Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Martedì 09 Settembre 2008
 
   
  GRANDE SUCCESSO DELLA STRAORDINARIA PERSONALE DI JüRGEN BRODWOLF ALLA GALLERIA ARTE MODERNA AMMANN DI LOCARNO

 
   
   Locarno, 9 settembre 2008 – Grande successo e foltissima partecipazione di collezionisti, critici, appassionati alla Galleria arte moderna Ammann della mostra I 50 anni della figura di Jürgen Brodwolf (Dübendorf, Zh, 1932) considerato tra i principali artisti contemporanei svizzeri. La mostra, presentata dal critico Luca M. Venturi, comprende una trentina di opere tra cui quadri, assemblaggi, sculture e continua fino al 31 ottobre 2008, nella sua sede di Via Panelle 10 a Locarno. La personale di Jürgen Brodwolf alla Galleria Ammann di Locarno consente di approfondire gli aspetti più recenti e inquietanti dell’opera dell’artista, documentando un’epoca intensa e significativa per lo sviluppo dell’arte dello scultore di origini zurighesi che oggi lavora in Germania, alternando periodi di soggiorno creativo in Ticino, a Vezia. Questa mediazione tra natura e cultura, tra immediato e meditato, tra visto e capito costituisce una delle funzioni distintive dell´artista, e permette di comprendere quanto si può trovare di vero, ma anche di parziale e di mutilato nell´arte. Nato a Duebendorf, Zurigo nel 1932, Brodwolf vive e lavora a Kandern nella Foresta Nera in Germania. Studia da litografo alla Kunstgewerbeschule di Berna dal 1948 e nel 1953 si reca a Parigi dove si dedica alla pittura da autodidatta e vive la stagione dell’Informale. Nel 1955 ottiene una borsa di studio federale per la pittura e si trasferisce a Vogelbach, nella Foresta nera, dove si dedica anche al restauro di opere medievali e alla pittura su vetro. Rieceve una borsa di studio della Akademie der Künste di Berlino nel 1968, diviene Professore alla Fachhochschule für Gestaltung di Pforzheim nel 1976 e dal 1982 al 1994 è Professore di Scultura alla Staatlichen Akademie der Bildenden Künste di Stoccarda. Nel 1958 scopre la manipolazione dei tubetti di colore denominata dall’artista “Tubenfigur” e dal 1959 la figura diventa la caratteristica del suo lavoro. Nelle sue opere Brodwolf impiega materiali non convenzionali inseriti in un contesto sempre diverso, in dialogo costante con le sue figure, facendo scaturire un dialogo intenso e misterioso tra l’arte e gli oggetti di uso quotidiano. L’artista lavora concettualmente sulla figura umana in maniera essenziale e minimale. Il trascorrere del tempo, la trasformazione, il ciclo vita - morte sono il tema principale della sua opera. Le sue figure emanano una spiritualità che avvicina Brodwolf agli antichi maestri italiani, sempre ammirati e studiati dall’artista. A volte monocromo, a volte raffinatissimo nella stesura del colore, Brodwolf lavora nel piccolo e nel grande formato con la stessa forza e tensione. Dalla prima mostra personale nel 1962, l’artista ha esposto in gallerie e musei in tutta Europa, ma soprattutto in Germania, Svizzera e Italia. Le sue opere si trovano nei più importanti musei tedeschi. Innumerevoli sono le sue grandi installazioni ospitate nei musei, nelle gallerie, negli spazi aperti. In Ticino si ricorda la sua grande mostra antologica Jürgen Brodwolf e la leggenda della fonte di cristallo a Fescoggia nel 2000. Ha partecipato a Documenta 6 di Kassel e alla Biennale di Venezia nel 1982. Il 29 agosto 2005 è nata la fondazione Jürgen-brodwolf-stiftung con sede in un edificio del Xvi a Kandern di cui è prevista la trasformazione in museo. .  
   
 

<<BACK