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Notiziario Marketpress di
Venerdì 12 Settembre 2008 |
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OTTAVIANO (NA), PALAZZO MEDICEO , 12-14 SETTEMBRE. I GIORNI DEL LACRYMA CHRISTI “STRADA DEL VINO VESUVIO E DEI PRODOTTI TIPICI VESUVIANI” E LUCIANO PIGNATARO WINEBLO
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3 Giorni Per Celebrare Un Vino Dalla Storia Millenaria E La Memoria Di Un Uomo, Amodio Pesce, Che Al Vino Ha Dedicato La Vita: Il Lacryma Christi Del Vesuvio, Vino Figlio Del Vulcano. La Leggenda Narra Che Lucifero rubò un pezzo di Paradiso e lo usò per costruire il golfo di Napoli. Addolorato per il furto e la perdita, Gesù Cristo avrebbe pianto a dirotto e dalle sue lacrime nacque l’uva per il vino Lacryma Christi. Un’altra versione narra invece di Cristo in visita ad un eremita redento che prima del commiato gli trasforma la sua bevanda poco potabile in vino eccellente. Versioni cristiane ereditate dalla mitologia pagana ben radicata sin dai primi insediamenti umani come dimostrano l’affresco di Bacco sul Vesuvio conservato nella Casa del Centenario a Pompei e le sue infinite presenze nei resti romani scampati all’eruzione del 79 dopo Cristo, la più famosa e terribile di cui si ha memoria. Oggi il Lacryma ha una marcia in più: dal 1996 è stato infatti istituito l’Ente Parco del Vesuvio, l’area protetta più piccola d’Italia, appena 8. 440 ettari. In questo territorio operano una trentina di aziende vitivinicole, alcune di lunghissima tradizione, Oggi la Doc interessa Boscotrecase, Trecase, San Sebastiano al Vesuvio e parte dei comuni di Ottaviano, San Giuseppe Vesuviano, Terzigno, Boscoreale, Torre Annunziata, Torre del Greco, Ercolano, Portici, Cercola, Pollena Trocchia, Sant’anastasia e Somma Vesuviana, in pratica tutti i paesi costruiti alle falde del vulcano. Il disciplinare ricorda che il bianco può essere fatto con coda di volpe o caprettone che dir si voglia, da sola o con verdeca a costituire almeno l’ottanta per cento, il resto può essere falanghina e greco. Quanto al rosso (ed al rosato) si usa il piedirosso da solo o con lo sciascinoso (qui chiamati rispettivamente palombina e olivella) con aggiunta di aglianico mai superiore al 20 per cento. Quando si raggiungono i 12 gradi allora i vini possono assumere la qualificazione Lacryma Christi che, a sua volta, prevede anche i tipi spumante e liquoroso. La Doc è affiancata dal 1996 dalla Igt Pompeiano, estesa a tutti i comuni della provincia di Napoli meno quelli dell’isola d’Ischia, coperta dalla Igt Epomeo. Le specificazioni possono riguardare aglianico, coda di volpe, falanghina, piedirosso e sciascinoso realizzati con almeno l’85% del vitigno dichiarato. . |
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