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Notiziario Marketpress di Mercoledì 10 Settembre 2008
 
   
  UN IMPORTANTE STUDIO ITALIANO PER LA SALUTE IN ROSA: LA TENS È EFFICACE CONTRO IL DOLORE FEMMINILE PUBBLICATA UNA RICERCA SCIENTIFICA CHE IDENTIFICA UN TRATTAMENTO UTILE DELLA VESTIBOLODINIA

 
   
  Milano, 10 settembre 2008 – E’ italiano un recente studio pubblicato su una rivista internazionale che identifica una modalità per rispondere al bisogno di cura delle donne affette da vulvodinia e, in particolare, da vestibolodinia. La prestigiosa rivista inglese “British Journal of Obstetrics and Gynaecology” ha pubblicato lo studio realizzato dal dr Filippo Murina – Responsabile scientifico dell’Associazione Italiana Vulvodinia Onlus – insieme ad alcuni colleghi. Si tratta del primo studio randomizzato e controllato con placebo, condotto su 40 donne con diagnosi di vestibolodinia, sottoposte a 20 sessioni di Tens a cadenza bisettimanale. La vestibolodinia, la variante più frequente della vulvodinia, è una patologia che colpisce la donna prevalentemente in età fertile (20-40 anni) con disturbi che vanno dall’impossibilità ad avere rapporti sessuali, alla difficoltà a indossare abiti aderenti o a stare a lungo sedute. La patologia è attualmente considerata una neuropatia, ossia un disturbo delle terminazioni nervose vestibolari. La scarsa conoscenza del problema comporta difficoltà di diagnosi con la conseguenza che il dolore e il disagio tendono a radicarsi, complicandone il decorso. La Tens, acronimo inglese di stimolazione transcutanea del nervo, è una tecnica sviluppata negli anni ’70 come metodo di screening di donne affette da dolore cronico cui applicare uno stimolatore elettrico che procurasse sollievo. La tecnica si rivelò di per sé utile nell’alleviare il dolore e da tempo viene utilizzata per varie patologie. La ricerca pubblicata ha utilizzato tre diversi parametri per valutare l’efficacia della Tens: una scala analogica visiva del dolore (Vas),un questionario per valutare le caratteristiche del dolore (Mcgill–melzack Pain Questionnaire) e una serie di domande volte a caratterizzare gli eventuali disturbi sessuali della donna (Female Sexual Function Index questionnaire). Le 20 donne trattate e le 20 donne del gruppo placebo erano simili per età, durata dei sintomi, attività sessuale e assenza di altri trattamenti durante lo studio. Sulla base dei test valutativi effettuati all’inizio e alla fine dello studio nonché a tre mesi dal termine, tutti i parametri hanno evidenziato una variazione positiva, statisticamente significativa, che si è mantenuta anche nel follow-up. Nel gruppo placebo, invece, le modificazioni sono state di lieve entità. Lo studio, quindi, ha dimostrato l’efficacia di una terapia innocua, facilmente riproducibile e finalizzata a ristabilire l’alterazione nella percezione del dolore presente nelle fibre nervose locali delle donne con vestibolodinia. Per tante donne questa è la prova che ci sono metodi di cura efficaci, non farmacologici e quindi senza controindicazioni per alleviare una sofferenza che non è solo fisica, ma anche psicologica, legata alla percezione di sé, delle proprie possibilità di realizzazione personale, familiare e sociale. La sintesi dello studio: www3. Interscience. Wiley. Com/journal/120775432/abstract .  
   
 

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