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Notiziario Marketpress di Martedì 09 Settembre 2008
 
   
  SARDEGNA: PIANO SANGUE E PLASMA, APPROVATE LE LINEE GUIDA

 
   
  Cagliari, 9 Settembre 2008 - La Giunta regionale, a distanza di 22 anni dall´ultimo Piano, ha adottato una delibera con le linee guida per raggiungere progressivamente, entro il 2010, l´autosufficienza per fronteggiare l´emergenza sangue e plasma. Il Piano si propone sei obiettivi: 1. Raggiungere la progressiva autosufficienza regionale di sangue, emocomponenti e farmaci emoderivati, al fine di garantire la costante disponibilità di sangue e di emocomponenti per i pazienti sardi; 2. Conseguire una più efficace tutela della salute dei cittadini attraverso il conseguimento dei più alti livelli di sicurezza; 3. Ridefinire la rete trasfusionale, attraverso l´informatizzazione, il consolidamento delle attività di laboratorio e l´adozione di sistemi di controllo di gestione; 4. Adeguare il patrimonio tecnologico e promuovere lo sviluppo scientifico mediante la realizzazione di progetti di innovazione dei servizi trasfusionali anche a supporto dell´attività dei trapianti; 5. Avviare il processo di accreditamento delle strutture trasfusionali basato sulla definizione di standard strutturali, tecnologici e organizzativi; 6. Sviluppare iniziative a sostegno delle Associazioni di volontariato del sangue. Incremento delle donazioni - E´ prevista la predisposizione, attivazione e monitoraggio del piano regionale di produzione di emocomponenti; il monitoraggio più esteso dello stato di salute dei donatori periodici e offerta ai donatori di servizi sanitari supplementari; la promozione delle donazioni di sangue ed emocomponenti mediante l’assegnazione di specifici obiettivi di produzione alle singole strutture del Dimt. Sono previste campagne di comunicazione per la promozione di una cultura e di una sensibilità nei confronti del valore sociale della donazione, attraverso l´ideazione e la conduzione di eventi strutturati di comunicazione che prevedano il pieno coinvolgimento delle Associazioni dei volontari e dei malati. Si punta ad una maggiore efficienza negli scambi intraregionali, attraverso la creazione di una rete informatica su piattaforma regionale. Rete trasfusionale - Il Piano ridefinisce la rete con l’istituzione di due Dipartimenti interaziendali di Medicina Trasfusionale, che consentano di mettere a sistema le diverse strutture trasfusionali; la riorganizzazione dei servizi trasfusionali aziendali prevedendo una articolazione organizzativa a livello provinciale; consolidamento delle attività di laboratorio in un numero limitato di strutture e avvio dei processi di valutazione esterna di qualità delle prestazioni di diagnostica clinica; il potenziamento di Unità Operative dipartimentali di Validazione Biologica Trasfusionale presso i due Centri di Riferimento Regionali Metodiche Nat. Accreditamento delle strutture trasfusionali - Il Piano si propone di garantire livelli essenziali di assistenza, uniformi su tutto il territorio regionale; tutte le Strutture Trasfusionali devono essere accreditate sia per gli aspetti organizzativi sia per quelli strutturali/tecnologici. Vengono definiti specifici requisiti di autorizzazione e accreditamento per i Servizi Trasfusionali regionali; per ciascuna struttura trasfusionale e Unità di Raccolta il Piano prescrive l’adeguamento ai requisiti previsti per l’autorizzazione e l’accreditamento, con obiettivi intermedi e tempi di raggiungimento degli stessi; il monitoraggio periodico degli interventi di adeguamento effettuati e del raggiungimento degli obiettivi intermedi; la valutazione del possesso dei requisiti e rilascio delle autorizzazioni e accreditamenti definitivi; l’avvio dei processi di miglioramento continuo della qualità attraverso l’individuazione degli strumenti e standard idonei. Ruolo delle Associazioni di Volontariato - La Regione riconosce il valore della donazione e il ruolo fondamentale svolto dai donatori volontari, organizzati nelle Associazioni, i quali consentono con la loro donazione di far fronte al grande fabbisogno della Sardegna e contribuiscono ad affrontare, anche se ancora parzialmente, le notevoli necessità dei pazienti sardi. La Regione riconosce il ruolo fondamentale ed insostituibile del volontariato, rappresentato dalle Associazioni dei donatori volontari di sangue, ai sensi della legge 23 dicembre 1978 n. 833 "Istituzione dl Servizio Sanitario Nazionale" e della legge 11 agosto 1991 n. 266 "Legge quadro sul Volontariato". Il patrimonio etico e sanitario rappresentato dal Volontariato è fondamentale per assicurare agli ammalati la costante disponibilità di sangue, emocomponenti ed emoderivati. La sicurezza del sangue e la continuità delle donazioni sono garantite dai donatori periodici organizzati in Associazioni di Volontariato che devono essere promotori di stili di vita e modelli comportamentali basati sui valori dell’altruismo e sulla cultura della solidarietà. Le Associazioni garantiscono la trasparenza e l´uso ottimale del sangue donato, nonché il rispetto delle normative vigenti e la tutela della salute dei donatori. La Regione può autorizzare l´attività di raccolta in convenzione con le Associazioni e Federazioni dei Donatori di sangue che ne facciano richiesta, sotto la supervisione del Dimt territorialmente competente, nel rispetto della normativa vigente. .  
   
 

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