972 e La trilogia della villeggiatura di Goldoni, ancora con la regia di Mario Missiroli, del 1975. L´anno successivo è protagonista dello sceneggiato televisivo di grande successo Dov’è Anna? dove recita accanto a Scilla Gabel. Ha parti in alcuni film quali Regina di Salvatore Piscicelli, del 1987, Il postino di Michael Radford, del 1994 e Un uomo perbene di Maurizio Zaccaro, del 1999. Come doppiatore ha prestato la voce a Ben Gazzara per l´interpretazione di O´professore (palesemente ispirato a Raffaele Cutolo) ne Il camorrista (1986) di Giuseppe Tornatore. Nel 2006 è tra gli interpreti della miniserie della Rai Eravamo solo mille. Sempre per la Rai, è tra gli interpreti di Nebbie e delitti, con Luca Barbareschi, dove Rigillo interpreta un solerte e, a volte, ironico questore. E’ stato Direttore artistico dell’Ente Teatro di Messina e del Festival “Benevento Città Spettacolo”. Bruno Chersicla - Bruno Chersicla, pittore, scultore, jazzista, è nato a Trieste il il 10 ottobre 1937. Assomma alle radici miteeleuropee una precisione di rapporti matematici, rigore intellettuale e pulitezza del design, formazione culturale che gli deriva anche da curiosità percettive, frequentazione di artisti e personali predilezioni, unite a fantastiche intuizioni: dalla Bauhaus al Futurismo, dal Surrealismo all’Informale segnico e materico. Nel 1952 si iscrive all´Istituto Statale d´Arte "Nordio" di Trieste, dove frequenta i corsi di arredamento e decorazione navale. Realizza opere sui grandi transatlantici, prodotti dalla cantieristica triestina ("Raffaello", "Galilei", "Oceanic", "Eugenio C. "), scene e costumi per il Teatro Stabile del Friuli-venezia Giulia di Trieste e per il Piccolo Teatro di Milano. Lascia progressivamente la scenografia e l’insegnamento per dedicarsi alla scultura lignea, alla pittura ed alla xilografia. Apre uno studio a Zoccorino, in Brianza, creando negli spazi di un´antica filanda una suggestiva casa-laboratorio. Collabora con architetti per interventi in strutture private e pubbliche: tale impegno nelle fasi più recenti in Lombardia è testimoniato a Monza, Vimercate e Paregallo. Realizza inoltre numerosi multipli d’arte per varie imprese italiane. Tra le esposizioni più importanti da ricordare quella di Miami, New York, Chicago, Atlanta, Toronto, Ljubljana e le grandi antologiche nei Chiostri di San Domenico a Reggio Emilia e a Trieste presso il Museo Revoltella. E’ Guinness dei primati nel 2001 per il dipinto più grande del mondo, realizzato nella Piazza dell’Unità d’Italia a Trieste. Indubbiamente Chersicla, nel panorama dell´arte italiana della seconda metà del Novecento, costituisce un´autorevole ed importante realtà. Il Trofeo Citta’ Di Trieste - I trofei che verranno consegnati durante la cerimonia, sono delle preziose sculture realizzate con fusione bronzea e marmo bianco dal celebre artista Bruno Chersicla, che per l’occasione ha voluto con il suo contributo sottolineare l’importanza dell’evento non solo per la città. Chersicla descrive così la sua creazione: << Nella composizione emergono due elementi significanti, due simboli che comprendono in sintesi il contenuto della manifestazione: l’alabarda e la stella. L’alabarda simbolo della città di Trieste, ridisegnata in forme astratte è interpretazione moderna dell’antico come identificazione del nostro tempo. La stella, disegnata a nove punte per non assegnarle alcuno dei molteplici simboli conosciuti, è disegnata con trafori e sovrapposizioni per accentuare l’apporto di creatività oltre al suo classico significato di fonte dello spirito e di luce. La compenetrazione della stella nell’alabarda simboleggia quindi il manifesto dell’evento. Il basamento, eseguito con marmo delle cave triestine di Aurisina, completa l’opera in una forma di esatto cubo geometrico per indicare la perfezione nell’arte. >> .  
   
 

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