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Notiziario Marketpress di Mercoledì 10 Settembre 2008
 
   
  PECK- 125 ANNI A MILANO: UNA MOSTRA CHE METTE A CONFRONTO TRE GRANDI FOTOGRAFI DI FAMA INTERNAZIONALE E IL LORO DIVERSO SGUARDO NEL COGLIERE E RAPPRESENTARE IL CIBO E IL RAPPORTO DELL’UOMO CON IL CIBO

 
   
  Tre sguardi a confronto al Castello Sforzesco. L’obbiettivo ironico, pungente e scanzonato di Martin Parr, senz’altro il più celebre e celebrato fotografo inglese contemporaneo, ci racconta la storia del gusto e dei comportamenti della classe media inglese (e non solo). Nella serie di fotografie dedicate al cibo, Parr documenta e commenta con ironia le relazioni della società globale dei consumi con il cibo, attraverso muffins sorridenti, donuts patriottici, mani che afferrano il cibo, mostrandoci un mondo dove l’ordinario diventa straordinario e le immagini seriali diventano pezzi unici. La lettura poetica di Hiroji Kubota, giapponese, uno dei più importanti fotografi internazionali, documenta diversi aspetti della vita quotidiana in Cina e Giappone: dietro l’aspetto assolutamente “naturale”, da reportage delle sue fotografie si riescono a cogliere i tempi lunghissimi dedicati a ogni immagine e la ricerca estetica quasi spasmodica. Per realizzare le immagini sulla Cina, Kubota ha intrapreso un viaggio di 1000 giorni, nel corso del quale ha scattato oltre 200. 000 fotografie. Ritornato in Giappone, ha passato 4 anni a fotografare tutti gli angoli del suo paese, catturando le straordinarie diversità delle genti e dei luoghi. Dalle coltivazioni di riso, alla lavorazione, immutata nel tempo, del pesce e di altri prodotti alimentari, la lente di Kubota riesce a cogliere gli aspetti banali e particolari della straordinaria dualità di questo paese, che riesce a far convivere presente e passato, senza stridori. Infine, lo sguardo freddo e distaccato di Chris Broadbent, che riesce a tradurre nelle sue fotografie still-life, la magia, il sapore e lo spessore delle nature morte seicentesche, “ripulite” però, sino a creare delle immagini intense e rarefatte allo stesso tempo. .  
   
 

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